


un uomo in crisi raggiunge parigi dalla spagna; un architetto ricorda uno straordinario quanto allucinante episodio della sua giovinezza; un fotoreporter colombiano sempre in viaggio seduce, una dopo l`altra, le hostess di varie compagnie aeree; due orfani abbandonati a se stessi vivono in una grande casa piena di fantasmi; un cileno in germania si trova a giocare un ruolo imprevisto e rischioso. dal noir al racconto d`avventura, all`erotismo: storie eterogenee di scrittori che si sentono fratelli benche` appartenenti a diverse nazionalita`. scrittori che hanno scelto temi vicini e che sono accomunati dall`inesorabile vocazione a raccontare storie.

alla vigilia della seconda guerra mondiale corfu` e` per il piccolo gerry un paradiso terrestre incontaminato e ricco di avventure. la natura e` il libro di scuola su cui studiare, con le sue infinite varieta` di uccelli, pesci, insetti, da collezionare, osservare e allevare. accanto all`inesauribile ricchezza delle specie animali, gerry ha poi a che fare con la fauna umana, forte di continui spunti di comicita`. a cominciare dalla famiglia: margo, la sorella, che segue strane cure dimagranti; il fratello leslie, appassionato di armi e balistica; l`altro fratello, larry, lo scrittore dallo spirito caustico e la battuta pronta, che introduce nella villa dei durrell, gia` affollata di animali, ospiti alquanto stravaganti.

il viaggio di felicia e` breve: deve attraversare il mare d`irlanda e inoltrarsi nelle midlands inglesi. molto piu` difficile e` trovare johnny, il giovane che ama e da cui aspetta un figlio. la sua inutile ricerca la mette invece in contatto con una quantita` di persone singolari. c`e` miss calligary, che ha fondato un`associazione religiosa; c`e` gente che vive per strada, come lena e george. c`e`, soprattutto, il signor hilditch, un uomo grassoccio, di una certa eta`, molto gentile e protettivo. anche lui e` in cerca di qualcuno, e quando vede la giovane felicia capisce subito di averlo trovato. hilditch ha gia` conosciuto altre ragazze e ha sempre saputo cosa fare di loro: all`inizio le ha scarrozzate sulla sua piccola auto, le ha aiutate, poi...

i1 tempo trascorso dalla prima edizione non ha diminuito l`originalita` e l`interesse di questa biografia. ivone kirkpatrick non era storico di mestiere, ma aveva, quando si mise al lavoro, un vantaggio e una virtu`. il vantaggio era la familiarita` con il suo personaggio e con le vicende di cui mussolini fu protagonista. come diplomatico, kirkpatrick aveva conosciuto il dittatore e i suoi uomini, li aveva visti al lavoro, ne aveva ascoltato i discorsi e le battute, ne aveva studiato i caratteri e i comportamenti. come alto funzionario del foreign office, ebbe quello "sguardo dal ponte" senza il quale le grandi vicende diventano soltanto aneddoti divertenti o incomprensibili tempeste, della storia. la virtu` e` quella della tradizione letteraria a cui kirkpatrick appartiene: il gusto innato degli inglesi per il racconto biografico, l`attenzione per il dettaglio, l`equilibrio, il distacco. nel ritratto che kirkpatrick dipinge di mussolini non vi e` ne` rabbia, ne` sarcasmo, ne` acrimonia. vi e` anzi, talvolta, una sorta di simpatia critica che rende il giudizio negativo ancora piu` convincente. grazie alla penna e all`occhio di kirkpatrick, le collere del dittatore, le sue smargiassate, le sue intuizioni e i suoi errori, le sue ingenuita` e le sue furbizie, la sua forza e le sue debolezze, lo straordinario contrasto fra la teatralita` della vita pubblica e la sobrieta` della vita privata compongono un grande ritratto storico, non meno attuale oggi degli anni in cui fu scritto.

