
koinsky, il protagonista de "gli scorpioni del deserto", ci racconta varie storie della seconda guerra mondiale. le storie, disegnate da pratt durante il suo soggiorno londinese nel 1956-57, erano state pubblicate sulla rivista corto maltese tra il 1988 e il 1992. dalle sabbie del deserto libico alle foreste infestate dai giapponesi, dalle lagune di comacchio ai bordelli africani, queste avventure di guerra sono le `piccole` storie di uomini che ogni giorno devono confrontarsi con le piu` varie e inconsuete situazioni che pero` alla fine faranno la differenza fra il continuare a vivere e il morire.




anna, moglie insoddisfatta del noioso e rigido avvocato karenin, si innamora del bell`ufficiale vronskij. rimasta incinta dell`amante, fugge con lui in italia, ribellandosi alle convenzioni di una societa` che la vorrebbe moglie fedele e asservita. una storia romantica e tragica di portata universale, un atto d`accusa che tolstoj scaglio` contro l`atteggiamento conformista e puritano della pietroburgo ottocentesca, dove chi non si adeguava ai rigidi canoni sociali veniva punito e ostracizzato.

Collaborazione inattesa tra due musicisti, tra i più importanti nell'ambito del suono Americana. Shawn Colvin, cantautrice e interprete, e Steve Earle, icona della musica d'autore, leader in ambito country rock, ma anche rocker e bluesman. Earle è uno dei musicisti più influenti, nell'ambito del suono Americana, degli ultimi trenta anni. I due collaborano per la prima volta, ed è anche il primo disco in duetto che incidono, dove eseguono una serie di covers decisamente particolari. Infatti ci sono classici come Ruby Tuesday e Tobacco Road e scelte curiose quali You Were On My Mind, Tell Moses e You're Still Gone. Prodotto da Buddy Miller, che è anche il chitarrista della house band.






un torpore inerte ha invaso il commissariato di viga`ta: un tedio strascicato. ammortisce pure il trallerallera di catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. montalbano legge un romanzo di simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della "domenica del corriere": al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. eppure un diversivo c`era stato. due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preteri`e e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. la loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. e la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall`uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva gadda) tu le "basci, e ci piangi sopra, e speri icche` tu voi. e, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata". un`altra bambola gemella, ugualmente disfatta, ma data per cadavere di giovane seviziata, era stata trovata poi in un cassonetto della spazzatura, in via brancati. sembro` una stravaganza.

nella cameretta di samantha spicca appeso al muro il poster di una donna lupo, , una donna che non si arrende davanti a nulla e sa difendersi e tirare fuori i denti. samantha invece, a 17 anni, ha raccolto nella vita solo tristezze e non ha un futuro davanti a se`. non e` solo la poverta` della famiglia; e` che la gente come lei non ha piu` un posto che possa chiamare suo nell`ordine dell`universo. lo stesso vale per tutti gli abitanti di colle san martino: vite a perdere, individui che, pur gomito a gomito, trascinano le loro esistenze in solitudine totale, ognuno con i suoi sordidi segreti, senza mai un momento di vita collettiva, senza niente che sia una cosa comune. sul paese dominano, rispettivamente dall`alto del palazzo padronale e dal campanile della chiesa, cicci belle`, , e un prete reazionario, padre graziano. i due si odiano e si combattono; opprimono e sfruttano, impongono ricatti e condizionamenti. cicci belle` prova un solo affetto, per il figlio mariuccio, un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino di 5; padre graziano porta sempre con se` il nipote faustino, bambino viziato, accudito da una russa silenziosa, ljuba. samantha non ha conforto nel ragazzo con cui e` fidanzata, nemmeno nei conformisti compagni di scuola; riesce a comunicare solo con l`amica nadia. tra squallide vicende che si intrecciano dentro le mura delle case, le sfide dei due prepotenti e i capricci di un destino tragico prima abbattono la protagonista, dopo le permettono di vendicarsi della sua vita con un colpo spregiudicato, proprio come una vera donna lupo; un incidente, un grave lutto, un atto di follia, sono le ironie della vita di cui la piccola samantha riesce ad approfittare. la penna di antonio manzini, che ha descritto un personaggio scolpito nella memoria dei lettori come rocco schiavone, raffigura individui e storie di vivido e impietoso reali
serena, casalinga ultraindaffarata di un borgo vicino a pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. e quello del professor caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. ma la sua identita` non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama , un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice e` cosi` inevitabile. l`inchiesta ufficiale e` invece condotta da corinna stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro. la coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. molti pettegolezzi accompagnano l`indagine e molti segreti saranno svelati. ma la soluzione sara` la piu` triste. serena martini e corinna stelea, i due nuovi personaggi creati dalla collaborazione di un affermato scrittore con una quasi esordiente, ma soprattutto dalla fusione di un punto di vista maschile e uno femminile, hanno giornate cosi` complicate e vere che le loro piu` banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell`acrobatico, nel paradosso, nell`avventura. come gia` nella serie del barlume, e` l`affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l`elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacita` di rappresentare la sensibilita` femminile.

