


nei racconti che compongono questo volume, rinvenuti tra le carte di fenoglio dopo la sua morte e rimasti a lungo inediti, scene e personaggi delle langhe sono colti con la vena del cronista disincantato ma partecipe del mondo di casa, tra asprezze e generosita`, miserie e grandezze. ma siccome e` di fenoglio che parliamo, le storie di famiglia, i matrimoni, l`ossessione per la "roba", le beghe e le risse lievitano ben presto, fino ad assumere le dimensioni di una ruvida epica paesana. forse perche` dietro a ognuna di queste vicende sta l`incessante sperimentazione dello scrittore: il linguaggio che utilizza accortamente le durezze del dialetto e le robuste metafore del parlare contadino, con il suo piglio svelto e concreto. o forse perche` fenoglio ha, come pochi, la straordinaria capacita` di consegnarci eventi e personaggi memorabili.


a partire dalla novella "nedda" (1874) verga introduce un nuovo modo di fare racconto, ricorrendo ai criteri di un realismo asciutto e crudo in grado di trasmettere al lettore le condizioni di vita - i costumi e le prassi sociali della sicilia del secondo ottocento. tale rinnovamento si consolidera`, con sempre maggior rigore ed esiti sempre piu` convincenti, nella stesura delle raccolte da lui via via pubblicate qui integralmente riunite: "vita dei campi" (1880), "novelle rusticane" (1883), "per le vie" (1883), "vagabondaggio" (1887), "don candeloro e c." (1894). l`aspra e difficile terra di sicilia, la disperata vita quotidiana delle classi piu` indigenti, spesso in balia di un fato cieco e incomprensibile, l`incessante lotta per la sopravvivenza, il conflitto per il possesso della roba, sono fra i motivi ricorrenti di queste straordinarie novelle cosi ricche di vita vera.

la seduzione delle droghe rappresenta un momento preciso nella cultura europea degli anni `30, che ricorda le esperienze decadenti innescate da de quincey, gutier e baudelaire. se tra i nuovi consumatori di oppio e di haschisch non sorprende la presenza di benn, hesse, o cocteau, meno prevedibile e` quella di walter benjamin. tra il 1928 e il 1933 lo scrittore berlinese da` vita a una ricerca tutt`altro che occasionale sulle modificazioni sensoriali provocate dagli stupefacenti. in compagnia di amici, tra ibiza e marsiglia, benjamin avvia una serie di esperimenti pianificati e documentati. questi materiali avrebbero dovuto confluire in un libro sull`haschisch che poi non fu mai varato, e furono ricomposti da jean selz, di cui qui e` riportata una testimonianza.

la filosofia della musica ha avuto un grande sviluppo durante gli ultimi trent`anni, in virtu` degli avanzamenti fatti nella comprensione della natura della musica e della sua estetica. peter kivy e` stato al centro di questo rinnovamento e con questo saggio ha scritto la sua summa della materia, una spiegazione delle questioni filosofiche piu` importanti legate al mondo musicale. la sua proposta teorica viene discussa tenendo conto della storia del pensiero musicale (da platone e aristotele alla camerata fiorentina, da kant, hegel e schopenhauer a hanslick e gurney) e attraverso il confronto argomentativo con le tesi di altri filosofi contemporanei.

michel de palma, grande appassionato d`opera, ha alle spalle venticinque anni di onorata carriera nella polizia e di grandi successi: li prende tutti, lui, che siano trafficanti di droga o serial killer. finche` non vengono uccise, una di seguito all`altra, tre donne, delle quali due massacrate a colpi d`ascia e smembrate secondo un oscuro rituale, come se l`assassino avesse voluto celebrare un sacrificio umano. nessuno crede che fra i tre omicidi ci sia un legame. tranne de palma. "il barone", come lo chiamano, si ritrova cosi` immerso in un mondo ignoto, in cui ad appassionati d`arte preistorica e paleontologi si mescolano cacciatori e sciamani, quando non cannibali. un mondo arcano e spietato, che ha lasciato la propria impronta nelle grotte celate tra le rocce del litorale mediterraneo; lo stesso michel fatichera` a sfuggire al fascino di quei graffiti di bisonti, cavalli, mani, e a non cadere nella trappola mortale dell`"uomo ucciso": la piu` antica rappresentazione di un assassinio nella storia dell`umanita`, graffita sulle pareti di una grotta preistorica.

