


in questo libro gli autori si chiedono da che parte stanno le "colpe" del mancato dialogo tra il mondo freudiano e il mondo junghiano. alle difficolta` del rapporto umano personale di freud con jung e alla conseguente considerazione di jung come "eretico" dopo il suo distacco, fanno riscontro le profonde contraddizioni presenti nel pensiero di jung e il conservatorismo di alcuni dei suoi seguaci, che sembra avere reso quasi impossibile una discussione critica dell`eredita` junghiana. ma proprio a partire da una riflessione di impronta junghiana, sostengono gli autori, puo` prendere corpo una teoria che sia in grado di legittimare l`attuale convivenza di una sconcertante varieta` di dottrine psicoterapeutiche.



pepe carvalho e` sempre il migliore. anche quando viene chiamato a madrid, citta` dove il nostro detective non riesce mai a dormire, a sciogliere l`enigma del decesso di arturo araquistain, trovato morto con un mazzetto di viole nella patta aperta. un delitto a sfondo sessuale? ma tutto questo avviene a prado del rey, gli studi storici della televisione spagnola, e molti suppongono che si tratti di una vendetta nella guerra per le ambite poltrone del nuovo potere. carvalho scoprira` ben di piu`: politici socialisti, giovani bande musicali, emarginati, scrittori falliti o maltrattati e una ragazza di rara e prepotente bellezza mostrata nuda fin troppe volte sul piccolo schermo daranno colore e verita` a un racconto di rara perfezione. e poi: una colombiana assassinata nell`"up and down", il club dei nuovi arricchiti barcellonesi, pieno di snob e di cafoni; un sociologo sessuale che ingaggia carvalho per chiarire la morte di una cubista che trasgredisce le leggi della morale comune e soprattutto quelle della propria famiglia, ricca e bempensante. e, per finire, una storia amara come poche, di amore e disamore, con sette cadaveri, una ragazza in vendita che tenta di redimersi con lo studio, due vecchi, un principe sordido, un cane color cannella. nessuno si redime, nessuno si salva, e carvalho cena con sempre maggior disincanto insieme al vecchio amico fuster, lassu` a vallvidrera.




Omnibus Press, 1980, UK. Il più originale e credibile resoconto della vita e della carriera dei Beatles, il libro è il diario giornaliero che documenta ogni evento significativo accaduto alla band nel decennio tra il 1960 e il 1970.

Mina interpreta dei classici italiani, tra cui l'inedito Nel Cielo dei Bars. Edizione rimasterizzata, digipack limited edition.

da noi non ci saremo a natale a pa`vana, oltre mezzo secolo di francesco guccini da raccontare e riascoltare, bra?no per brano in ordine di apparizione, passando da classici come auschwitz, dio e` morto, la locomotiva, incontro, eskimo, l`avvelenata ma anche da capolavori piu` intimi come amerigo, canzone delle situazioni differenti, bisanzio, scirocco, samantha o cyrano. ci sono tutte, quelle 161 canzoni che il maestrone ci ha regalato, e ogni scheda ne svela la genesi, il significato, i retroscena, le curiosita` e una valutazione in stelline (da 1 a 5) per confrontarsi sulle emozioni e sull`incanto di quello che e` molto piu` di un cantautore: quando un colosso dal cervello appenninico - contadino e montanaro, di sincera cultura, affilata ironia generata da un senso di rassegnazione esistenzialista, vorace curiosita`, definitivo senso di appartenenza - irrompe nella musica leggera, la rende sublime e la cambia per sempre. se poi muove tra le dita una penna magica che sa raccontare, se tiene una voce lucente e poderosa con una erre piu` persuasiva che moscia, ecco nascere canzoni bellissime, tante ma non abbastanza. guccini, il sedicente burattinaio di parole, classe de andre` (1940) e quota de gregori (1,92), ha consegnato una dignita` narrativa alla definizione di cantautore, ha sperimentato, si e` divertito, intristito, incazzato, ubriacato, si e` innamorato, ha raccontato meraviglie di trame in bilico tra cronaca, ricordi, affabulazioni, citazioni, rime spericolate e miracolose, mai cavalcato comode ideologie, mai ricorso a retorica ne` allegorie, per questo compreso amato e riverito piu` o meno da tutti, senza confini sociali, politici e anagrafici. questo non ha la pretesa di essere un libro su guccini, ma sulle sue canzoni. e la differenza non e` sottile.

LP. London, 1988, HO. Il terzo album del cantautore inglese che mette insieme atmosfere folk rock, chitarre rockabilly e attitudine punk in canzoni dalla vena decisamente pop.