, cosi` greene definiva il mondo dei suoi sogni. . il taccuino sempre sul comodino accanto al letto, graham greene aveva l`abitudine di appuntarsi i sogni appena fatti (un`eredita` di antiche sedute con lo psicanalista) per poi ricostruire la mattina dopo. poco prima di morire, dall`enorme materiale, ne scelse alcuni, raggruppandoli in categorie. il risultato, un mondo tutto mio, e` l`ultimo suo libro. e non e` soltanto la testimonianza, la memoria della sua vita onirica, con tutti i collegamenti che questa poteva avere con una vita da sveglio complicata e strabiliante quale la sua (tra viaggi, spionaggio, noia e depressione, amori, guerre, scommesse con la morte), e con tutti gli scambi con la creativita` geniale di uno dei piu` originali scrittori del novecento. si legge come un libro estremamente avvincente prendendolo proprio come racconto, come pura narrativa. vuoi perche` dai suoi sogni greene traeva continuamente contenuti: , scrive vittorio lingiardi nella sua nota, . vuoi perche`, raccontando sogni, era come se toccasse il punto ideale dello scrivere: descrivere una storia totalmente fantastica, inventata, del tutto separata dalla realta`, avendo pero` un ancoraggio oggettivo, una sua realta` al di la` delle intenzioni di chi la scrive. come si legge nella postfazione di domenico scarpa:
questa antologia, a cura di gaetano savatteri, ripercorre i fili del racconto della sicilia (ma meglio dire: il racconto dell`italia espresso alla latitudine siciliana) negli ultimi trent`anni con la sua capacita` di innovazione e di rielaborazione di una tradizione illustre e determinante. un`antologia che documenta i cambiamenti, rivelando le nuove voci che hanno saputo parlare a molti, con lingue moderne e insieme antiche. il paesaggio della narrazione siciliana ha subito fortissime torsioni, ma questa abilita` di adattamento e` forse la ragione del suo successo. l`anno spartiacque e` il 1992, quando le stragi segnano la stagione piu` cupa della storia recente di sicilia: cosa nostra uccide a palermo i magistrati falcone e borsellino con due attentati che scuotono l`assetto civile dell`italia. da allora, la sicilia ha provato a ridisegnare la propria identita` narrativa e letteraria, assumendo un ruolo di reazione e di contrasto rispetto allo stigma di terra . , scrive salvatore silvano nigro nella sua nota, : dal giornalismo alla graphic novel, dal cinema al teatro, mentre narrativa e letteratura hanno aggiornato i canoni delineati dagli autori che della sicilia hanno fatto metafora. il racconto di un`isola nuova, tuttora capace di allestire un potentissimo teatro di suggestioni sul palcoscenico che dalla sicilia si apre sul resto del mondo. fulvio abbate, simonetta agnello hornby, roberto alajmo, stefano amato, roberto ando`, maria attanasio, stefania auci, pietro bartolo e lidia tilotta, attilio bolzoni, pietrangelo buttafuoco, domenico cacopardo, antonio calabro`, giosue` calaciura, davide camarrone, andrea camilleri, ottavio cappellani, cristina cassar scalia, daniele cipri` e franco maresco (con emiliano morreale), gian mauro costa, giuseppe culicchia, emma dante, alessandro d`avenia, nino de vita, piergiorgio di cara, giacomo di girolamo, viola di grado

