
chi e` carl schmitt? il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? il pensatore geniale che ha incrociato le personalita` piu` significative del suo tempo, da benjamin a heidegger, da taubes a ernst junger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimita` giuridica al nazismo? il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo defini` karl lowith, un occasionalista incerto e privo tanto di convinzioni che di scrupoli? i testi e le interviste qui raccolti cercano di dare una risposta a queste domande, proponendo una nuova immagine di una delle personalita` piu` discusse e attuali del pensiero politico-giuridico del xx secolo.

tre teorie della societa` e della politica, cruciali nella cultura del novecento, analizzate da un maestro della storiografia filosofica tedesca. la prefazione e` di ernst nolte.

il libro propone un viaggio nell`europa del basso medioevo, alla ricerca delle rappresentazioni di tre immagini significative. la rappresentazione del fallo puo` essere osservata al centro della composizione dell`albero di jesse, diffusa soprattutto come vetrata delle cattedrali. il bisogno primario di una figura materna protettiva si ritrova in una straordinaria rappresentazione della madonna che raccoglie sotto il suo mantello (l`utero che crea la vita e da` protezione) i ricchi e i poveri, i grandi della terra e gli umili. la terza immagine, il guaritore ferito e la malattia indicibile (un uomo potente perche` mestruante), simboleggia il desiderio di un aiuto sovrumano o divino contro la malattia e la morte.

il jazz non e` solo musica, e` pure un insieme di concezioni, teorie, racconti, film, documentari, fotografie. tutto cio` ha contribuito a dare forma a un immaginario tanto bianco quanto nero, poiche` se la musica e` una creazione afro-americana, il discorso sul jazz rischia di separarla dai corpi che la producono, e dal loro colore. il jazz deve dunque essere considerato un "fatto sociale totale", un insieme di fenomeni nei quali sono implicati pratiche, discorsi e rappresentazioni. adottando un approccio non musicologico ma ad ampio spettro, questo libro e` insieme una nuova storia sociale del jazz, un tributo alla cultura afro-americana (la quale, privata di riconoscimento e di linguaggio, ha appunto "inventato" il jazz) e un tentativo di ritrarre il jazz attraverso quattro forme di rappresentazione di tale musica. il discorso primitivista vede il jazz come musica inferiore e selvaggia, contrapponendo al mondo istintivo dei suoni il mondo civilizzato dei testi. espressione dell`epoca metropolitana e meccanizzata, il discorso modernista collega il jazz all`industria culturale, alla standardizzazione e al consumo. il discorso politico intreccia il jazz alle rivendicazioni dei movimenti per i diritti civili sorti negli anni sessanta. il discorso sperimentalista, infine, riflette l`impatto del jazz sulle avanguardie artistiche.



non e` dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l`amore sia ormai impossibile o almeno condannato". cosi` scriveva ele`mire zolla un quarto di secolo prima che la sua teoria della mania amorosa imperniata sulla figura della sposa celeste prendesse forma ne "l`amante invisibile". "chi - domanda zolla - fa zampillare gli alberi della vita? irraggiungibile ma onnipresente, lei, natura sempre mutevole, intelligente in modi a noi preclusi, rigorosa e dissipatrice, che ci impone di fremere di desiderio, di illuderci, e che, se proviamo a disingannarci, ci punisce, in noi non tollera la tiepidezza. in una donna mortale si puo` incarnare, offrendoci la sua pace, che include la trepidazione e il dolore".

il precario e l`irripetibile sono le certezze assiali, le leggi maggiori del nostro vivere. l`implacabile determinismo che ci governa fa dell`esistenza una ka`torga, un castigo inflitto gia` prima della colpa, una condanna senza riscatto. ma v`e` qualche barlume consolatorio nelle pieghe d`un tale universo illusionslos? solo l`affetto materno e il candore dell`irrevocabile infanzia. l`effigie della madre ritorna in parecchie pagine di holan, come simbolo di salvazione. la plumbea tetraggine dell`universo d`altronde non toglie che holan si lasci stupire dal miracolo per lui si identifica con la poesia, perche` solo la poesia ha virtu` carismatiche.











1 edizione 1952

Editrice il Mandarino, 1988, IT. Politica, interessi e pubblicità nei film della seconda guerra mondiale.

vogliamo avere il `controllo della situazione` senza esserne ossessionati; vogliamo sfuggire alla morsa del controllo senza finire `fuori controllo`. cosa cerchiamo nel controllo di noi stessi, degli altri e del mondo e cosa ci lascia insoddisfatti se lo otteniamo? in che consiste, dunque, il controllo? il libro intende rispondere a questa domanda e lo fa interrogando la storia e i contorni di questo concetto, attraverso la filosofia, il diritto, la sociologia. ma, soprattutto, attraverso l`arte contemporanea, in particolare attraverso le opere di due grandi artisti. tehching hsieh - `il maestro` secondo marina abramovic - con le sue incredibili performance, tutte della durata di un anno, che rivelano i risvolti piu` intimi del nostro rapporto con il controllo e l`incontrollabilita` e chiamano in causa la relazione tra l`arte e il grande libro confuciano `dei mutamenti`, i ching. thomas hirschhorn, uno dei protagonisti della scena artistica contemporanea, che lavora alle sue opere `sotto la soglia del controllo`, facendo emergere i rapporti incommensurabili tra l`ipersensibilita` dell`occidente e il suo risvolto oscuro, quello che affiora dal dark web e dalle violenze planetarie.

LP. L'iconica colonna sonora del film di Quentin Tarantino.

Nel 1976 pubblica la raccolta viaggi (tristram da cunha, Amsterdam), un diario dove descrive, in poesia, i suoi pellegrinaggi in autostop, redatto tra Roma ed Amsterdam nel 1967, con una breve introduzione di Bruno Cora.