giorgio cerquetti, spirito libero, filosofo e studioso di antiche scienze esoteriche e conduttore della trasmissione radiofonica totem per rtl 102.5, illustra la scienza dei chakra con un libro ed un audiolibro esaustivo e semplice, che include una meditazione guidata per il riequilibrio energetico.
"la liberte` carte`sienne" di jean-paul sartre e` uno scritto emblematico nella storia della filosofia del novecento. pubblicato nel 1946, subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, ripropone il problema del libero arbitrio a ridosso di un momento storico in cui la liberta` era stata soffocata in gran parte d`europa. il saggio apparve nella collana "i classici della liberta`", fondata da un importante studioso dello "spirito borghese", bernard groethuysen. secondo il modello editoriale, cui partecipo` anche lo storico lucien febvre, il saggio introduceva a un autore che documentava con i suoi scritti la continuita` e la trasformazione dell`ideale "classico" di liberta` nella storia della coscienza europea. la nozione di liberta` che sartre delinea trae origine dal recupero del concetto di liberta`, cosi` come pensata da cartesio, caratterizzata dalla possibilita` e dall`autonomia della scelta. al di la` dei confini confessionali, il libero arbitrio e` proposto come un valore "transtorico", "secolarizzato", oggi si direbbe dell`uomo multiculturale. sartre considera cartesio come il filosofo che in un`epoca "autoritaria" pensa la liberta` dei moderni. a lui fa risalire con la dottrina del cogito, la dottrina della democrazia. questo testo sartriano, inedito in italia, viene qui presentato insieme con i brani di cartesio ai quali sartre fa riferimento. l`edizione offre cosi` una lettura comparata e quasi un dialogo tra due maestri del pensiero occidentale.
sono cristiani rinnegati che abbandonano casa e famiglia per darsi a una vita di piratesche scorribande. oppure devoti musulmani impegnati a predare, per conto dell`impero ottomano, galee spagnole, inglesi, veneziane che conducono i propri traffici nel mediterraneo. sono corsari autorizzati dallo stato o furfanteschi pirati, ufficiali ammutinati e schiavi fuggiaschi, capitani coriacei in grado di far tremare l`europa ma anche comuni marinai protagonisti di atti d`incredibile eroismo. fanno base a tunisi, algeri e tripoli, infestano i banchi di terranova e lo stretto di gibilterra, svernano gozzovigliando sulle coste irlandesi, guidano le proprie ciurme di ardimentosi persino in islanda. sono i pirati della barberia. verso questa regione africana, corrispondente all`attuale maghreb, agli inizi del 1600 ripiegano tutti i piu` celebri avventurieri, banditi come fuorilegge da giacomo i, il re d`inghilterra che dichiaro` di voler impiccare i pirati con le sue stesse mani: peter eston, corsaro inglese dalla temibile reputazione; l`olandese danseker, il pirata gentiluomo entrato nella leggenda come diavolo di algeri; il capitano john jennings, tradito e consegnato alle autorita` dal suo stesso equipaggio; john ward, il "piu` famoso pirata del mondo" che aveva iniziato a solcare i mari come semplice pescatore.
progressivamente ridimensionate dalla societa` patriarcale e dal cristianesimo, le divinita` femminili hanno rivestito un ruolo fondamentale nella mitologia classica e in molti culti pagani, come sintesi di cio` che doveva essere nelle donne in carne e ossa, come forme archetipiche di realta` naturali, tessiture primigenie che oggi giacciono, sopite o soppresse dall`attualita` sociale e culturale, nello spirito di ogni donna. questo libro e` una rilettura in chiave junghiana delle qualita` divine che appartengono ad ogni donna. ciascuna ha la sua dea, ciascuna ha di fronte a se` il percorso per scoprire la divinita` d`appartenenza: atena, figlia di zeus, dea della saggezza, della sapienza, della lotta; afrodite, dea dell`amore, della bellezza, della sensualita`; era, sovrana dell`olimpo, dea del matrimonio e del parto; demetra, sorella di zeus, dea nutrice del grano e della gioventu`; artemide, divinita` lunare, dea della caccia; persefone, sposa di ade, dea degli inferi e regina dell`oltretomba. sulla base di dieci anni di studi nel campo della psicoanalisi, "la dea sulla terra" delinea la strada per la conoscenza di se`, per evitare aspettative inadeguate, per affrontare i punti di svolta della vita imparando a riconoscere la divinita` verso cui si e` maggiormente inclini, senza pero` trascurare il bisogno di dialogo tra le dee, perche` permettere a una di loro di dominare la propria personalita` significa rendere impossibile la polifonica ricchezza che un equilibrio "divino" ci puo` dare.
