


"sapevo che proprio da copenaghen, un religioso e archeologo danese aveva intrapreso un viaggio, alquanto misterioso verso napoli, la calabria e la sicilia. dei suoi rapporti con l`italia meridionale fidavo di trovare qualche documento negli archivi di copenaghen. la ricerca ha dato dei frutti, come vedremo nelle pagine che seguono. ma non e` stato facile vedere le carte che cercavo. per quelle custodite nell`archivio massonico ho dovuto avere pazienza, cercarmi la strada e superare un`iniziale riservatezza, ma alla fine sono riuscito a vedere anche quelle." nico perrone in questo libro ricostruisce la storia del religioso e archeologo danese munter che venne segretamente a napoli e a palermo nel settecento per prendere contatti e unificare le fila della locale massoneria, e sostenere i disegni piu` illuminati di quei liberi muratori e giacobini italiani che saranno poi i protagonisti delle congiure antiborboniche e repubblicane da gaetano filangieri a mario pagano a melchiorre delfico a giuseppe albanese; una missione speciale sconosciuta che svela aspetti inesplorati della rivoluzione napoletana del 1799, e da porre agli inizi del risorgimento.

singolare testimonianza di un`insegnante d`eccezione, le lettere di simone weil dirette ad alcune ex allieve di liceo offrono i tratti essenziali del suo magistero al di fuori dell`aula scolastica. in un clima di affettuosa sollecitudine e di pacata gravita` si toccano temi molteplici: i rischi degli slanci del cuore, il modo di condurre gli studi, il valore autentico dell`istruzione, la valutazione della situazione politica con precisi riferimenti alle vicissitudini personali dell`autrice, dall`esperienza di fabbrica al rischio incombente della persecuzione razziale.

epidico e` lo schiavo di perifane e del figlio di questi strattippocle. per due volte inganna il padre per favorire gli amori del figlio e invece di essere punito sara` premiato con la liberta` perche`, senza volere, risce a far ritrovare a perifane la figlia che non aveva mai conosciuto e che cercava disperatamente. abbiamo in questa anomala commedia di plauto il rovesciamento del detto "l`inferno e` lastricato di buone intenzioni". in questo caso per il furfante schiavo epidico le cattive intenzioni hanno lastricato per lui il paradiso della liberta`. introduzione di guido paduano, testo latino a fronte.

dallo zero all`infinito, dal vuoto nella scienza dei quanti ai buchi neri e all`ipotesi della "creazione dal nulla". e il "niente" il soggetto del saggio di john barrow. con un approccio accessibile, che abbraccia cosmologia e religione, letteratura e matematica, fisica e scienza della relativita`, barrow dipinge un "affresco del nulla", su cui paradossalmente c`e` ancora molto da comprendere e scrivere.

il primo volume presenta l`intera opera in versi di giacomo leopardi, il massimo poeta del nostro ottocento e dei piu` letti e studiati al mondo. il presente volume e` a cura di mario andrea rigoni e contiene un saggio di cesare galimberti.




specialista di mozart, di verdi e di brahms, massimo mila ha affrontato con il coraggio intellettuale che gli era proprio anche l`insidioso terreno della polifonia quattrocentesca, affascinato com`era dalla voce del suo artista piu` insigne, guillaume dufay (1400 ca.-1474), il compositore franco-fiammingo che aveva trovato nella corte dei duchi di borgogna un ambiente congeniale. artista di transizione, tipico esponente dell`autunno del medioevo, o artista "moderno", dopo il quale la musica non sara` piu` la stessa? alla luce di questo interrogativo mila ripercorre il profilo biografico del compositore, delinea la parabola della sua produzione sullo sfondo dei principali eventi del quattrocento musicale europeo e passa poi a un`ampia disamina delle opere.







la dimensione misteriosa del reale, i simboli arcani, l`incubo della paura, della morte, della malattia, la solitudine dell`uomo, la strana preveggenza di inquietanti sogni premonitori, la complessa, magica visione del mondo di dino buzzati in sessanta racconti brevi.

la poesia senza tempo di edgar lee masters, la rivoluzione stilistica di hemingway, francis scott fitzgerald bello e dannato, dorothy parker e la sua penna acuminata, il cupo realismo di william faulkner, sono descritti a tutto tondo dalla prosa di fernanda pivano. il testo, pubblicato per la prima volta nel 1976 per il formichiere, ripreso nel 1982 dalla bur di rizzoli, e` uscito con l`aggiunta di un brano tratto da un libro di fitzgerald nel 1994 per la tartaruga.

La Biennale, 1982, IT.