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Nuovo disco per la popolare rock band Usa. Si tratta del primo disco nuovo, con canzoni nuove, inciso da 16 anni a questa parte dalla band statunitense. Tra classic rock e progressive rock. La versione speciale è in digipack, contiene un laminato commemorativo del tour e due canzoni in più, esclusive per questa edizione. Si tratta di due standards americani ( Home On The Range ed Oh Shenandoah ) suonati nel classico stile dei Kansas.

Barry Goudreau, già chitarrista dei Boston, ha di recente fondato il suo primo gruppo Blues: Engine Room. Assieme a lui, il gruppo è un quartetto, ci sono Brian Maes, voce solista e tastiere, e Tim Archibald al basso, oltre a Tony DiPietro alla batteria. Maes ed Archibald sono stati membri dei Peter Wolf’s House Party Five, la band dell'ex J. Geils. Rock blues classico, con James Montgomery ospite all'armonica.

Sarah e Claire Bowman sono un rollercoaster duo. Al loro esordio discografico hanno messo assieme un disco raffinato, una raro cocktail di canzone d'autore, Americana sound e classical music. Canzoni ricche di melodie, raffinate, rarefatte, dove le belle voci delle due sorelle danno sapore ad una serie di canzoni tutte da scoprire. Tra i dischi folk rock dell'anno, secondo la stampa Usa.

Gli Spin Doctors tornano con il primo nuovo album in 12 anni, debutto per la Capitol Records. In Face Full of Cake la band ritorna al suono vintage degli Spin Doctors dei '90, con le atmosfere dei brani che li hanno portati al successo, come “Little Miss Thing Can't Be Wrong” e “Two Princes”.

austerity, e-book, fake news, gossip, homepage, meeting, selfie, trend...: la lista delle parole inglesi entrate a far parte del nostro vocabolario e lunghissima. per questo tra i cultori dell?idioma di dante e diffuso il timore che l?italiano possa trasformarsi in un itanglese, cioe in un italiano infarcito di anglicismi e pseudoanglicismi. attraverso una ricca serie di esempi, spesso divertenti, tratti dalla lingua quotidiana e dai giornali, il volume racconta la storia di numerose parole inglesi o angloamericane penetrate nell?italiano in diverse epoche e per vie talvolta imprevedibili. l?intento non e certo quello di deplorare l?ingresso di parole straniere nella nostra lingua o di imporre sostituti italiani, ma solo di fare luce su un fenomeno linguistico inarrestabile e aiutare il lettore a riflettere sulle risorse lessicali a sua disposizione: generalmente il parlante puo scegliere tra un anglicismo e un suo altrettanto valido corrispettivo italiano... a patto che lo conosca.

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