un , si definisce manganelli in queste strepitose lettere inedite degli anni 1960-1973, avviluppato com`e` in e in ; un manganelli faceto si`, ma anche focosamente innamorato. e poco importerebbe tutto questo, se l`amore non gli dettasse lettere che in buona parte sono racconti perfettamente prismatici, di grande vitalita` inventiva, capaci di farsi visionari e svoltare in una sensualita` golosamente rovente: . e anche un , manganelli. per la donna amata, ebe, che e` lontana, organizza un concerto tutto mentale. dispone nello spazio fantastico gli strumenti musicali. dirige gli esecutori. , dice, nel suo . e se la destinataria tiene nella borsa due sensualissime , lui estrae dalla valigia . si inchina, manganelli, alla fine, volgendo le spalle agli orchestrali. ci sono lettere che arrivano dall`africa, dalla malesia, dalle filippine. la donna amata e` sempre un . e intanto manganelli recensisce paesaggi, serate tropicali, una azzardata escursione tra poco invitanti coccodrilli, in , senza mai venir meno alla sapiente energia e all`impudica felicita` del suo linguaggio: , scrive; e specifica:

e l`anno fatidico 2001. a new york, harvey sonnenfeld, agente cia messo un po` in disparte ma carico di esperienza, ha un`intuizione, una di quelle convinzioni tenaci che non si sa da dove vengano ma che possono essere piu` radicate di un ragionamento articolato: ci sara` un attentato. . ingaggia allo scopo un gruppo di persone tanto assurdo quanto efficace. bobby fischer, l`unico americano della storia campione mondiale di scacchi, paranoico, ma capace di anticipare un migliaio di mosse; l`immigrato russo kozlov, un ubriacone, proveniente dall`afghanistan, ingegnere esperto di ogni tipo di attentato; il professor koselleck, cacciato dall`universita` a causa di una condanna per stalkeraggio contro la moglie, il massimo studioso del pianeta di graffiti offensivi e scritte oscene. intanto un`ombra si aggira, un altro gruppo affaccendato a tessere una rete di contatti; per loro non e` il 2001 ma l`anno 1421 dall`egira. l`improbabile squadra di harvey sonnenfeld da un labile indizio scovato in metropolitana e una conversazione captata per caso, da` l`avvio a una corsa contro un tempo immaginario, in cui si profilano minuziosamente terroristi costruiti sull`equivoco. siamo arrivati a settembre. la fine e` nota. ma il racconto e` pieno di tensione e di sorprese, e pervaso dall`ironia di chi, come alessandro barbero, sa guardare alla storia con disincanto. e il desiderio di complotti produce le sue conseguenze, mentre la realta` va pericolosamente, indisturbata, per conto suo.

capita a carlo monterossi di trovarsi impelagato in faccende diverse, per via della sua doppia vita. da un lato ha fatto i soldi come autore televisivo con un programma senza pudore e dalla lacrima facile, crazy love. dall`altro, quasi per emendarsi, si adopera per risolvere casi umano-criminali, insieme agli amici detective della sistemi integrati, oscar falcone e agatina cirrielli, in una milano faticosa e ostile. flora de pisis lo manda a zelo surrigone, poco lontano dalla metropoli: un crocifisso si e` messo a luccicare e un bel santone, don vincenzo, un ex prete, predica di miracoli e raccoglie donazioni, un`occasione imperdibile per crazy love. negli stessi giorni, un manager della italiana grandi opere, un impero industriale delle costruzioni nel mondo, chiede aiuto alla sistemi integrati: l`azienda ha subi`to uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb. il tutto mentre i poliziotti ghezzi e carella risolvono mugugnando una manciata di piccoli casi, storie ordinarie di disperazione e malavita di sopravvivenza, una caccia a tanti pesci piccoli, perche` . la vita complicata del detective dilettante carlo monterossi - privilegiato sull`orlo del cinismo e al tempo stesso disincantato robin hood -, permette al suo creatore alessandro robecchi di scrivere noir a forte impianto sociale, che fanno molto pensare a scerbanenco: crudo realismo unito a una solidarieta` che si incarna in personaggi teneri e vivissimi. come la teresa di questo romanzo, la piccola donna delle pulizie che non ha mai pensato di poter cambiare la propria vita. e proprio la sua limpida carica di verita` attrae carlo oltre la semplice simpatia, contribuendo a scompigliargli l`esistenza. un sapore di situazioni reali accentuato dal modo di narrare di robecchi che e` come se stesse a fianco del lettore a mostrargli e illustrargli i fatti che stanno accadendo di fronte a loro.