il protagonista di questa bruciante confessione non puo` proprio definirsi un eroe: e` un uomo istintivo e violento, che durante la seconda guerra mondiale "si e` fatto strada in quella che sarebbe stata chiamata germania est a suon di stupri", ma allo stesso tempo e` un individuo capace di grandi slanci emotivi e dotato di una sensibilita` che puo` solo definirsi "tipicamente russa". ormai e` vecchio e l`antica autoindulgenza ha lasciato il posto al rimorso e all`amarezza: decide di tornare in patria - da cui era fuggito vent`anni prima - e intraprendere un ultimo disperato viaggio attraverso la siberia, nei luoghi che lo videro internato in un gulag da dopo la guerra fino al mutamento del clima politico successivo alla morte di stalin. le giornate al suo interno sono scandite da un implacabile calendario di violenze: nel campo la vita nuda si rivela in tutta la sua crudelta` e quell`esperimento chiamato unione sovietica viene a reclamare il suo costo in vite umane. a norlag, un inferno artico "poco sopra il sessantanovesimo parallelo", e` rinchiuso anche il fratellastro del narratore, lev. a dividerli non sono solo le inclinazioni lev e` un poeta e un pacifista - ma anche l`amore di zoya, una giovane ragazza ebrea, bellissima e sensuale, che con la sua scelta decide il destino dei due uomini.

con piu` di 70 prose - e una storia - pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d`essere". al centro mette la sua citta` e la sua attivita` preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perche` le finestre di istanbul contengono tutte le storie della citta` - un gesto che da` il titolo al racconto che chiude il volume. lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.

dopo le storie e i personaggi legati al mondo della fabbrica antonio galdo racconta le storie di coloro che hanno rifiutato la china che conduce al consumo inconsapevole di tutto cio` che compone la nostra vita, coloro che hanno scelto di non sprecare se stessi. un agronomo ha creato una rete di "last minute market": per non sprecare cibo si raccolgono confezioni vicine alla scadenza per orfanotrofi e ospedali. due celebri cuochi predicano una cucina fatta anche di avanzi. una ragazza anoressica si fa fotografare nuda per una campagna del ministero della salute. la fondazione civicum fa le pulci a bilanci e spese delle pubbliche amministrazioni: una battaglia di civilta`. a milano una comunita` aiuta a superare la dipendenza dalla febbre degli acquisti. un monaco camaldolese misura e pesa le parole, le riduce all`essenzialita`. un esperto di clima del cnr racconta i guasti dei nostri sprechi delle risorse ambientali.

il racconto ravvicinato dell`imponente rivolta avvenuta nel carcere di san vittore a ridosso del secondo dopoguerra. bevilacqua ritrae un ribelle, ezio barbieri, costretto da sempre a recitare se stesso, alla ricerca dell`impossibile rivalsa contro un destino fallimentare, sullo sfondo di un carcere che ribolle di piccoli e grandi delinquenti. un possibile punto di svolta, un momento cruciale per il futuro dell`italia osservato dall`alto delle celle degli sconfitti, attraverso il risentimento di un uomo solo accerchiato dall`esercito e dal suo passato.

centonovantanove sono gli scalini che ogni giorno sian, una giovane archeologa, deve salire per raggiungere gli scavi in un`abbazia nello yorkshire. un giorno incontra un uomo, mack, e il suo cane. i due diventano amici, anche se non potrebbero essere piu` diversi: lei turbata da un passato drammatico, lui estroverso e sfrontatamente cinico. mack le consegna una lettera del xviii secolo in cui un certo tbomas peirson confessa l`omicidio della figlia. questo "baleniere e mercante d`olio" s`intromette negli incubi notturni di sian, che avverte persino la presenza di un fantasma.

