Sonate e Partite per violino di Bach. Interprete: Josef Suk. 3xLP, UK press 1972 EMI His Master's Voice SLS 818. Stereo.
His Master's Voice EMI 1975 SLS 5030. 4LP, Philarmonia Orchestra, Hallè Orchestra e Sinfonia di Londra.
Deutsch Grammophon 1981 (2532 026). Berliner Philarmoniker diretta da Herbert von Karajan.
Arion 1984.
France Musique 1996.
Argo 1996.
Wergo 1997.
Vox Box 1974. MINT, 3LP.
CBS Masterworks 1981.
Opera Live 1971. 3LP. NO MINT.
EMI 1979. MINT.
EMI 1991. 2CD.
Columbia 1967. MINT.
Columbia 1961. NO MINT, 2LP in cofanetto.
Columbia 1977. MINT.
Wergo 1981. NO MINT.
Decca 2009. MINT. 20CD, contiene brani di Mozart (tutti i quartetti d'archi), Beethoven (tutti i quartetti d'archi) e Brahms (tutti e tre i quartetti d'archi).
Columbia 1971. MINT.
Sono Luminus 2021. L'ultimo lavoro della compositrice e bassista islandese. I pezzi vedono la collaborazione del chitarrista Skuli Sverrison.
Erato 1998.
Sony 1999.
Nimbus Alliance 2015.
Acanta 1973. MINT. 4LP.
Turnabout 1970. MINT.
Columbia 1968. MINT.
Philips 1979. NO MINT.
RCA 1979. MINT. Contiene: Sinfonie 1-3, Principe Igor (Overture, Marcia e Danze polovesi), Nelle steppe dell'Asia centrale, Piccola suite, Mlada, Notturno per orchestra di archi.
Deutsche Grammophon 1973. NO MINT.
Philips 1977. MINT, 4LP.
EMI 1982. MINT.
Odyssey 1976. Sigillato. La Serenata (1954) di Bernstein è una serenata nella misura in cui essa, non tanto nella forma, quanto nei contenuti musicali richiama il tema amoroso. Il compositore e direttore d'orchestra americano, infatti, si ispira al Simposio di Platone e suddivide l'opera in cinque movimento, cui dà il nome di uno dei principali personaggi del dialogo platonico. Nel 1940 Bartok raggiunge il nuovo continente, sfuggendo alla guerra ma cadendo, nonostante il sostegno (più astratto che materiale) di alcune istituzioni e amici, nella povertà e, infine, nella malattia, una leucemia che lo stroncherà cinque anni più tardi, sebbene lui, per sua stessa ammissione, "avesse troppo ancora da dire". In generale Bartok, grande teorico e etnomusicologo, è unanimemente considerato uno dei grandi compositori del Novecento e alcuni dei suoi diamanti più puri sono da cercare nella produzione cameristica, di cui questa sonata per violino e pianoforte, la prima di due, ne è uno dei più fulgidi esempi. Composta nel 1921, la sonata si suddivide in tre movimenti, che, in un certo senso, riassumono una certa parabola artistica tipica del maestro ungherese: l'espressionismo sperimentatore (primo movimento), l'intensità rapsodica (secondo movimento) e la vitalità quasi coreografica (terzo movimento), forse da riconoscere come debito della sua lunga fascinazione per le musiche popolari della sua intima geografia personale.
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