della sua lontana carriera di modella emilia non ha conservato molto, tranne una nervosa tolleranza verso l`eccentricita`. eppure la proposta che le arriva all`improvviso da una sua vecchia conoscenza nel mondo della moda, l`ineffabile signor morita, la lascia per un attimo interdetta: si tratterebbe infatti di curare nei minimi particolari, a partire dagli abiti ma arrivando alla coreografia e anche oltre, le settantadue ore che alcuni turisti giapponesi amano trascorrere a roma per ricevere, in una cerimonia che al ritorno presenteranno come un matrimonio esotico, la benedizione della chiesa cattolica. essendo nata in sartoria, e dopo anni di passerella, emilia ha visto ben altro: i capricci di audrey hepburn e ava gardner, ad esempio, o le bizze di vari stilisti. ma la sua perplessita` non e` di carattere professionale. accade infatti che il lavoro di morita consista nella messinscena, e quindi nella parodia, di un matrimonio, e che al matrimonio emilia non pensi volentieri: molto tardivamente quello con paolo, tenuto in piedi a forza quasi dagli inizi, si sta sciogliendo, mentre sua figlia sofia, risucchiata da una brillante carriera di fotografa, ha una vita sentimentale che la chiesa non benedirebbe mai. eppure alla fine emilia accetta, innescando una catena di eventi lievemente surreali che punta dritto al cuore nero di una vita molto diversa dal suo book.

per una volta non ci sono dubbi: bela, il protagonista di questo romanzo, ha molti dei tratti che fecero di janos sze`kely quello straordinario personaggio che fu. uno che, nato povero in ungheria all`alba del novecento, riusci` (al pari di celebri conterranei come il produttore alexander korda, il regista george cukor, gli attori bela lugosi e zsa zsa gabor) ad arrivare a hollywood, dove divento` un brillante soggettista e sceneggiatore, e vinse perfino un oscar nel 1941. il libro, pubblicato in inglese nel 1946 sotto pseudonimo, e` stato definito dai critici americani "a mix of charles dickens and vicki baum": come dire, un po` oliver twist, un po` grand hotel. in realta`, tutto quello che potrebbe esserci di patetico nell`infanzia del piccolo bela, abbandonato dalla madre nelle grinfie di un`orribile virago, e` costantemente contraddetto dal tono del narratore, la cui ironia non viene meno neanche nei momenti piu` difficili. e quando infine, a quattordici anni, bela raggiungera` la madre, anche sopravvivere nella budapest degli anni venti, e poi degli anni trenta, si rivelera` un`impresa quasi disperata. tanto piu` che dovra` continuamente barcamenarsi fra due mondi agli antipodi l`uno dall`altro: l`insanabile miseria del quartiere in cui abita e il lusso sfrenato, sfavillante di luci, del grande albergo in cui riesce a trovar lavoro.

monaciello, scugnizzo malinconico e dispettoso e` il protagonista del primo racconto di questo volume, mentre il fantasma servizievole e triste, che non e` altro che la morte, ci accompagna nel secondo racconto. sono "povere creature inimmaginabili": l`ombroso spiritello del primo racconto vive "in un piccolo armadio dalla serratura guasta, dalle porte malferme, fra cataste di panni scuri e penne verdi di pappagallo", mentre del secondo enigmatico fantasma "abbagliante era il suo sorriso in fondo agli occhi di tenebra". attraverso la voce accorata e dolente della ortese, si avverte l`eco di nostalgie mai sopite, di dolcezze negate e di figure angeliche e lunari, scontrose e carezzevoli.

da qualunque cosa fuggisse, andrea severi, e qualunque cosa andasse a cercare in grecia, adesso che, nell`ovattato, inquietante silenzio di una clinica svizzera passa le notti a scrivere, tentando con una sorta di accanimento febbrile di ricostruire il racconto di quel viaggio per poter ritrovare in esso un filo logico e rassicurante, gli eventi di quelle settimane gli appaiono, a mano a mano che procede nella narrazione, come un`oscura sequenza di segni il cui senso rimane del tutto indecifrabile. attraverso il suo racconto il lettore scoprira` come quello che gli era sembrato all`inizio un piacevole incontro con una donna bella e le sue tre figlie, si sia trasformato in una sorta di incubo, in una trappola.

nel romanzo possiamo vedere gli effetti devastanti che un manoscritto libertino puo` avere su di una giovane intellettuale newyorchese. la sovrapposizione tra vita vera e imitazione di un personaggio letterario innesca tutta la trama di questo romanzo dell`autrice della notissima lettera d`amore.




una reale comprensione della complessita` culturale del novecento richiede un`analisi di quei processi di costruzione e di consolidamento dei sentimenti di appartenenza e di coscienza critica, dietro i quali nel corso di un secolo perde spessore la nozione di storia letteraria nazionale. il saggio fornisce uno spunto per una riflessione generale sugli scambi letterari internazionali in un secolo che si caratterizza per la sua natura plurale. in primo luogo considerando il ruolo svolto dalle citta` e dalle comunita` piu` piccole che in esse operano, dai caffe` letterari ai circoli alle riviste. poi analizzando la relazione che si instaura non soltanto fra le letterature, ma anche fra queste ultime e il pensiero filosofico e scientifico del tempo.