paul morel e` un giovane che vive una controversa educazione sentimentale. il morboso legame con la madre impedisce sia a lui sia al fratello di avere relazioni stabili. paul e` combattuto fra l`amore per due donne, miriam e clara, e l`incapacita` di sciogliersi dal vincolo del sangue che lo incatena alla madre. solo con la morte di quest`ultima, evento al tempo stesso drammatico e salvifico, paul sara` libero di avventurarsi verso la vita adulta. il romanzo di lawrence e` qui proposto in una nuova edizione integrale, con ampia introduzione firmata da giovanni cianci.

un poliziesco senza delitto. una love story senza amore. l`educazione sentimentale di un personaggio alla buster keaton. pierrot, fratello gemello di zazie, non si decide a crescere e, come appunto i grandi comici, non invecchiera` mai, fissato in una zona senza eta`.

nascere con una voglia a forma di foglia di quercia sulla schiena e` segno di sventura. e con questo marchio viene alla luce jose` de risso da una ragazza madre che muore poco dopo il parto. nel giorno del battesimo del piccolo, il prete rovescia l`acqua benedetta. non c`e` scampo, il destino del bambino e` segnato dalla disgrazia, ma jose` de risso non si sottrae. anzi, allevato dalla nonna - una fattucchiera di paese, esperta di erbe - fara` tesoro di tutte le sue conoscenze, aggiungendovi la propria esperienza. un racconto crudo e sanguinario in cui il fantastico si fonde con la triste realta` di un portogallo atavico, soffocato anche dalla dittatura di salazar che, pur non essendo presente nelle pagine del libro, si sprigiona come aria viziata.




questo romanzo racconta la crisi dei quarant`anni di vel`caninov, un facoltoso, ozioso e mondano proprietario terriero. soffre d`insonnia, e` angosciato da una vago senso di colpa, ha perfino delle allucinazioni o per lo meno crede di averle. un uomo con un nastro nero di lutto sul cappello lo segue e lo sorveglia. si tratta di pavel pavlovic, un funzionario statale di provincia, la cui moglie, anni addietro era l`amante di vel`caninov. un rapido esame convince vel`caninov che pavlovic, l`eterno marito, non puo` sapere che la moglie l`ha tradito con lui. ma allora perche` tanta ambiguita`? cosi` comincia un rapporto bizzarro simile ad un duello portato avanti da due schermitori abili e accaniti...

la piu` classica avventura americana, il coast to coast, nel piu` inedito dei modi: per via d`acqua, con una piccola barca da pesca, la nikawa, in una vera e propria traversata del continente lungo fiumi e canali. il resoconto del viaggio dal brulicante porto di new york alle tranquille spiagge dell`oregon in una narrazione avvincente che disegna un`originale "mappa fluviale" degli stati uniti: il fiume hudson, l`erie canal, i laghi, il fiume allegheny, l`ohio, il mississippi, il missouri, i torrenti di montagna, il salmon river, lo snake river, il columbia river, l`oceano pacifico. un affascinante affresco dell`america "vera".

