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in questo ciclo di conferenze, il premio nobel richard feynman, parlando a braccio sulla scorta di poche note, racconta a studenti di varia provenienza, con scarse conoscenze matematiche, in che cosa consiste il lavoro del fisico teorico. il suo intento non e` pero` di divulgare i contenuti della fisica (che`, tanto, senza equazioni nessuno ) ma di mostrare il modo in cui essa procede e di rendere in qualche misura consapevoli anche i profani del valore intellettuale dell`impresa. e lo fa col suo stile immediato e antiretorico, senza vaghe affermazioni qualitative, sulla base di esempi concreti tratti dalla fisica di ieri e di oggi, analizzati quanto basta per mettere in luce l`essenza del metodo. al lettore piu` esperto non sfuggiranno le osservazioni sottili, le intuizioni profonde di cui questo libretto, come ogni scritto di feynman, e` ricco: dalla dimostrazione einsteiniana della localita` delle leggi di conservazione all`analisi del significato della termodinamica, alle considerazioni finali sul futuro della fisica.

"martin heidegger ha lasciato la terra il 26 maggio 1976. alcuni giorni dopo la sua morte, ho incominciato a scrivere l`oblio dell`aria. volevo, dovevo rendere omaggio al filosofo per la luce che mi ha trasmesso senza nessun obbligo, tranne quello del pensare. salvaguardare un cammino richiede proseguirne l`apertura, non ripeterne l`apertura verso una fine gia` raggiunta. meditando sull`essere, ho scoperto che la sua custodia esige uno sdoppiamento. l`uomo, solo, non puo` essere il guardiano dell`essere, in quanto la sua vigilanza suppone un certo dominio della natura e del linguaggio che paralizza il lasciar-vivere. inoltre l`essere viene allora pensato come memoria e cultura della vita che hanno gia` nientificato la sua linfa, la sua crescita."

composto tra il 1595 e il 1596, "riccardo ii" e` il terzo dei sette drammi che compongono il ciclo delle "storie inglesi". riccardo e` un esteta, piu` incline a meditare sulla natura di sovrano che a occuparsi di problemi di governo, proprio mentre l`inghilterra sta attraversando una grave crisi politica. incapace di imporre la propria volonta` ai nobili faziosi, subisce il fascino della personalita` del cugino enrico di lancaster, soprannominato bolingbroke, che pure egli sente come una minaccia. riccardo lo esilia, cosi`, con un futile motivo per ben "sei rigidi inverni" dall`inghilterra. ma bolingbroke, torna in patria, sconfigge il re e dopo averlo fatto rinchiudere nel castello di pomfret, dove sara` fatto assassinare, viene incoronato re enrico iv.

nonostante le temperature gelide e i paesaggi spettrali, l`inverno ha ispirato alcune delle fiabe piu` magiche e commoventi della storia. in tutto il mondo questa stagione di feste, gelate, neve, tradizioni, religione e avventure ha prodotto classici del calibro di "la notte della vigilia di natale" di clement moore e coloratissimi racconti come il resoconto di una "posada" prenatalizia a citta` del messico. "fiabe d`inverno" vuole omaggiare questa ricca narrativa "invernale" con 15 fiabe scritte tra il 1823 e il 1963. spaziando tra autori e illustratori americani, scandinavi, giapponesi, polacchi, lettoni e tedeschi, include narrazioni di eventi quali il capodanno cinese, la gioia per una nevicata, la prima sciata, la preparazione all`arrivo di babbo natale e la perdita dei guanti. ogni fiaba e` stata selezionata per le meravigliose illustrazioni e la trama piena di sentimento, andando a comporre una curatissima raccolta di avventure e storie collettive da tutto il mondo.

copertina segnata dal tempo.

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