Fullbright è un esordiente. Un folksinger fatto e finito. Figlio ( dal punto di vista musicale ) di Woody Guthrie, ha registrato questo disco dal vivo da solo: voce, chitarra ed armonica. Coraggioso e bravissimo, John ha un futuro davanti a sè, come dimostrano alcune canzoni scritte di suo pugno e come conferma la rilettura di Hallelujah di Cohen. Non facile da reperire.
Vi ricordate di Willie Sugarcapps, un bel disco di New Orleans sound e dintorni ( con Grayson Capps, Will Kimbrough ed altri ) uscito un paio di anni fa ? Beh, tra altri, proprio per via del Sugar, c'erano anche Anthony Crawford e Savana Lee ( che si esibiscono con il nome Sugarcane Jane ). Non sono al primo disco, ma fanno bella musica, mischiando folk e blues ed hanno dei punti in comune con Willie Sugarcapps. Nella Gulf Coast region hanno un culto molto radicato e per questo nuovo album si sono affidati alla produzione esperta di Buzz Cason. Tutto da scoprire.
Rob Baird è un musicista decisamente interessante. Viene da Nashville, ma non fa country. Casomai la sua musica si può definire Americana, ma con un tocco molto personale. Infatti le sue ballate, le sue composizioni, profonde ed introspettive, sono classica musica d'autore con una solida dose di radici ma anche forti influenze da parte del Memphis Soul targato Stax. Il risultato è un disco di indubbia qualità che mette a fuoco la scrittura di Baird e la sua particolare visione musicale.
All'inizio della sua carriera John Fullbright è stato segnalato come il futuro della canzone d'autore Americana. E questo suo nuovo lavoro conferma un cantautore fatto e finito, con le radici giuste, una bella voce, ed una strumentazione ad hoc. Molto bravo sia come chitarrista che come pianista, Fullbright è in grado di scrivere canzoni destinate a durare nel tempo ( Bearden 1645, Paranoid Heart, Stars, Unlocked Doors, Lucky, Social Skills ), come dimostra questo eccellente disco.Vinile 180 grammi, stampa Usa.