delfini pubblico` un solo libro di versi: "poesie della fine del mondo", uscito da feltrinelli nel 1961. nel 1995 il libro e` stato riedito da quodlibet con l`aggiunta di alcune poesie escluse dalla raccolta. questa terza edizione amplia di molto la percentuale degli inediti, presentando per la prima volta un grosso nucleo di poesie degli anni trenta e quaranta tratte dagli autografi in possesso della figlia giovanna. e un`occasione per considerare l`esperienza poetica di delfini nel suo complesso, dall`inizio alla fine. come scrive irene babboni nella sua nota, si potra` vedere che la poesia di delfini "e` stata nel tempo manierista, lirica, romantica, crepuscolare, sghemba, sgrammaticata, scombinata, bettoliera, offensiva, innamorata. ha tentato, di volta in volta, di rincorrere i poeti antichi, gli stranieri, i surrealisti. non sempre ci e` riuscita, certo. la sua e` spesso `mala poesia` (`e` mio dovere scrivere mala poesia`, dice l`autore). ma in questa mala poesia delfini ha saputo inventare, prendere a prestito, a volte persino fraintendere, e sempre rimescolare con estro il tutto". con la sua poesia delfini ci ha lasciato una possibile lettura del mondo, e di una vita. prefazione di marcello fois.












si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio? e quante quelle capaci di andare oltre l`innamoramento? una cosa e` certa: l`amore non puo` diventare un laconico messaggio lanciato nell`universo distratto, ne` puo` contare sulla probabilita` che un`anima ne incroci un`altra nella notte dei giochi tecnologici. l`amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. sentimento e` l`amicizia, che non conosce sfumature di comodo, che e` tutto o niente, e ha bisogno di ancora piu` coraggio dell`amore, perche` richiede l`assoluta conquista dell`altro e la totale perdita di se`. ultima tappa di questa guida amichevole sul sentiero della maturita` affettiva e` la felicita`: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positivita`. perche` essere felici puo` accadere molto piu` spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada.

il sudest asiatico custodisce numerosi siti del patrimonio artistico mondiale. questo libro, grazie alle appassionate parole che accompagnano una sapiente selezione di oggetti presenti nella collezione del british museum, offre un originale approccio a una delle aree piu` complesse e particolari del mondo. ogni oggetto racconta un frammento di storia, e tutti insieme illustrano le civilta`, le societa` e le culture locali in myanmar, thailandia, cambogia, laos, vietnam, malesia, indonesia, brunei, filippine, singapore e timor est nel corso degli ultimi 6000 anni. dall`emergere delle prime comunita` agricole e societa` stratificate all`ascesa di potenti imperi e la diffusione di buddhismo, induismo e altre credenze religiose, fino al periodo del dominio coloniale e ai processi indipendentisti, la storica dell`arte alexandra green ripercorre e approfondisce identita` e connessioni culturali. il vasto territorio viene esplorato impiegando un`ampia gamma di oggetti sacri o d`uso quotidiano: sculture delle civilta` storiche di giava, angkor, bagan e sukhothai, ceramiche, mobili, tessuti, marionette, manifesti, strumenti musicali, produzioni artistiche contemporanee... un`utile guida per inoltrarsi in quest`affascinante area geografica attraverso la sua meravigliosa cultura materiale, e un modo nuovo per conoscere quali idee ed eventi l`abbiano plasmata nel corso di migliaia di anni. con oltre 400 illustrazioni.
dodici potenti storie che illuminano, senza sentimentalismi ma con matura compassione, le intime e crude verita` di due mondi ben noti all`autrice, la nigeria e gli stati uniti. in questi racconti chimamanda ngozi adichie delinea lucidamente e senza reticenze patriottiche gli aspetti piu` problematici della societa` nigeriana, attraversata da scontri religiosi, omicidi politici, corruzione, brutalita` nelle carceri e maschilismo. tra senso di smarrimento e piu` concreti problemi di soldi e di documenti, risulta pero` altrettanto chiaro che neppure l`emigrazione assicura una vita felice, nello specifico in quell`america che, seppure tanto vagheggiata, vista da vicino e` ben diversa dal paradiso di ordinate villette unifamiliari dipinto in certi film. gli affetti, i sapori e le usanze di casa continuano infatti a tormentare le protagoniste dei racconti di adichie, che siano arrivate negli stati uniti quasi per caso, sposando un uomo ricco che poi le ha parcheggiate nell`agio di una terra straniera con figli e domestica, oppure dopo aver atteso per anni il ricongiungimento con il compagno.