
diagnosticatagli una rara forma di leucemia, said decide di scrivere la propria autobiografia. l`autore nasce a gerusalemme nel 1935; erede di una ricca famiglia palestinese cristiana, si trasferisce al cairo dove frequenta il victoria college, ed e` poi mandato dal padre in un collegio del massachusset con lo scopo di fargli ottenere la cittadinanza americana. nel 1948, con la dichiarazione dello stato di israele, la famiglia said viene espropriata di tutti i suoi beni ed il giovane edward diventa un rifugiato politico e decide di combattere per i diritti del popolo palestinese e per uno stato secolare e democratico.




"da piu` di un secolo e mezzo uno spettro si aggira nelle acque extraterritoriali della letteratura: "moby dick". coalizzati in una sacra caccia, da allora non facciamo che braccarlo, per sottometterlo alle nostre interpretazioni, e questa caccia maniacale e consapevole, che e` anzitutto una caccia a noi stessi, ci condanna. protagonisti per noi dell`impresa: ishmael, come l`esule del racconto veterotestamentario; ahab, lo sciamano che ha viaggiato in altri regni restandone sfregiato e mutilato, non soltanto fuori, ma che da quel contromondo torna da iniziato: iniziato senza setta, mistico senza religione; il pequod, una nave di pazzi governata da un pazzo furioso: la riprova e` che come in ogni manicomio c`e` chi parla lo shakespeariano; una ciurma d`ogni colore, razza, fede, dai quaecheri ai cannibali agli adoratori del fuoco; moby dick, leviatano su misura per moderni, inafferrabile; e l`oceano mondo. con questi elementi primitivi melville compose in una stagione di creativita` febbrile quello che e` un romanzo d`avventura e un trattato gnostico, un saggio enciclopedico e una cosmogonia pagana, una fiaba mostruosa e un`allegoria intollerabile, un`epopea o una forma totalmente nuova: ma scientifico, religioso, filosofico o artistico l`intento - sempre di netto timbro eretico." (ottavio fatica)

"otto e mezzo" e "il gattopardo" sono due film epocali, girati contemporaneamente, e che tutti crediamo di conoscere benissimo. ma se torniamo a quel mitico 1963, con claudia cardinale che corre da un set all`altro, burt lancaster che deve dimostrare di non essere un cowboy, sandra milo che ama l`amore piu` del cinema, marcello mastroianni troppo felice per interpretare il suo personaggio, ecco che si spalanca un mondo intero. intanto, fuori dal set, si dibatte un paese in cui la cultura e` ancora politica, e l`epopea di un celebre romanzo rifiutato e poi riscoperto s`intreccia alle vicende personali e pubbliche di federico fellini e luchino visconti, sublimi registi avversari. guardando dietro le quinte, francesco piccolo ci fa rivivere lo spirito irripetibile di un`epoca. un racconto unico e travolgente sulla forza del genio e su quella del destino. la storia del cinema non e` poi cosi` diversa dalla vita: apparentemente lineare, ma costellata di incontri fortuiti, appuntamenti rincorsi o mancati, decisioni prese all`ultimo minuto e imprevedibili coincidenze. fatalita` cruciali che permettono a un`opera di venire alla luce, con le precise caratteristiche che poi tutti ricorderanno. la scelta di un`attrice, la luce sul set, le vicissitudini sentimentali del regista o di un comprimario - cosi` come i tagli nel budget o una scena cambiata all`improvviso - possono scrivere a modo loro una pagina del genio universale. il 1963 e` stato l`anno di fellini e di visconti. un anno decisivo per il cinema italiano, che ha visto la nascita di "otto e mezzo" e "il gattopardo". ma prima di diventare i capolavori che ben sappiamo erano due incredibili scommesse, nonche` il campo di battaglia tra due artisti rivali e profondamente diversi: mentre claudia cardinale cambiava il colore dei capelli secondo il capriccio di chi la dirigeva, l`intero contesto culturale italiano si stava preparando a sposare l`una o l`altra visione del cinema e del mondo. ecco cos`e` "la bella confusione":
