

in occasione del centoventesimo compleanno di groucho marx (1890-1977), icona cinematografica senza tempo, e dell`ottantesimo anniversario del film-capolavoro "animal crackers" (1930), "groucho e i suoi fratelli" offre ai lettori italiani una monografia integralmente dedicata agli indimenticabili marx bros. dai primi, timidi passi sul palchi del vaudeville fino agli esordi nel cinema sonoro senza trascurare gli anni del declino e la resurrezione televisiva, groucho e i suoi fratelli e` un`opera completa: un libro per chiunque abbia amato questo formidabile gruppo di attori e, incuriosito dalla loro figura, voglia scoprirne passioni e segreti.

in natura, nonostante i conflitti continui per la difesa del necessario, tra le diverse popolazioni di viventi si crea una rete di rapporti di convenienza, adattamento, tolleranza minima, da cui risultano una serie di servizi gratis svolti per il mantenimento della biosfera che li accoglie. per esempio batteri, funghi, coleotteri, ditteri, lombrichi banchettano tutti insieme nel compost o nel sottobosco e al contempo restituiscono, all`habitat dove vivono, un substrato fertile e disponibile all`attecchimento di prossimi vegetali. c`e` da chiedersi quali servizi la comunita` umana svolga per le altre popolazioni di viventi o per gli elementi alla base della vita di tutti sul pianeta. la maggior parte di noi oggi e` molto distante dai processi del pianeta che ci ospita. si fatica a comprendere questioni che non si possono constatare tutti i giorni individualmente: chiusi in case e uffici con acqua che arriva dal rubinetto e cibi preconfezionati e prelavorati nei market, e` facile perdere di vista la nostra profonda "parentela" con piante, animali, insetti, microbi e elementi vitali. in questo volume l`autrice ci fornisce una serie di suggerimenti da applicare nella quotidianita` per rendere piu` ecosolidale il nostro rapporto con il mondo che ci ospita.

Considerato dalla stampa Usa come il disco più importante della sua carriera, Roses at The End of TIme mette a nudo le qualità della cantautrice: testi impegnati nel sociale, mischiati a ballate acustiche di grande qualità. Dieci canzoni che rivelano il lato cantautorale più maturo di Eliza, che qui si ritrova con due vecchi compagni di ventura: John Gorka e Lucy Kaplansky.

"mi ami? mi ami davvero?" era la domanda ricorrente del piccolo wolfgang quando veniva sballottato di corte in corte come un bambino prodigio. e la risposta appassionata di henri ghe`on, due secoli dopo, e` stata: "si`, wolfgang amadeus! con tutto il mio cuore, piu` di ogni altro genio umano". scritta nel 1932, mozart e` la principale tra le opere della sterminata produzione di ghe`on. i suoi numerosi saggi musicali dimostrano tanto la sua confidenza con la musica in quanto critico, quanto la sua competenza di pianista, che aveva studiato in modo approfondito le opere di bach, mozart, beethoven e debussy. in questo libro, l`autore non si limita a mostrare la sua profonda conoscenza del mondo musicale, ma ci porta a "passeggio" con amadeus, rivelandoci opera e carattere di uno dei piu` grandi musicisti di ogni epoca.

storicamente, e` sempre stata l`arte a raccontare l`identita` dell`italia: monumenti, palazzi, piazze, chiese e pale d`altare hanno contribuito a definire l`immagine del bel paese, creando un territorio unico al mondo. nel xx secolo, pero`, il circolo virtuoso si e` spezzato e dal secondo dopoguerra il paese ha smesso di credere nell`arte come veicolo di identita`. puo` l`italia del terzo millennio permettersi questa rinuncia? o e` invece auspicabile che si riattivi quel processo, interrotto ormai da settant`anni? ludovico pratesi, insieme a simone ciglia e chiara pirozzi, tenta di rispondere a queste domande ripercorrendo l`arte italiana dal trecento al novecento per esaminare il valore identitario di alcuni grandi capolavori, dagli affreschi dei lorenzetti nel palazzo pubblico di siena al vittoriano. l`analisi si sposta quindi sull`arte del ventennio fascista, per poi concentrarsi sui due movimenti artistici italiani di maggiore rilevanza internazionale nel secondo novecento, l`arte povera e la transavanguardia. arte come identita` e` un incoraggiamento ad affrontare il futuro con sguardo sereno e lungimirante.


