dal 1940 al 1943 le acque dell`atlantico furono il teatro di una delle battaglie piu` lunghe e sanguinose della seconda guerra mondiale, che vide scontrarsi gli u-boote tedeschi con la flotta e l`aviazione alleate. l`obiettivo dell`ammiraglio karl donitz, esperto comandante della unterseewaffe, era ambizioso: distruggere con i suoi sommergibili la flotta mercantile anglo-americana e bloccare il traffico navale tra il nordamerica e l`europa in modo da privare di rifornimenti l`inghilterra e costringerla alla resa. un disegno che, nelle sue aspettative, avrebbe potuto volgere l`esito del conflitto a favore delle potenze dell`asse. donitz si illuse che la dedizione, lo spirito di sacrificio e la disciplina dei suoi marinai potessero ribaltare il consolidato dominio anglo-americano sugli oceani. un errore di valutazione che, dopo i primi tempi favorevoli, si rivelo` in tutta la sua portata: otto sommergibilisti tedeschi su dieci persero la vita nel corso del conflitto e un`unita` su tre venne affondata durante la sua prima missione. sergio valzania, oltre a ricostruire gli aspetti tecnici e militari della grande battaglia dell`atlantico, ci racconta le storie degli uomini, spesso giovanissimi che combatterono a bordo degli u-boote, descrivendone le terribili condizioni di vita in quelle scatole d`acciaio.
di una cosa la parola e il pensiero hanno bisogno: che lo spazio per riceverli sia sgombro, che non vi siano muri e ostacoli che impediscano l`accesso. ma questa e` appunto la cosa piu` difficile e rara, perche` la mente degli uomini e` sempre ingombra e come murata. i testi qui raccolti, che erano stati pubblicati separatamente in tre libri, sono altrettanti esercizi di sgombero, di far posto. e possibile, infatti, che la vera tradizione non consista nel conservare le cose intangibili e mute, ma nello sgombrare lo spazio in cui esse possano finalmente aprirsi e parlarci. in ogni caso, il punto di fuga verso cui convergono questi esercizi e` una nuova idea della politica e dell`agire umano, inteso come una soglia in cui teoria e prassi, arcaico e contemporaneo coincidono senza residui e in cui soltanto puo` situarsi una scrittura che ha bruciato tutte le sue carte di identita` ed e`, insieme, filosofia e letteratura, divagazione e scheda filologica, trattato di metafisica e nota di costume. .