una piccola ford rossa perduta nella nebbia, i marinai di colombo, gli indiani, gli emigrati divenuti ricchi e quelli poveri, i pionieri, i mormoni, gli antichi olandesi, le donne desiderabili o piagate da malattie e figli e poverta`, si mescolano in un caleidoscopio che e` il grande spazio americano, il protagonista vero del romanzo. aboliti trama, personaggi, progressione narrativa tradizionale, mescolando materiali narrativi diversi del presente e del passato, scompigliando ogni ordine di luogo, tempo, parola, williams coistruisce un testo basato sulla giustapposizione, sulle associazioni, sulla simultaneita` per proclamare "l`americanita`" del suo linguaggio: una dichiarazione di indipendenza della cultura americana rispetto alla cultura europea.

"si puo` dunque ben sperare che questa lettera ponga un freno alle bestemmie dei sacrileghi, almeno in parte, e liberi dagli scrupoli le persone pie. forse servira` anche d`incentivo a che su questo punto ovvero su questa materia si scriva di piu`. prego allora tutti coloro cui sta a cuore la verita` di volere accogliere quest`opera nel modo migliore e d`intercedere fedelmente presso dio per una retta comprensione della scrittura divina, a giovamento e incremento dell`intera cristianita`. amen. norimberga, 15 settembre dell`anno 1530." lutero scrive infatti la "lettera del tradurre" (1530) reagendo polemicamente a chi aveva contestato la sua traduzione del nuovo testamento. e un serrato dibattito intorno alla traduzione dei testi sacri in difesa delle sue tesi.



il libro e` costituito da due racconti lunghi. il primo e` ambientato durante i giorni della guerra del golfo e ha per protagonista un personaggio strano e anche un po` disturbato che si chiude in casa ipnotizzato dalla televisione, a guardare la guerra come un mondiale di calcio. abolito a poco a poco il mondo esterno, il suo disagio si trasforma in abulia, incapacita` di muovere e coordinare le parti del corpo, assoluta perdita di volonta`. il secondo racconto e` incentrato sulle vicende di un fattorino di bari nei giorni in cui i profughi albanesi si sono riversati sulle coste della puglia. in treno per trasportare un plico, viene scambiato dal controllore per un albanese. li` inizia la sua angoscia, l`ossessione di dimostrare a tutti i costi la sua "superiorita`".














immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell`america degli anni venti. immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capitera` la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. immaginate di venire spediti a new york, di suonare all`indirizzo che la vostra balia ha con se`, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. ancora, immaginate che la gran dama vi dica "ma patrick, caro, sono tua zia mame!", e di scoprire cosi` che il vostro tutore e` una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. a quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori piu` accettabili, o affidarvi al personaggio piu` eccentrico, vitale e indimenticabile e attraversare insieme a lei l`america dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non da` respiro - o da` solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia mame e ringraziarla per il divertimento.


le numerose edizioni settecentesche che s`intersecano l`una con l`altra, la mancanza degli autografi e la vastita` dell`impresa di fronte alle cento e piu` commedie, alle decine di melodrammi giocosi, di drammi per musica e di altri componimenti teatrali, cui si affiancano poesie, prose amplissime di memoria e un cospicuo epistolario, hanno impedito fino ad ora che si affrontasse la questione dell`edizione critica delle opere di carlo goldoni. la cultura italiana e internazionale si era rassegnata e accomodata all`ombra della grande, meritoria fatica di giuseppe ortolani iniziata nei primi anni del secolo, senza, tuttavia, un chiaro progetto e senza precisi criteri filologici. alla base di questa edizione nazionale vi e` stata una preliminare indagine sulle stampe volute dall`autore dal 1750 agli anni ultimi della sua lunga vita al fine di determinare, opera per opera, i diversi stadi del testo. da qui la presenza di un ricco apparato di varianti che illustra l`evoluzione della singola opera fino al momento in cui l`autore non impone ad essa una fisionomia definitiva. consegnati al teatro, i testi, che erano nati per esso, riprenderanno immediatamente il loro cammino nella continua e molteplice dinamica dell`interpretazione che qui viene di volta in volta ricostruita nelle pagine dedicate alla fortuna. "son fitto al tavolino di giorno e di notte". cosi`, in uno sfogo sincero, scriveva goldoni nell`ottobre del 1751 con riferimento alla sua febbrile attivita`. introduzione di marco bizzarini.


