

Registrato dal vivo nel 1962, questo album ha reso celebre il trio folk, formato da Chad Mitchell, Mike Kobluk e Joe Frazier. All'inizio dei sessanta il folk era uno dei movimenti musicali più importanti in Usa, sia dal punto di vista musicale che sociale. Bob Dylan, Peter Paul & Mary, Woody Guthrie, Pete Seeger, solo per nominare i più noti. Il Chad Mitchell Trio veniva subito dopo i nomi di punta del movimento. Questo disco, tra i loro più noti, vedeva suonare nel gruppo anche Jim McGuinn (poi Roger, prima di entrare nei Byrds), Fred Hellerman e Bill Lee. Tra le canzoni eseguite: John Birch Society Blues, Alberta, Last Night I Had the Strangest Dream, Come Along Home, Blues Around My Head etc.

Chiusa la trilogia di album solisti, composta da Faith in The Future, We All Want The Same Things e I Need A New War, a Craig Finn è tornata la voglia di darci dentro con il rock and roll rugginoso degli Hold Steady. Disco pensato e costruito come album a tutto tondo, e non come semplice raccolta di canzoni, Open Door Policy è tra le cose migliori di Finn e della sua band. Prodotto ancora da Josh Kaufman (The National, Hiss Golden Messenger, Josh Ritter), l'album vede la classica formazione di sei elementi al suo meglio. Band composta da: Bobby Drake (drums), Craig Finn (vocals), Tad Kubler (guitar, vocals), Franz Nicolay (keyboards), Galen Polivka (bass) e Steve Selvidge (guitar, vocals). E lo stesso FInn chiude il cerchio dicendo: questa è la miglior formazione della band, da sempre.

Considerato da molti come il disco migliore del trombettista jazz, Color Changes è un album particolare. Infatti Terry, invece di usare noti sidemen, ha fatto suoi gli arrangiamenti dei musicisti che erano in studio con lui, con un risultato decisamente interessante. Nel disco suonano Yusef Lateef, Tommy Flanagan, Jimmy Knepper, Budd Johnson ed altri. Il disco, originariamenter è stato edito dalla Candid nel 1961. Rimasterizzato da Bernie Grundman, stampa Usa, vinile 180 grammi.