come la "madonna dei filosofi" anche il secondo libro di gadda (1934) raduna "pecore randage": scritture sparse, oscillanti tra le prose di diario, tratte dai ricordi della prima guerra mondiale, e le divagazioni su polemiche letterarie di quegli anni. nella sua unicita`, "il castello di udine" recalcitra a qualsiasi etichetta, anche a quella di "prosa d`arte". ma lascia intravedere tutti i caratteri distintivi, per non dire proverbiali, del gadda maggiore: l`ossessione dell`ordine e il ribellismo anarcoide, l`odio-amore verso milano e la sua classe dirigente, la straordinaria perizia retorica e i limiti costruttivi dell`intreccio, il calligrafismo (ma sui generis) e l`oltranza espressionistica del grande "pasticheur".
"in un tempo come il nostro in cui le situazioni sociali, politiche ed economiche esigono sforzi su basi reali, nulla e` piu` logico del fatto che generalmente non si abbia alcuna consapevolezza dell`influenza immensa che l`arte esercita, o potrebbe esercitare, sulla vita pratica. l`arte, a causa del suo carattere convenzionale o per l`ignoranza del suo autentico contenuto, e` stata sin qui considerata come una ricerca della bellezza ideale o decorativa, per cui non si comprende come possa indicare la via verso l`equilibrio dei rapporti sociali, politici ed economici, ne` come possa creare una realta` concreta e una concreta bellezza nella vita pratica. nel nostro tempo la necessita` spinge verso la ricerca di un equilibrio mondiale, ma non si ha forse bisogno di una bellezza reale nella vita? e la bellezza non e` forse l`espressione piu` perfetta dell`equilibrio?"
attraverso geniali miscugli dialettali, gerghi, tecnicismi e linguaggi diversi, e grazie al continuo e imprevedibile stravolgimento delle strutture romanzesche tradizionali, carlo emilio gadda ha profondamente rinnovato la narrativa italiana. nutrito di cultura umanistica e scientifica, acceso di ribollenti umori e di un`acuta passione morale e civile, si puo` considerare al tempo stesso un grande scrittore sperimentale e un classico. in questo volume lo strano ingegner gadda di gianfranco contini presentazione di dante isella la madonna dei filosofi a cura di raffaella rodondi il castello di udine appendice al a cura di raffaella rodondi l`adalgisa (disegni milanesi) a cura di guido lucchini la cognizione del dolore a cura di emilio manzotti.
Collins 1996.
Deutsche Grammophon 2003.
Decca 1992.
l`uomo e` incapace di desiderare prescindendo da un modello, consapevole o inconscio, l`oggetto o lo scopo del suo desiderio gli e` proposto o imposto da un terzo, che funge da mediatore. il triangolo che si instaura tra personaggio, oggetto desiderato e mediatore, e` uno schema costante e centrale nella struttura del romanzo. rene` girard reinterpreta alla luce di questa intuizione critica e psicologica, e attraverso un`analisi sottile e affatto originale, le grandi opere e i personaggi della letteratura moderna. presentazione luca doninelli. introduzione marco dotti.
"sono violenti e perfidi assassini. sono mutanti e omosessuali lussuriosi. sono guerrieri di un mondo a venire e sono giovani. soprattutto giovani. sono i ragazzi selvaggi, creature di un romanzo apocalittico". (tommaso pincio)