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tra il gennaio 1946 e il luglio dello stesso anno, il dottor leon goldensohn fu incaricato di accertare la salute mentale di oltre venti capi militari e politici nazisti, piu` o meno noti, accusati di genocidio e crimini di guerra e contro l`umanita`. in qualita` di medico e psichiatra, goldensohn si recava quotidianamente nel carcere di norimberga per visitare e rivolgere domande di varia natura ai prigionieri. leitmotiv nei loro discorsi: l`obbedienza cieca agli ordini, la dichiarata inconsapevolezza di quanto accadeva nei campi di sterminio, i modi affabili e cortesi. molti degli intervistati furono condannati a morte per impiccagione. ogni serie di colloqui e` preceduta da una scheda biografica e da alcune informazioni di carattere storico.

nella "seconda lettera ai tessalonicesi", che la tradizione attribuiva a san paolo, compare l`enigmatica figura di una potenza: il katechon, qualcosa o qualcuno che trattiene e contiene, arrestando o frenando l`assalto dell`anticristo, ma che dovra` togliersi o esser tolto di mezzo - affinche` l`anticristo si disveli - prima del giorno del signore. e l`interpretazione di quella figura e` qui lo sfondo su cui si dipana una riflessione generale - in costante `divergente accordo` con la posizione di carl schmitt - sulla `teologia politica`, e cioe` sulle forme in cui idee e simboli escatologico-apocalittici si sono venuti secolarizzando nella storia politica dell`occidente, fino all`attuale oblio della loro origine. con quale sistema politico puo` trovare un compromesso il paradossale monoteismo cristiano, la fede nel deus-trinitas? con la forma dell`immuro o, invece, con quella di un potere che frena, contiene, amministra e distribuisce soltanto? oppure occorre cercare una contaminazione tra le due? non poche delle decisioni politiche che hanno segnato la nostra civilta` ruotano intorno a queste domande, e nell`opera di alcuni dei suoi piu` grandi interpreti, da agostino a dante a dostoevskij, trovano una drammatica rappresentazione. il volume e` corredato da un`antologia dei passi piu` significativi della tradizione teologica, dalla prima patristica a calvino, dedicati all`esegesi della "seconda lettera ai tessalonicesi", 2, 6-7.

l`"emiliano postmoderno" e` un ritorno a casa. a casa di pier vittorio tondelli: tra le sue strade, i suoi amici, i suoi maestri, la sua vita. andrea paolella con una serie di ritratti tra cui quelli di umberto eco, francesco guccini, tonino guerra, vasco rossi, roberto freak antoni, bifo, nino nasi, enos rota, ci propone un viaggio nel postmoderno che genera immediatamente una domanda: finito il postmoderno, cosa resta? la risposta e` nella realta` che abbiamo sotto gli occhi oggi, una societa` che non e` capace di proporre nulla. la fotografia come certificato dell`ultimo passaggio epocale.

hans kelsen nacque a praga, studio` e insegno` diritto all`universita` di vienna e fu collaboratore per il progetto per la costituzione della repubblica austriaca e giudice presso la corte costituzionale austriaca. nel 1933, prima dell`avvento del potere nazista, si sposto` a ginevra e poi negli usa, dove mori` nel 1973, dopo aver insegnato a harvard e a berkeley, in california. teorico della dottrina pura del diritto, fu uno dei pensatori piu` originali e innovativi, opponendosi sia al giusnaturalismo che al marxismo. mario motta in questo saggio ne analizza il pensiero soffermandosi in particolare sul problema della legittimita` e della forma dello stato, la validita` delle leggi e del potere, questione approfondita da hobbes nel suo libro piu` noto, "il leviatano".

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