Originari del Nord Carolina, una volta i Megafaun si chiamavano DeYarmond Edison, una band in cui aveva militato anche il giovane Justin Vernon ( Bon Iver). Uscito Vernon i ragazzi hanno cambiato nome e mutato il suono: ora sono una band folk-rock vagamente psichedelica, con forti radici nel suono Americana. Come se i Wilco ed i Grateful Dead decidessero di mutare pelle e di mettersi assieme.
Modern Grunge Fuzz Pop with 60’s aura. Così definisce lo stesso Gabbard la sua musica. Chi è Andy Gabbard?. Il leader di una delle formazioni emergenti di sixties sound, garage e psichedelia della attuale scena Usa: i Buffalo Killers. Gabbard non fa altro che dare seguito al suono della sua band con una manciata di canzoni solide, decise, ben costruite. Modern Grunge Fuzz Pop with 60's Aura, decisamente chiaro il messaggio. La prima tiratura del CD contiene quattro canzoni dal vivo, come bonus.
predomina ancora una visione del periodo dell`umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall`altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. massimo cacciari ci fa capire come le cose siano piu` complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realta` inserita in un progetto culturale piu` ampio nel quale l`attenzione al passato e` complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. dunque una filologia che e` intimamente filosofia e teologia. e i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest`ottica non iniziano con petrarca o con i padovani, ma con lo stesso dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del rinascimento. c`e` un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente , in cui le polarita` opposte non si armonizzano ne` vengono sintetizzate.
in una dimensione fuori dal tempo, quella del mito, pavese ritrae l`infinita varieta` dei comportamenti umani attraverso le voci di dei, mortali ed eroi. i "dialoghi con leuco`" - accolti con sorpresa dai lettori alla loro pubblicazione nel 1947 - sono una raffinata operazione creativa che affronta i grandi temi dell`esistenza eternandoli nelle parole di personaggi che da sempre popolano il nostro immaginario, in ventisette botta e risposta dalle sfumature piu` diverse: e` cosi` che i racconti di odisseo, dioniso, teseo, ma anche di donne dai tragici destini come saffo, calipso e altre, ci aiutano a leggere il presente, ci dicono chi eravamo e chi vorremmo essere, facendoci specchiare nelle nostre contraddizioni. non un libro di mitografia, ma una lente che indaga tra le pieghe di cio` che il subconscio vorrebbe nascondere, in cerca di una risposta catartica. il libro piu` amato da pavese e insieme una potente rivisitazione moderna della funzione del mito nel pensiero umano.
e` la rievocazione delle ultime battaglie combattute nel deserto egiziano fra il luglio e il novembre del 1942 e il drammatico racconto di un piccolissimo reparto di artiglieri carristi, qui menzionati con i loro nomi veri. l`autore comandava la prima batteria del dliv gruppo semoventi da 75/18, in forza al 3. reggimento articelere "duca d`aosta" della divisione corazzata "littorio". con esso partecipo` a tutte le fasi delle varie offensive e controffensive in quell`estate e in quell`autunno, e in particolare alla "piccola" e alla "grande" battaglia di el alamein.
