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secondo fabbrini l`italia post-bellica ha generato un sistema oligarchico sia nella politica sia nell`economia. gli stessi gruppi hanno gestito il potere fuori da controlli e senza competizione e dunque in maniera sempre piu` inefficiente. le riforme che il nuovo parlamento dovra` discutere devono andare in direzione opposta sia nel sistema elettorale, sia nel parlamento, sia nel governo, sia nelle cariche istituzionali, a partire dal presidente della repubblica.

nel 1963, nel cuore di londra, tra il british museum e il covent garden col suo antico mercato ortofrutticolo, un`altra istituzione in piedi era una scuola di teatro per i divi bambini, preparati ai ruoli loro adatti del teatro di shakespeare, di peter pan e di altri classici del repertorio della tradizione inglese. temple school e` denominata nel libro. a dirigerla un altro monumento del mondo teatrale britannico, un`ingombrante personaggio di donna indomabile ed eccentrica, sempre pronta al sarcasmo e alla resistenza strenua davanti a tutte le difficolta` di sopravvivenza della scuola. nella penna della fitzgerald, lei trova il nome di freddie.

la scrittrice e` a buenos aires con michele. il pretesto e` attraversare la citta` di borges, del tango, delle bistecche e di maradona; la realta` e` che la loro storia sta per precipitare e questo viaggio e` un tentativo di salvare il salvabile. se il viaggio e` un pretesto, il libro pero` e` altro ancora. e il racconto di uno spaesamento, di un senso di estraneita` esistenziale, e` il racconto di un luogo, che non e` buenos aires e neppure napoli, ma in qualche modo le comprende entrambe, e` il luogo dell`esperienza e della memoria. con una scrittura immediata che chiama direttamente in causa il lettore, valeria parrella ci precede e ci spiazza, eleggendoci complici delle sue strategie. e ci seduce con un romanzo inquieto d`amore e di protesta.

tutti gli animali sono uguali ma alcuni animali sono piu` uguali degli altri. e questa l`amara lezione che le umane bestie della fattoria padronale imparano dopo aver detronizzato il fattore jones, e aver instaurato il loro governo. in poco tempo infatti una grufolante e`lite, guidata dal maiale napoleone, trova il modo di salire sullo stesso trono che prima era stato del fattore. cosi` gli altri animali scoprono che uguaglianza e liberta`, in bocca a chi desidera il controllo assoluto, sono soltanto parole, e si ritrovano sotto il giogo di una nuova tirannia dal volto diverso ma identica alla precedente. perche` come e` accaduto sempre nella storia, e come continuera` ad accadere, a un potere immancabilmente se ne sostituisce un altro.

la fiera di francoforte viene spesso raccontata - o meglio, immaginata - come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovra` comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi. non e` una rappresentazione completamente fittizia, ma per arrivare a un`immagine piu` convincente di questo strano mestiere, e del suo rito piu` fastoso, ci vogliono quelli che i militari americani chiamerebbero `boots on the ground`. che qui il narratore indubbiamente indossa gia` partendo da milano, o non sopravviverebbe alla telefonata hot con cui il suo compagno di viaggio, un fotografo con la singolare perversione di ritrarre solo scrittori, occupa per intero le sette ore di strada. e che non si toglie nemmeno durante una buchmesse, se possibile, piu` convulsa di tante, dove la caccia a un improbabile bestseller si incrocia con l`inquietante apparizione di un agente che non avrebbe piu` dovuto essere in questo mondo - a meno che non sia tutta la rumorosa baracca a essersi inavvertitamente trasferita nell`altro. non c`e` molto da aggiungere, per un libro che e` solo una commedia. se non un`avvertenza: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non e` per niente, ma proprio per niente, casuale.

nella scena politica e culturale dell`atene democratica del v-vi secolo a. c. erano venute alla ribalta nuove e ambigue figure di intellettuali, che si proponevano quali maestri a pagamento di formazione politica, retorica e culturale della gioventu`. i sofisti costituiscono sin dall`inizio uno dei principali obiettivi polemici di platone. gia` nei primi dialoghi il suo sforzo e` volto a differenziare queste figure da socrate, mettendo in luce la natura ingannevole della loro pretesa sapienza. cio` porta platone ad affrontare in modo radicale questioni fondamentali per il pensiero occidentale: come e` possibile il falso nel pensiero e nel discorso? e cos`e` l`essere?

questo libro non e` una storia organica e filologicamente corretta dell`ebraico e nemmeno una grammatica o un manuale. e invece il racconto appassionato e innamorato di questa lingua nel suo sviluppo storico e nelle sue particolarita`. una lingua antica e nuova, bella e aspra ma talora dolcissima, scarna ed eloquente. con caratteri diversi da quelli latini, senza vocali, si legge da destra a sinistra, e` la lingua della torah. l`ebraico e` antichissimo e non e` mai morto. e sempre stato accanto alla vita degli ebrei, conosciuto, amato, letto, scritto. la gran maggioranza della letteratura degli ebrei, nei secoli dei secoli, e` stata scritta in ebraico. milioni di parole in ebraico sono state pronunciate ogni giorno nelle sinagoghe, nelle scuole. e risuonano ancora nelle lingue che parliamo.

"meretrix augusta", ovvero prostituta imperiale. con questo non invidiabile epiteto, il poeta satirico giovenale tramando` nei secoli l`immagine di messalina, moglie dell`imperatore claudio e figura di grande rilievo nella roma del i secolo. che cosa si nasconde dietro la leggenda nera che ha infamato il ricordo di questa giovane aristocratica? non solo giovenale, infatti, ma molti storici romani - tacito, svetonio, cassio dione sono i piu` conosciuti - la descrivono impietosamente come una ninfomane dedita all`appropriazione indebita di tutto, uomini e cose. quello che suscita sconcerto particolare e` una sua supposta bigamia, un legame con il patrizio romano caio silio. che cosa spinge la moglie dell`imperatore, madre di suo figlio britannico, a comportarsi in questo modo? questo libro intende fornire una chiave di lettura riguardo a cosa, in realta`, si nasconde dietro questa narrazione su messalina. era davvero una adultera e una donna inadatta a coprire il suo ruolo regale o e` stata artefice del proprio destino, rendendosi protagonista di una vera e propria congiura politica volta a spodestare il marito?

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