giovanna marini e` la piu` prolifica e poliedrica cantautrice e compositrice italiana contemporanea. musicista completa, diplomata in chitarra classica al conservatorio santa cecilia di roma e successivamente allieva di andre`s segovia, dagli anni sessanta a oggi e` stata una presenza costante sulla scena musicale italiana, nella discografia e nella didattica, con picchi di popolarita` legati soprattutto alla fortuna del canto popolare e ad alcune stagioni della canzone di protesta. rivolto a un pubblico trasversale, questo libro intende superare gli steccati raccontando -anche attraverso una serie di testimonianze originali di registi, uomini di teatro, colleghi cantautori - l`ispirazione e il profilo intellettuale di giovanna marini nei vari aspetti della sua multiforme produzione musicale e poetica: ballate, oratori, opere, cantate, musiche per il teatro e per il cinema, in uno sguardo d`insieme che porta alla luce il filo conduttore della sua opera in oltre cinquantanni di attivita`.



si puo` sfuggire alla rigida dicotomia di genere imposta dalla cultura dominante? come concepire nuove soggettivita` politiche a partire da identita` sessuali non unitarie, dinamiche, complesse: in una parola, nomadi? sulla scia di gilles deleuze e luce irigaray, rosi braidotti riscrive la teoria femminista intrecciando racconto autobiografico e riflessione filosofica. in questo libro, gia` da tempo considerato un classico del pensiero contemporaneo e qui presentato in un`edizione completamente rivista e ampliata, la filosofa si interroga sulla possibilita` di una politica nomade materialista, contraria a ogni forma di esclusione e ingiustizia, e rivendica lo statuto della corporeita` e della sessualita` nelle nostre societa` ibride, in costante divenire.

se altrove la modernita` e l`urbanizzazione hanno cambiato radicalmente il volto delle citta` lasciando giusto qualche scorcio dei centri storici vagamente intatto, venezia ha sempre rassicurato il visitatore: puoi venire oggi, domani o tra dieci anni, il museo a cielo aperto sara` sempre qui. questa visione cristallizzata e in parte coltivata dagli stessi veneziani, i limiti fisici all`espansione in orizzontale cosi` come in verticale hanno contribuito a dare questa sensazione di immobilita` e astoricita`: ingannevole e per definizione impossibile in un ambiente anfibio e mutevole come quello lagunare. le pagine di questo volume dimostrano il contrario, infatti: venezia non e` solo attraversata da grandi cambiamenti, ma potrebbe addirittura essere presa a paradigma delle crisi contemporanee, come termometro di quello che accadra` nel mondo, a simbolo dell`antropocene. la citta` sembra scivolare su un piano inclinato dove calano gli abitanti e cresce il livello dell`acqua. sono state erette mura difensive, dall`acqua alta con le barriere del mose, e dalla marea di turisti che invadono l`isola con un ticket d`ingresso in via sperimentale dal 2024, che in futuro potrebbero diventare una misura permanente. il precario equilibrio su cui si regge la vita a venezia e` da sempre minacciato dagli elementi naturali, ma relativamente nuova e` la percezione che lo spopolamento e la riduzione alla monocultura turistica siano una minaccia altrettanto esistenziale. la citta` ha riserve d`ossigeno nei suoi studenti, nella sua storia di resilienza cosi` come in un attivismo associativo che ha pochi eguali in italia: ha portato alla tardiva ma necessaria espulsione delle grandi navi dal bacino di san marco e preme perche` si adottino soluzioni contro la crisi abitativa, la privatizzazione delle isole della laguna e il moto ondoso. la societa` civile chiede di re-immaginare la citta`, ascoltando la voce dei residenti e rispettando l`ambiente, per non ripetere gli errori del passato,

una donna si confronta con la sua infanzia segnata da un problema alla nascita: un neo bianco sulla cornea che l`ha costretta a portare per anni un grosso cerotto sull`occhio sinistro. la bambina, immersa in un universo fatto di suoni nitidi e di immagini sbiadite, sviluppa fin da piccolissima un profondo senso di estraneita` nei confronti del mondo che la circonda. sullo sfondo, il messico degli anni settanta, la scuola montessori, i figli degli esuli politici e i suoi genitori in una relazione aperta. ma poi, con gli anni ottanta, tutto viene spazzato via: la famiglia si disgrega, il padre sparisce e la madre vola in francia per proseguire gli studi lasciando la giovane protagonista, e il fratello, a casa di una nonna un po` bigotta. "il corpo in cui sono nata" e` un romanzo di iniziazione alla vita e alla letteratura, un viaggio a ritroso verso l`accettazione di se`, un bildungsroman ambientato tra l`america latina e l`europa.