la passione per i misteri dell`antichita` e la capacita` di riportare alla luce preziosi reperti hanno diffuso nel mondo la fama dei coniugi sam e remi fargo, cacciatori di tesori del terzo millennio. nessuno pero` aveva mai chiesto loro di ritrovare una persona scomparsa. la strana richiesta, arrivata ai fargo da charles king, ricchissimo petroliere texano, cadrebbe nel vuoto se l`uomo da cercare non fosse un vecchio amico della coppia, un investigatore mandato sulle tracce del padre di king e come lui sparito nel nulla. due uomini scomparsi, un miliardario che sembra sapere molto piu` di quanto dice: per il fiuto dei fargo gli elementi inquietanti sono davvero troppi, a partire dalla data della scomparsa del padre di king, risalente a quarant`anni prima. perche` mandare qualcuno a cercarlo dopo tanto tempo? che cos`aveva trovato quell`uomo in nepal, l`ultimo posto in cui e` stato avvistato? e perche` king incarica i suoi due figli di accompagnare, o meglio di controllare, i fargo nella ricerca? e l`inizio di una travolgente avventura che portera` sam e remi dal nepal alla bulgaria, all`india, alla cina, tra pericoli mortali e codici misteriosi, fino alla scoperta di una verita` che potrebbe riscrivere la storia dell`uomo...











la presente pubblicazione e` dedicata al singolare fenomeno artistico dell`art nouveau. sviluppatosi nell`ambito del piu` generalizzato clima simbolista come un modo dell`essere che tende a sottrarsi alla materia per astrarsi allo spirituale, il periodo vitale dell`art nouveau si colloca tra il 1880 e il 1910.

le favole di luis sepulveda parlano ai bambini e agli adulti e raccontano i grandi temi universali: l`amicizia, la lealta`, l`amore e il rispetto per la natura. contiene: storia di una lumaca che scopri` l`importanza della lentezza; storia di un cane che insegno` a un bambino la fedelta`; storia di un gatto e del topo che divento` suo amico; storia di una gabbianella e del gatto che le insegno` a volare.










scritto all`indomani della morte di primo levi, lettera alla madre e` un "dialogo in forma di soliloquio" in cui, accanto a temi cruciali per l`opera di edith bruck, quali il racconto del trauma vissuto in prima persona nei campi di concentramento dell`europa centrale, la propria diaspora famigliare e il dramma storico della shoah, l`autrice affronta, attraverso una prospettiva intima, la contrapposizione tra fede religiosa e laicita` e propone una profonda riflessione su cosa significhi per un superstite dell`olocausto avere la responsabilita` di esserne testimone. il confronto serrato e a tratti impietoso con la figura della madre, ebrea ungherese saldamente ancorata alle tradizioni, diventa il luogo per la rievocazione di un`infanzia sospesa tra ricordi e fantasmi, per un`analisi delle proprie scelte e per una interrogazione di se` e del proprio valore testimoniale.


alla sua morte, julio carrion, arricchitosi negli anni d`oro del franchismo, lascia in eredita` ai figli un impero immobiliare considerevole e un passato costellato di ombre. al funerale alvaro, il ribelle della famiglia, e` attratto da una bella donna che si tiene in disparte, forse l`ultima amante di suo padre. a differenza di alvaro, raquel fernandez perea, figlia e nipote di repubblicani esuli in francia, conosce molto bene la storia della propria famiglia: gli anni euforici della repubblica, la guerra civile, l`esilio in francia, l`amore-odio per la spagna e il desiderio di tornarci. alvaro e raquel sono destinati a incontrarsi ancora: saranno travolti da una passione trascinante che fara` irrompere nella loro vita vecchie vicende personali e drammatici segreti...


un alone di mistero circonda da sempre i fatti accaduti nelle poche, terribili, convulse ore di dongo. a distanza di anni nessun enigma e` stato risolto tranne, forse, grazie a questa indagine di luciano canfora, la presenza di goffredo coppola (filologo valente della prima meta` del novecento) nella colonna mussolini e quindi davanti al plotone d`esecuzione. la fine di coppola e` per canfora l`inizio di una storia ripercorsa a ritroso in cui entrano in scena i protagonisti della vicenda - "mostri sacri" dell`accademia italiana fra le due guerre, da pasquali a vitelli, fino alla figura misconosciuta di medea norsa - che ruota attorno alla scoperta di un papiro greco di enorme importanza.

tra principesse e cavalieri, specchi magici e torri irraggiungibili, nelle leggende e nelle fiabe raccolte da pina ballario la protagonista e` la magica natura delle dolomiti, che da sempre incanta per la sua bellezza. un bellissimo libro, con una copertina scintillante che vi fara`... sognare!




