sergio cofferati rappresenta oggi la piu` concreta opposizione al governo di silvio berlusconi ed e` forse l`ultimo leader di una sinistra che ha bruciato, uno dopo l`altro, tutti i suoi uomini migliori. ritratto di un leader: dagli esordi negli anni settanta come delegato sindacale della pirelli alle grandi vertenze degli anni ottanta; dall`asse con ciampi per realizzare la concertazione al braccio di ferro sulle pensioni con il primo governo berlusconi; dai rapporti difficili con il governo prodi e con l`ex collega bertinotti allo scontro con d`alema e fassino per la leadership dei ds, fino alla battaglia per l`articolo 18.
la politica e` fare i conti con le cose come sono davvero: cioe` spesso non belle e non pulite. bisogna entrare nel fango, a volte, per aiutare gli altri a uscirne. ma tenendo sempre lo sguardo verso l`orizzonte delle regole, dei valori, delle buone ragioni. un dialogo appassionato e appassionante. un prontuario per l`esercizio del pensiero critico, per sottrarsi alle manipolazioni, per riaffermare - contro ogni fanatismo - il valore laico ed emozionante della verita` e dell`impegno politico. perche` l`avvenire appartiene ai non disillusi.
2CD 1989 DECCA. Sumi Jo, John Aler, Michael Trempont. Welsh National Opera diretta da Richard Bonynge.
nel marzo del 1929 il ventiquattrenne christopher isherwood lascia l`inghilterra per berlino, dove intende raggiungere l`amico w.h. auden ma soprattutto "scatenare i suoi desideri e sbattere ragione e buonsenso in prigione". nonostante l`ascesa del partito nazista, che finira` per toccarlo anche negli affetti piu` cari, la citta` gli appare un "misterioso tempio dell`iniziazione", e l`atmosfera libertina che vi regna lo risarcisce della plumbea ipocrisia sofferta in patria. per isherwood e` insomma un colpo di fulmine. torna a berlino durante l`estate, poi di nuovo in novembre, e stavolta senza un biglietto di ritorno, convinto com`e` di aver trovato "il crogiolo ribollente della storia nel suo divenire". ci rimarra` dieci anni, che si riveleranno fondamentali per la sua formazione e forniranno spunti, personaggi e ambientazioni ai suoi romanzi piu` famosi. "io sono una macchina fotografica con l`obiettivo aperto, completamente passiva, che registra e non pensa ... un giorno tutto questo andra` sviluppato, stampato con cura, fissato" si legge nell`incipit di "addio a berlino". solo nel 1976, tuttavia, l`impegno verra` onorato: grazie a questo libro, dove, dismessa la prudente maschera della fiction, isherwood punta finalmente la macchina fotografica su di se`, senza alcun filtro, regalandoci un toccante autoritratto.

