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albert otto hirschman, economista, sociologo, storico delle idee, mette a fuoco il principio intorno al quale girava, e gira, la politica moderna: l`interesse. hirschman non sottovaluta il ruolo svolto dalle motivazioni materiali in altre epoche storiche, ma sostiene che i moderni siano stati gli unici nella storia a teorizzare sistematicamente la "naturalita`" dell`interesse come spontanea e benefica. non solo: sono stati anche i soli che abbiano presentato come una necessita` politica, economica e sociale la sostituzione dell`egoismo calcolato all`altruismo appassionato. hirschman ricostruisce la genealogia storico-culturale del moderno concetto di interesse, indicando gli autori che tra il cinquecento e il settecento (grosso modo da machiavelli a smith) ne avrebbero giustificato il ruolo positivo nella vita sociale, economica e politica. due fattori avrebbero giocato un ruolo determinante: la tesi della forza pacificatrice degli interessi (nel senso che mentre lo scontro fra le passioni puo` provocare conflitti, il misurato calcolo degli interessi in gioco puo` evitarli) e la capacita dei moderni di tradurre, grazie alla diffusione del denaro, l`interesse in termini di guadagni e perdite monetarie, oggettivamente quantificabili. un libro fondamentale per capire l`attualita economica e politica.

l`idea di una societa` coesa e solidale, retta da regole inflessibili, dove ciascuno ha un compito ben definito e nulla e` lasciato al caso - simile dunque a un meccanismo perfetto che si muova sulla scena globale come un tutt`uno -, ha sempre affascinato i filosofi, e spesso gli insetti sociali sono stati assunti come modello anche per gli umani. saggiamente, nel celebrare "la bellezza, l`eleganza e la stranezza delle societa` degli insetti", holldobler e wilson si astengono da arbitrarie, quanto scontate, estrapolazioni sociopolitiche e restano saldamente ancorati all`ambito che e` loro piu` congeniale, quello della natural history, la biologia sul campo. a differenza dei biologi di orientamento teorico-sperimentale, condividono infatti il gusto per l`osservazione della natura e la minuziosa raccolta di dettagli, unicamente motivati dalla passione per il proprio soggetto. e di questa indagine e` frutto "il superorganismo", destinato a modificare radicalmente il nostro modo di guardare le societa` degli insetti. protagoniste sono, ancora una volta, le formiche. presso questi animali prodigiosi - come presso gli altri insetti "eusociali", api e termiti - la divisione del lavoro e` cosi` rigorosa da non risparmiare neppure i neonati o la funzione riproduttiva: da un lato la regina madre e gli inoffensivi maschi addetti all`inseminazione, dall`altro la casta delle operaie sterili dedite alla cura della prole regale o impiegate in missioni ad alto rischio.

Californiano, Ford è un vecchio amico di Dave Alvin. E, come Dave, il suo stile è pura Americana, rock e country, con un tocco di blues ed un occhio a John Fogerty.

Full_House_For_Sale-Fairport_Convention
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Fairport ConventionFormato: CD25.50 € NON DISPONIBILERimuovi dalla wishlist

Coloro che attendevano il concerto dei Fairport a Cropredy nel 2022, sapevano che avremmo celebrato il cinquantesimo anniversario del nostro album del 1970, Full House. La formazione originale con Richard Thompson, Simon Nicol, Dave Mattacks, Dave Pegg (con Chris Leslie al posto del grande Dave Swarbrick) è salita sul palco di Cropredy per suonare l'intero disco. Abbiamo registrato la performance e ci siamo trovati tra le mani un magifico pezzo di musica. Se eravate sul posto quella sera, questo disco vi ricorderà quanto è accaduto, altrimenti avete la possibilitrà di conoscere quanto di bello avevate perso. Un live mgnifico. Di nuovo disponibile.

l`india e` il secondo paese piu` popoloso del pianeta, e` la piu` grande democrazia del mondo, ha un`antica e complessa civilta` e, nonostante persistenti problemi di poverta` e di analfabetismo, ha un`economia che, trainata da settori di punta quali l`industria del software, si e` sviluppata a ritmi vertiginosi. tuttavia, troppo spesso, l`india continua a essere percepita come il paese dei santoni, delle carestie e delle vacche sacre, e la sua societa` come statica e con un economia ristagnante. la "storia dell`india" di torri, sulla base di una documentazione amplia e aggiornata, mette radicalmente in discussione questi stereotipi. nelle sue pagine, la millenaria storia indiana si rivela come quella di una societa` caratterizzata, fin dai tempi piu` antichi, da continui processi di mutamento, frutto di vivaci rapporti culturali e commerciali con il resto del mondo. ne emerge la vera identita` dell`india, paese immenso, rutilante, contradditorio, dinamico e feroce. la narrazione, che inizia con la creazione dei primi insediamenti umani stabili (ca. 7000 a.c.), si conclude al giorno d`oggi.

e il 1969 e al cardellino di castiglioncello, sul litorale livornese, una nada appena giunta in vetta alle classifiche sorride circondata da un gruppo di ragazzi. fra questi c`e` renato prunetti, un operaio che al cardellino lavora stagionalmente come cameriere, ma che la grandissima parte della sua vita la trascorrera` dentro le fabbriche di tutta italia, come saldatore trasfertista. da piombino a novara, da casale monferrato a taranto, da mantova all`entroterra ligure, non si contano gli stabilimenti industriali in cui l`operaio prunetti e` impiegato. il lavoro e` duro, ma per fortuna nella vita c`e` anche altro: le gite in campagna, il calcio, le uscite al bar con amici e colleghi, i figli da crescere. e renato sa approfittare dei piccoli piaceri dell`esistenza cosi` come sa lavorare a regola d`arte quando si trova in fabbrica. lo spirito irriverente e la battuta fulminante lo accompagnano ovunque e fanno pensare che quest`uomo sapra` godersi la pensione. ma in fabbrica renato ha respirato di tutto: zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di mendeleev, fino a quando una fibra d`amianto trova la strada verso il torace. e cosi` che il destino dell`operaio prunetti si compie prima del tempo, per una malattia mortale che si sarebbe potuta evitare se i padroni avessero investito nella salute dei lavoratori, e non solo negli utili immediati. a ricostruire la vicenda di renato e` suo figlio alberto che, mescolando affetto e rabbia, risate e dolore, ci restituisce il ritratto di un uomo e di una classe lavoratrice che non rinunciano alla propria storia.

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