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un impiegatuccio francese, scontento del lavoro che fa e della donna con la quale vive, trova il coraggio, durante i giorni di ferie trascorsi a firenze, di lasciare la sua compagna e il lavoro. e come per premiare il suo coraggio, il caso sembra accorgersi di lui.

un romanzo che comincia con il peggiore incubo di ogni genitore: la scomparsa di un figlio. il protagonista, e narratore, si chiama roman ed e` un famoso giornalista televisivo. la scomparsa dell`adorato figlioletto finisce su tutti i giornali, la polizia indaga, ma simon non viene piu ritrovato. per roman comincia cosi una rapida deriva che in breve tempo lo porta alla separazione dalla moglie e alla perdita del lavoro; ma sono eventi che non gli importano: il suo unico pensiero resta simon e la certezza che sia ancora vivo. ne avverte la presenza, gli parla di continuo; quando si addormenta, lo vede davanti a se`, calmo e sereno e per nulla disposto a ritornare con lui nel mondo reale. decide quindi di andare a ritrovarlo nell`isola dei sogni, a grenada, l`isola in cui roman ha vissuto da bambino...

un romanzo di avventura d`altri tempi, eppure attualissimo. jacopo marocchetti, un eroe senza macchia ma con paure prettamente umane, per sfuggire a delle navi inglesi deve pilotare un veliero attraverso un inaccessibile canale marino frastagliato di scogli a pelo d`acqua. e pronto a sacrificare la propria vita, pur col terrore nel cuore; forse anche perche` a bordo vi e` isabella, giovane e bella aristocratica che jacopo ama sin dal loro primo incontro, e che sembra ricambiarlo. non importano il secolo ne` la geografia: l`amore e` il motore che fa muovere l`individuo verso nuove prospettive di se`. amore e morte, un binomio instillato nel nostro immaginario gia` dai tempi di orfeo ed euridice. un binomio che brucia e rende vivi. e l`animo di jacopo, ex suddito di napoleone, muore con l`impero, e poi rivive con l`amore, e poi... postfazione di andrea quadraroli.

Ubulibri, 1985, IT. Nel 1960 Fritz Lang gira in Germania il suo ultimo film e nello stesso anno Volker Schlondorff e Alexander Kluge realizzano i loro primi cortometraggi: finisce emblaticamente la grande scuola del cinema tedesco classico e ne nasce una nuova quella che nel corso degli anni settanta diverrà il fenomeno "Nuovo Cinema Tedesco" con registi come Wenders, fassbinder, Straub e Fleischmann. Il libro rappresenta la prima ricostruzione organica di quel fenomeno attraverso una nutrita serie di saggi firmati da specialisti, l'analisi dettagliata di 130 opere corredata da un ricco e inedito materiale iconografico e informativo.

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