
a oltre trent?anni dalla sua apparizione, e nonostante i non pochi elementi rimasti ancorati a uno scenario politico e sociale profondamente diverso da quello attuale, "l?uomo a una dimensione", una delle piu radicali disamine e contestazioni della condizione umana nelle societa industriali avanzate, non ha certo esaurito la forza del suo impatto critico e polemico. scritto in inglese ne11964, e pubblicato nel 1967 in europa e in italia, "l?uomo a una dimensione", a suon di centinaia di migliaia di copie, fece di herbert marcuse il maestro della nuova sinistra, che in quegli anni andava mettendo vigorose radici nelle universita europee. nel libro di marcuse i giovani del ?68 trovarono gli argomenti e le parole atte a dare forma definita a un?idea che in modo meno articolato circolava gia da tempo in europa, l?idea che le societa europee, uscite ormai da vent?anni dall?esperienza del fascismo e della guerra, e dedicatesi con devozione alla pratica della democrazia, fossero in realta, ciascuna a suo modo, forme di "societa bloccata", sul piano sia politico sia culturale e ideale. a oltre trent?anni dalla sua apparizione, e nonostante i non pochi elementi rimasti ancorati a uno scenario politico e sociale profondamente diverso da quello attuale, "l?uomo a una dimensione", una delle piu radicali disamine e contestazioni della condizione umana nelle societa industriali avanzate, non ha certo esaurito la forza del suo impatto critico e polemico. come scrive luciano gallino nel saggio introduttivo alla presente edizione "l?attualita di "l?uomo a una dimensione" non e soltanto legata al persistere delle stesse distorsioni, nelle societa industriali avanzate, che il suo autore intravvide all?epoca con lucidita. e la storia piu recente che si e incaricata di restituire al libro una inquietante presa diretta".
mai era accaduto prima nella storia di roma che due giovani dell`aristocrazia si amassero in modo cosi` incondizionato. dal momento in cui, giovanissimi, si riconosceranno come spiriti affini, germanico e agrippina non si separeranno piu`. il vincolo che li unisce, del resto, e` il coronamento di una grande passione, non certo un impegno formale determinato da convenienze politiche. quando il giovane comandante e` chiamato a guidare le otto legioni stanziate lungo il fiume reno per riscattare il nome dell`impero dopo la disfatta di teutoburgo, agrippina decide di seguirlo in germania. nonostante sia incinta, partecipa da protagonista alla vita dell`accampamento, rivelando presto un ascendente sui soldati superiore persino a quello del marito. fieri, impavidi, volitivi, entrambi sembrano dei predestinati: se germanico, figlio del valoroso comandante druso, e` l`uomo piu` indicato a succedere al vecchio imperatore augusto, di cui e` il pupillo, agrippina, figlia di marco vipsanio agrippa, l`eroe di azio, ma soprattutto nipote di augusto, rappresenta l`esempio piu` fulgido della matrona romana. eppure, alla morte di augusto per loro le cose si mettono male. nel testamento l`imperatore ha designato il figliastro tiberio come suo successore. livia, sua madre - avversaria di agrippina -, che ha sempre agito perche` il marito favorisse il figlio tiberio, detiene adesso un potere illimitato. amati dalla gente e dai soldati cosi` come temuti dal potere, germanico e agrippina accetteranno con spavalda consapevolezza il loro destino. anni dopo la loro morte, sara` il centurione quinto sergio sabino - un leale servitore dello stato che ha avuto la ventura di essere testimone delle loro gesta - a raccontare nelle sue memorie chi furono l`imperatore mancato e la sua sposa guerriera, e in che modo tiberio e livia si accanirono su di loro. con il rigore dello storico e la capacita` affabulatoria del grande narratore, valerio massimo manfredi fa ritorno ai luoghi di teutoburgo, reg