con questo quarto volume adelphi prosegue la pubblicazione della nuova edizione dei "frammenti postumi" di nietzsche, in una versione interamente riveduta, con apparati aggiornati e con l`inserimento di alcuni preziosi inediti. i primi due volumi sono apparsi nel 2004.
contemporaneo di dante, meister eckhart divise la sua vita fra la predicazione e l`insegnamento della teologia, di cui fu magister a parigi. come per dante, si puo` dire che la sua opera abbia avuto una funzione fondatrice in rapporto a una lingua. e appunto nei suoi sermoni in volgare che la lingua tedesca appare per la prima volta innervata dai termini della speculazione metafisica, che ritroveremo sino a hegel e a heidegger. si puo` dire che tutta la grande filosofia tedesca, a partire dal rinascimento, persegua un continuo e piu` o meno occulto dialogo con eckhart. ma in lui la potenza della riflessione si offre quasi come un dono della sua sovrabbondante vocazione religiosa. con una naturalezza che non finisce di stupire, eckhart illumina nei suoi sermoni le immagini elementari, quelle che appartengono all`esperienza anche del piu` umile tra i suoi ascoltatori, e insieme le collega e articola senza perdere nulla della sua tensione speculativa. e propria di eckhart, come dei piu` grandi mistici, la massima concretezza, la virtu` di seguire la vita e la crescita delle immagini con l`amorosita` di un giardiniere. ed e` propria di eckhart anche l`audacia del , la capacita` di guidare la teologia negativa verso la vertigine del nulla, con un gesto radicale che ricorda certi testi buddhisti. allora lo slancio estatico si spinge sino all`estremo desiderio di liberarsi da dio: .
alla fine del xix secolo i balcani erano visti come luogo di instabilita` politica e di feroci conflitti tra le diverse etnie. dopo la prima guerra mondiale, con l`espressione "balcanizzazione" si fini` per intendere la riduzione di uno stato ad un disordine politico perpetuo. a tutt`oggi, i balcani continuano a essere considerati una terra di nessuno tra l`occidente e l`oriente, oppressi dal fardello di un passato pesante, e come focolaio degli odi ancestrali dei diversi gruppi etnici. il libro intende rivolgersi soprattutto a chi non si accontenta di una prospettiva schiacciata sul presente e sull`"immagine", ma vuole comprendere i problemi di una regione che sta faticosamente emergendo dalla marginalita` storica.
