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questo libro parla dell`america a cavallo tra le due grandi guerre del novecento. scorrono la cultura operaia dell`inizio del secolo, la frontiera contadina e il boom del petrolio. nel profondo sud americano, dilaniato dai conflitti razziali e dalla depressione economica, nascono il blues, gli spirituals e le canzoni di lavoro. racconti popolari e racconti musicali che danno forma alla cultura delle comunita` nere, dei villaggi e delle organizzazioni operaie. una rivoluzione del linguaggio, della narrazione, del ritmo e del suono che ha origine nella lotta dei piu` poveri per la sopravvivenza. woody guthrie e` stato il primo dei grandi della musica folk, il piu` grande "poeta rivoluzionario" americano.

"non solo forma di autodifesa, non solo sport agonistico, ma strumento e via per una migliore integrazione del se` nell`esistenza, il karate puo` essere capito, valutato e sfruttato a fondo solo se lo si ricollega al piu` generale fenomeno delle arti marziali e alla cultura orientale da cui, in forma tecnica diversa ma spiritualmente identica a quella attuale, ebbe origine quindici secoli fa. riscoprendo queste origini e ripercorrendo le tappe della lunga maturazione delle arti marziali attraverso la citazione diretta degli scritti dei grandi maestri di sciabola dell`epoca dei samurai fino ai giorni nostri, questo libro ci fornisce un`affascinante teoria del "combattimento a mani nude" e del suo legame con la filosofia zen. "perche` ho preferito il karate alle altre arti marziali? ho avuto la sensazione che, di fronte al dato reale della violenza esistente in seno alla societa`, la pratica delle arti marziali (sciabola, tiro con l`arco ecc.) avesse qualcosa di anacronistico. il karate mi e` sembrato piu` vicino alla violenza del tempo presente. tuttavia non considero il karate come una forma di violenza destinata a servirmi... io vedo nel karate un modo per mettere in causa il nostro rapporto con i nostri stessi gesti e in senso lato con il nostro corpo". (dalla introduzione).

ma chi e` altan? un disegnatore satirico, un critico del costume, un intellettuale sotto mentite spoglie, un filosofo dell`attualita`? lo si puo` scoprire in questo libro, in cui i disegni sono scomparsi e rimangono solo le parole, le battute memorabili che molti di noi hanno citato piu` volte, che sono entrate a far parte di un modo di rispondere, per legittima difesa, alla nostra realta`. si va dal 1976 al 1995: un ventennio di malefatte politiche, ma non solo, cattive azioni sociali, mode dementi, farneticazioni a` la page riportate nel linguaggio di un`italia che parla reagendo alla stupidita` generale facendo coro o defezionando ironicamente.

la collana, costituita da tre volumi suddivisi in nord, centro e sud, testimonia ancora una volta l`attenzione che il touring club italiano ha da sempre riservato alle localita` cosiddette "minori". si tratta di luoghi spesso non compresi nei circuiti turistici classici, ma che hanno saputo fare del loro disegno urbanistico, e soprattutto della loro immagine, un modello di riferimento per la qualita` del vivere. sono centri dove la visita si riduce a poche ore, ma puo` essere integrata con le bellezze paesaggistiche dei dintorni o con il piacere dell`acquisto di qualita` o della buona tavola, mete ideali per un intermezzo di vacanza o una giornata festiva. i volumi, corredati da cartografia, fotografie e acquerelli, riservano uno spazio particolare ad alcune "piccole citta` d`autore", a cura dell`urbanista marco romano, che ne descrive i valori urbani e artistici.

santa sofia, il palazzo di topkapi o di dolmabahce, la moschea blu, il labirintico gran bazar, le taverne di sultanahmet, i caffe` di ortakoy, i locali di galatasaray o kadikoy, le escursioni sul bosforo o alle isole dei principi: istanbul si svela a 360 gradi!

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