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anche i bambini sanno che basta contare i cerchi concentrici di un tronco per conoscere l`eta` di un albero. pochi pero` sanno che l`apposita branca che studia questi anelli, la dendrocronologia, ha dato uno straordinario contributo alla conoscenza del clima sulla terra e delle complesse relazioni uomo-ambiente. la datazione comparata di questi preziosi archivi geo-biologici permette di studiare anche il passato piu` remoto, non solo analizzando quanta anidride carbonica un albero ha immagazzinato - o quali siccita` o perturbazioni antropiche ha attraversato - ma ricostruendo le dinamiche climatiche di zone molto distanti fra loro. valerie trouet, una delle massime esperte internazionali di dendrocronologia, entra nelle pieghe di questa affascinante disciplina a partire dalle sue avventurose ricerche sul campo, dai remoti villaggi della tanzania alla taiga siberiana, sulle tracce di alberi da campionare. attraverso gli esemplari piu` antichi, datati dalla paleodendrocronologia con maggiore precisione del radiocarbonio, l`autrice spiega il declino di grandi civilta` del passato, causato dallo sfruttamento intensivo delle foreste, intercalando storie sul bottino dei pirati, sul violino di stradivari o sul segreto delle vittorie di gengis khan. non restano dubbi: i risultati della dendrocronologia, se opportunamente recepiti da governi e organizzazioni intergovernative, possono contribuire ad affrontare le sempre piu` drammatiche sfide climatiche dell`antropocene. questo libro, dunque, non e` solo un inno alla straordinaria influenza degli alberi, da cui dipende l`intera vita sulla terra, ma anche un accorato appello ad affidarci alla scienza per illuminare i misteri del nostro pianeta e rispettarlo in tutta la sua complessita`.

nel 2018 la giornalista sally hayden inizia a ricevere via facebook richieste d`aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in libia, migranti che avevano tentato di attraversare il mediterraneo per scappare da guerre e dittature. a quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. hayden decide cosi` di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. l`estenuante percorso migratorio dall`africa al mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l`onu e dell`impotenza delle ong. ma, soprattutto, l`autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell`unione europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani. questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacita` di far emergere le spaventose contraddizioni di un occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilita` collettive e individuali, restituendo voce a chi se l`e` vista negare.

ogni citta` italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a giacomo matteotti, deputato del psi dal 1919 al 1922, e poi - poco prima della marcia su roma - segretario del partito socialista unitario di filippo turati e claudio treves. fin dagli esordi del fascismo, matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, , come scrisse il foglio clandestino nel 1925, poco dopo il suo omicidio. ma a dispetto dell`importanza della figura di matteotti per la storia italiana, la sua memoria e` ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. a parte la toponomastica, poco e` stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell`uomo di pensiero e d`azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di liberta` e di avversione alla guerra. giacomo matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio novecento, tanto che . l`italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. a cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre piu` strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di mussolini, federico fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di che pare aver colto l`italia per un secolo intero.

il mondo, per chi lo sa guardare, rivela dimensioni del bello spesso impercettibili a occhio nudo. il bello che, quando si accende, porta salvezza. il bello a cui philippe daverio ha dedicato la vita. una visione appassionata, un rigore pieno di ironia, una curiosita` eclettica che ritroviamo in questo volume ispirato alla celebre trasmissione televisiva passepartout. si va dalla venezia di canaletto alla roma di caravaggio, dalla siena del medioevo alla genova del "secolo d`oro", dalla napoli dei borbone alla bologna dei carracci e alla mantova dei gonzaga: un viaggio alla scoperta delle piu` importanti citta` italiane attraverso artisti, monumenti, antiche dimore e corti di mecenati. in compagnia della sua voce inconfondibile, visitiamo luoghi e conosciamo pittori, incrociamo biografie e scopriamo movimenti, ci soffermiamo su singole opere e componiamo grandi affreschi, scopriamo "l`allodola che salvo` brera" e i "piedi piu` sporchi della storia dell`arte". seguendo le sue divagazioni, esploriamo il mondo senza paura di perderci, certi di arrivare sempre al cuore della questione. un volume elegante, agile e veloce come lo sguardo di daverio, cosi` sapiente nel posarsi su cio` che e` rilevante anche quando e` solo un dettaglio, un segreto nascosto, un lampo che attraversa la scena. il suo modo di narrare l`arte - e con l`arte la storia, la geografia, la filosofia, la musica, la letteratura - rende il passato presente e significativo. ci trascina in un`avventura che supera i confini dello spazio e del tempo e, alla fine, ci riporta sempre a casa.

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