


l`autobiografia di gunter grass si apre nel 1939, con lo scoppio della guerra, nella quale risulta immediatamente coinvolta danzica, la citta` natale dello scrittore e il centro nevralgico dell`opera che gli diede la fama, "il tamburo di latta". e proprio con la stesura e la pubblicazione del grande romanzo negli anni cinquanta, il libro si chiude. l`attenzione della stampa internazionale si e` soprattutto concentrata sulle pagine in cui grass confessa di essere stato nelle waffen-ss: presentatosi volontario a quindici anni per servire nei sottomarini, viene, due anni dopo, arruolato in un battaglione delle ss appena costituito. la sua presenza sul fronte orientale dura poche settimane: sopravvive ad alcune operazioni di guerra e finisce prigioniero degli americani. cio` che fa scandalo non e` il suo arruolamento, ma il successivo silenzio e il ruolo di censore intellettuale e morale assunto dall`autore negli ultimi sessant`anni. al centro della seconda parte dell`autobiografia c`e` la germania del dopoguerra, con grass che per un anno e mezzo non sa se i famigliari siano ancora vivi. nonostante tutto, l`autore riesce a descrivere la vita del campo di prigionia americano con pagine esilaranti. ritrovata la famiglia decide di diventare scultore, ma presto iniziano i contatti con il mondo letterario (benn e il gruppo 47) e, come dal nulla, preceduto solo da qualche racconto, pubblica il primo grande romanzo, "il tamburo di latta".


OrionBooks, 2014, UK. Jim Morrison morì nel 1971 a Parigi ma non in una vasca da bagno. Gli altri Doors erano tristi e scioccati ma l'avevano già licenziato e mandato via. Non è stato Jim a scrivere i successi dei Doors, fu il chitarrista Robbie Krieger. Non era Jim a prevedere un brillante futuro per la band ma il tastierista Ray Manzarek. E di sicuro non è stato il batterista John Densmore ad essere arrestato per aver causato una rissa al concerto di Miami, era Jim. Con questa biografia, l'autore intende far luce su questi fatti e altri ancora delineando la storia dei Doors e del clima culturale in cui sbocciarono nella Los Angeles di fine anni '60. in inglese.

tre uomini che tirano le somme della propria vita. tre lingue diverse per raccontare l`emigrazione e la perdita delle radici; il bisogno di partire e la conquista di un posto in cui tornare. nicola ha ventisei anni e fa l`insegnante precario a milano. e figlio di riccardo, un emigrante invecchiato troppo presto, e nipote di leonardo, un contadino analfabeta e senza terra, che un giorno sorprende tutta la famiglia con una decisione importante: bisogna vendere la casa al mare, diventata l`oggetto ingombrante che divide fratelli, genitori e cugini. cosi`, una mattina di prima estate, partono a bordo di una punto amaranto, nonno padre e nipote, per raggiungere la puglia, a cui sono legati in maniera diversa. il viaggio tra i luoghi e le memorie che hanno costruito la famiglia russo diventa un viaggio iniziatico in cui i rapporti di confronto-scontro tra padri e figli si sciolgono in rapporti fra tre uomini, ognuno con i propri imbarazzi, affetti, difficolta`.


come abbiamo imparato a distinguere il bene dal male? siamo sempre stati capaci di farlo? e lo saremo ancora, nel mondo a venire? di certo la morale esiste da molto prima che si parlasse di dio, di religione o di filosofia. agli albori dell?umanita, quando i nostri antenati scesero dagli alberi, sotto la pressione di fattori ambientali, la moralita emerge come fondamento di una cooperazione tanto precaria quanto essenziale alla sopravvivenza della specie. hanno sauer offre al lettore una ?genealogia? della morale che si muove tra paleontologia e genetica, psicologia e scienze cognitive, filosofia ed evoluzionismo. le tappe di questo percorso marcano le principali trasformazioni morali nella storia dell?umanita, arrivando fino ai giorni nostri.