unico detentore del linguaggio e del pensiero astratto, l`uomo crede di poter estendere questa unicita` anche al suo assetto biomeccanico e alle sue facolta` sensoriali. in realta`, come dimostrano mark denny e alan mcfadzean in modo non di rado sconcertante, una cosi` tenace prospettiva antropocentrica ha fondamenta fragili e illusorie. il nostro scheletro non e` adatto alla locomozione quanto quello di molti quadrupedi. e ognuno dei nostri sensi, per quanto efficiente, mostra nel confronto con altre specie carenze sia strutturali che funzionali: l`occhio ha un`acutezza quattro volte inferiore a quella di un falco pellegrino; e lo stesso vale per olfatto, udito e gusto, dove veniamo surclassati, nell`ordine, da talpe, gufi e panda minori. persino le nostre piu` elaborate protesi tecnologiche, come quelle concepite per il volo, sembrano solo pallide imitazioni di congegni ingegneristici e cognitivi preesistenti: basti pensare all`ossatura robusta e leggera degli pteranodonti; al "veleggiamento dinamico" degli albatri, che permette di coprire lunghissime distanze con un minimo dispendio di energia; o all`orientamento nei colombi, "piattaforme volanti di rilevazione a distanza" dotate di strumentazione per la navigazione celeste, ricevitori acustici a banda larga, sensori di campo magnetico. percorrendo questa impressionante varieta` di soluzioni adattative, denny e mcfadzean risalgono all`incidenza delle leggi fisiche e matematiche e dei vincoli chimici sul processo evolutivo.
quale fu l`atteggiamento dei greci nei confronti delle civilta` dei celti, degli ebrei, dei romani e degli iranici con le quali essi entrarono in contatto, soprattutto nella fase declinante della loro storia politica? e quali le acquisizioni culturali che quei tre secoli (dal quarto al primo avanti cristo), sotto la spinta della dinamica potenza romana, vennero definitivamente consegnate in eredita` alla successiva civilta` europea? a distanza di circa quarant`anni dalla prima edizione, il saggio dedicato da arnaldo momigliano alla formazione della civilta` occidentale non ha perso nulla della sua esemplare originalita` e forza di penetrazione, individuando, da un`angolazione storica e antropologica insieme, nodi e nessi cruciali per la comprensione globale del mondo antico.
l`ucraina e` stata a lungo un territorio conteso tra imperi potenti e in concorrenza tra loro. eppure, a partire dall`ottocento si e` sviluppata una coscienza nazionale che, dopo il 1989, ha dato senso e identita` al nuovo stato indipendente. dopo le prime teorizzazioni, sara` il fallimento della rivoluzione nazionale del 1917 ad aprire le porte da un lato al patriottismo sovietico elaborato dai bolscevichi e dall`altro a un nazionalismo ucraino della diaspora che nel periodo tra la due guerre si avvicina progressivamente al fascismo e al nazismo. dopo la seconda guerra mondiale, l`emigrazione negli stati uniti e in canada costituira` una comunita` coesa e influente, capace di svolgere un ruolo significativo quando, con la caduta dell`urss, nascera` per la prima volta uno stato ucraino indipendente. proprio a partire da allora, nel 1991, il debole senso di appartenenza nazionale si rafforzera` in parallelo al processo di democratizzazione ed europeizzazione, accentuato dal crescente antagonismo con la russia putiniana. ripercorrendo la storia della nascita di una nazione, questo libro propone una chiave di lettura degli eventi piu` recenti e dell`attuale conflitto con la russia.
ogni giorno vengono pubblicate sulle piattaforme piu` di centomila canzoni: arricchiscono un catalogo di oltre cento milioni di brani, accessibili in streaming. non solo su spotify o youtube, le canzoni sono ovunque: su instagram o su tiktok, nella sigla o nella scena di una serie, alla tv o alla radio. e` quasi impossibile passare un giorno senza ascoltarne una, e per questo si tende a darle per scontate. la canzone, invece, e` uno degli oggetti piu` complessi della cultura contemporanea e, con l`avvento delle piattaforme, e` diventata ancora piu` pervasiva ed e` cresciuta esponenzialmente l`industria, dalla discografia ai live, dai media tradizionali a quelli digitali. dalla canzone italiana classica al rap e alla trap, da elvis presley a taylor swift, dai concerti e dai videoclip al festival di sanremo: uno studio sistematico ricostruisce il ruolo narrativo, produttivo e simbolico della canzone e del suo rapporto con l`industria e i media.