Terzo album solista per il pianista dei Widespread Panic. Jam oriented songs.
Rimasterizzato
Terzo LP per la band di Boston, uno dei migliori act del nuovo rock Usa d'oltreoceano. Hanno aperto per Counting Crows, Our Lady Peace, The Whigs, Dead Confederate. Depositari di un classico rock chitarristico, al contrario di molti conterranei, non sono orientati verso una musica legata alle radici, ma al classico suono rock.
Haroula Rose, nome d'arte, è di origini greche, ma di mestiere fa la cantautrice in Usa. E' nata a Chicago, ma vive in California e, saltuariamente, lavora anche per il cinema. Infatti un paio delle sue canzoni sono finite in film importanti come Still Alice e For A Good Time. Al suo secondo disco Haroula mischia folk e rock in modo dsincatato, lasciando fuoriuscire le sue radici, ma andando poi direttamentre verso un suono, figlio del classici del cantautorato californiano. Ci sono echi della MItchell, ma non è tanto la derivazione, quanto il risultato ultimo ad interessare, in quanto le canzoni della Rose sono di indubbia qualità.
Per il suo sesto disco da solista, il singer songwriter Brett Dennen, uno dei migliori autori della scena attuale, va a Nashville ad incidere. E si fa produrre da Dave Cobb. Scelta intelligente, in quanto Cobb (Anderson East, Southern Family, Chris Stapleton, Jason Isbell), riesce a liberarlo dalle pastoie di un suono un pò ripetitivo e gli dà più libertà e suoni migliori. E poi Dennen scrive come non faceva da tempo. Ascoltate What's The Secret, Cassidy, Bonfire e Strawberry Road.
Dori Freeman, appuntatevi questo nome. Dori viene dalla Virginia, è al suo esordio, e questo album è prodotto da Teddy Thompson ( figlio di Richard ). Una manciata di canzoni tra folk, musica d'autore e radici, per la bella voce della Freeman, supportata da turnisti di nome, gente che ha suonato con Norah Jones, Shooter Jennings, Sarah Jarosz, Laura Cantrell etc. Per capire di cosa stiamo parlando, Dori ha una bella voce ed il suo stile si può tranquillamente avvicinare a carte cose di Emmylou Harris, quando è meno country, o di Nanci Griffith.
Marc Ribot, chitarrista eccelso, sideman molto richiesto, torna a fare il solista con un disco molto bello, impegnato dal punto di vista politico e sociale e completamente fuori mercato. Ribot ha sempre avuto un piede nella tradizione, ed uno nel suo superamento. Come dimostra questo disco dove appaiono, in veste di interpreti, nomi di prima grandezza come Tom Wist ( che canta una versione pazzesca di Bella Ciao), Steve Earle, Tift Merritt, Syd Straw, Fay Victor, Sam Amidon, Meshell NdgeOcello ed altri ancora. Un disco bello e coraggioso, fuori da ogni schema.
Il nuovo album della band scozzese, ad un anno di distanza da A Bit of Previous. 2023.