
in un convento cattolico una giovane di ventun anni dubita di non essere quello che e` nell`opinione di tutti; e` attratta dai corpi delle compagne, ma la sua educazione cristiana e` come una benda sulla verita`. quando viene richiesto un parere scientifico, l`errore e` riconosciuto: la giovane ragazza e` "semplicemente" un giovane ragazzo. a trent`anni, solo e abbandonato, si suicidera` in una miserabile mansarda di parigi. le memorie di adelaide herculine barbin costituiscono un documento di straordinario interesse per chi si propone, come fece foucault, di ricostruire la storia della sessualita`, e rappresentano d`altra parte la sofferta ed esaltata testimonianza di una vicenda privata, la narrazione, ingenua ma efficacissima di singolari, drammatiche peripezie.

come si definisce l`eredita` nel campo del pensiero e della filosofia? qual e` il lascito ideale di uno dei piu` importanti filosofi italiani del secolo scorso come enzo paci? il rapporto tra maestro e allievo rivive nel ricordo dell`erede carlo sini, per il quale enzo paci (1911-1976) e` stato uno dei piu` significativi e originali filosofi italiani della seconda meta` del novecento. allievo di antonio banfi, ha insegnato nelle universita` di pavia e di milano. gia` nei primi anni quaranta si segnalo`, con luigi pareyson e nicola abbagnano, come protagonista dell`esistenzialismo italiano. segui` la fase del "relazionismo" con la fondazione della rivista "aut aut" nella quale la filosofia dialogava a tutto campo con l`arte, la letteratura, l`architettura, la scienza, l`economia. fu allora che paci ripropose la fenomenologia husserliana come filosofia guida del nostro tempo, coniugandola negli anni sessanta con il marxismo umanistico, in collaborazione con jean-paul sartre e maurice merleau-ponty. in questa fase, culminata con la pubblicazione del capolavoro di paci ("funzione delle scienze e significato dell`uomo", del 1963), si colloca la collaborazione di carlo sini, allievo e assistente di paci alla statale di milano e poi suo successore dal 1976. sini in questo libro ripercorre, sul filo della memoria, il suo rapporto con il maestro e con l`eredita` culturale e umana che ne e` derivata.
bastarono poche stagioni di frenesia creativa, prima della morte a venticinque anni, per fare di john keats il poeta romantico per eccellenza: un giovane in continuo fermento e in costante trasformazione, immerso nel labirinto del proprio tirocinio poetico, con una mente assetata di grandezza e bellezza, logorata da un inafferrabile languore esistenziale e sempre pronta all`intuizione folgorante. ma chi era il vero john keats? per scoprire la fisionomia che si celava dietro la maschera dei versi, indispensabile e` il suo esuberante epistolario, crogiolo di prosa e versi estemporanei, idee filosofiche e teorie poetiche, in cui keats riversa sogni, speranze, delusioni, paure, frustrazioni, amori e gelosie, con irreprimibile spontaneita`. dal tono scanzonato del diario di viaggio nel nord dell`inghilterra e in scozia alle note ardenti e tormentose della corrispondenza con fanny brawne, dalle lunghe missive affettuose al fratello george e alla cognata oltreoceano a quelle briose e colloquiali indirizzate a gli amici piu` cari e a poeti come hunt e shelley: sempre affiora e si espande una personalita` complessa e insofferente, spesso geniale - e votata all`infinito: . questo volume offre la piu` ampia scelta delle lettere di john keats (londra, 1795-roma, 1821) mai pubblicata in italia, ed e` corredato da accurate, illuminanti note di commento.