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le tartarughe, si sa, durante l`inverno devono stare in letargo, al calduccio, a dormire in attesa della primavera. e allora perche` quest`inverno rosita si e` svegliata e non riesce piu` a riprendere sonno? gli amici del bosco faranno di tutto per aiutarla a riaddormentarsi, ma alla fine, cammina cammina, la soluzione al problema verra` da se`. eta` di lettura: da 4 anni.

la scultura e` un`arte universale. e da sempre praticata da tutte le culture del mondo e risale a un lontanissimo passato. le prime pietre sagomate sopravvissute potrebbero persino precedere l`avvento del linguaggio. l`impulso a dar forma a pietra, argilla, legno e metallo e` evidentemente profondo nella nostra psiche e biologia. ed e` il motivo che collega l`interrogativo alla domanda piu` universale su cosa sia l`umanita`. la scultura non puo` essere vista esclusivamente come una ricerca estetica; e` legata all`istinto irresistibile dell`uomo a lasciare un segno nel paesaggio, di costruire, realizzare immagini, praticare una religione e sviluppare un pensiero filosofico. attingendo a esempi da tutto il mondo e di ogni epoca, da migliaia di anni avanti cristo fino all`oggi, gli autori considerano la scultura come una forma d`arte transnazionale, con un`autonoma e avvincente storia. analizzano materiali e tecniche, ma anche temi generali come lo spazio, la luce e l`oscurita`. entrambi sono convinti che la scultura sia una forma di pensiero fisico, in grado di alterare il modo in cui le persone si percepiscono. e ci invitano a guardare la scultura, e piu` in generale il mondo che ci circonda, in un modo completamente diverso.

la terra del rimorso di ernesto de martino, un classico del pensiero contemporaneo, verte sul tarantismo, un istituto culturale d`impronta magica, diffuso nelle comunita` contadine del salento, al cui interno la musica e la danza ricoprono un ruolo d`importanza primaria. nel 1959 de martino ne fece l`oggetto di un`innovativa inchiesta etnografica, guidando un`e`quipe formata da specialisti di discipline diverse, dalla storia delle religioni all`etnomusicologia, dalla psichiatria alla sociologia. lungi dall`essere un mero fenomeno morboso, il tarantismo si configura, nella straordinaria indagine demartiniana, come un orizzonte mitico-rituale di deflusso di profondi conflitti operanti nell`inconscio, fatti risalire al morso della taranta, monstrum mitico evocato dal suono di musiche del repertorio tradizionale, che i tarantati dovevano sfidare e vincere in una vorticosa gara di danza. questa nuova edizione conferisce il massimo risalto alla ricchezza teorica di un`opera che va ben oltre l`indagine di un peculiare fenomeno di catartica musicale, mobilitando le due competenze disciplinari, storico-religiosa e antropologica, che hanno innervato il pensiero di de martino. marcello massenzio individua la tematica etico-politica alla base della scelta di studiare il tarantismo, in un confronto con l`altro grande etnologo dei suoi tempi, claude le`vi-strauss e il suo disagio o di fronte alla disgregazione delle culture indigene nel mondo postcoloniale. fabio dei analizza l`altro dialogo cruciale nella genesi dell`opera, quello tra de martino e antonio gramsci, riconducendo il progetto delle spedizioni etnografiche nel mezzogiorno all`influenza delle annotazioni gramsciane sul folklore come cultura delle classi subalterne. con il dossier fotografico di franco pinna. introduzione di marcello massenzio e fabio dei.

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