. del detective - e dello studioso - nabokov possiede la passione bruciante per il dettaglio. ma anche una voracita` linguistica che lo guida a inseguire, negli scritti altrui, astuzie e trucchi verbali rivelatori; e una felice insistenza nella ricostruzione dei luoghi, degli spazi - dai mobili di una stanza a una citta`, e una regione - in cui si manifestano le storie. sa bene, e lo ripete provocatoriamente, che utili insegnamenti e buoni propositi nulla hanno da spartire con la letteratura. che e` invece composta, in parti uguali, di esattezza e incantamento: . e questo insegna nabokov nelle sue "lezioni di letteratura": a leggere con occhio penetrante, ma disposto alla magia. a non guardare soltanto alle storie, ma al modo in cui sono raccontate. a riconoscere, al tempo stesso, il genio individuale dello scrittore e l`architettura dei testi. rischiarati da un`intelligenza appuntita e beffarda, sfilano sette capolavori delle letterature occidentali, da mansfield park di jane austen all`ulisse di joyce. e lui, il professor nabokov - docente a wellesley e quindi alla cornell tra il 1941 e il 1958 -, li racconta agli studenti americani, e a noi, con il brio conversevole, il coinvolgimento, l`attenzione minuziosa che, dalla sua viva voce, approdano direttamente a queste pagine. introduzione di john updike.
si sara` proprio chiamata esther quella bisnonna che, nella kiev del 1941, chiese fiduciosa a due soldati tedeschi la strada per babij jar, la fossa comune degli ebrei, ricevendone come risposta un distratta rivoltellata? forse. e dell`intera famiglia, dispersa fra polonia, russia e austria, che cosa ne e` stato? il monolite sovietico conosceva l`avvenire, non la memoria. per ricostruire quella ramificata genealogia, quel vivace intreccio di culture e di lingue - yiddish, polacco, ucraino, ebraico, russo, tedesco -, katja petrowskaja intraprende, sulle tracce degli scomparsi, un intenso viaggio a ritroso nella storia di un novecento sul quale incombono la stella gialla e quella rossa, e in cui si incrociano i destini di memorabili figure: la babuska rosa, incantevole logopedista di varsavia, che salva duecento bambini sopravvissuti all`assedio di leningrado; il nonno ucraino, prigioniero di guerra a mauthausen e riemerso da un gulag dopo decenni; il prozio judas stern, che spara a un diplomatico tedesco nella mosca del 1932, e dopo un processo-farsa viene spedito "nel mondo della materia disorganizzata" il fratello seme`n, il rivoluzionario di odessa, che passando ai bolscevichi cambia in petrovskij un cognome troppo ebraico... ma indimenticabili protagonisti sono anche i paesaggi: l`immane pianura russa invasa dai tedeschi e le citta` della vecchia europa: kiev, mosca, varsavia, berlino. e i ghetti, i gulag e i lager nazisti.