
se, a sentire wagner, "poeta e` colui che conosce l`inconscio", una qualche poeticita` di secondo grado compete anche ai medici e agli intellettuali che nella vienna di inizio secolo facevano gruppo, il mercoledi` sera, attorno al "professor freud". dai verbali di quegli incontri risulta che il dibattito sulle opere d`arte e sui loro autori era tutt`altro che episodico o sottomesso a pure esigenze applicative di teorie e concetti psicoanalitici in via di definizione. l`autore ha portato alla luce, scegliendo e ordinando dalla massa dei materiali editi, un libro che era rimasto a lungo seminascosto e quasi crittografato.

la critica piu` attenta ha visto in rebora, poeta e mistico, una "tra le personalita` piu` importanti dell`espressionismo europeo", rilevandone il "vocabolario pungente, il registro d`immagini e metafore arditissimo" (contini): tutta una novita` stilistica, i cui risultati spesso non hanno l`eguale tra i poeti del nostro secolo. ma nell`opera complessiva emerge anche quel singolare "colore umano" che ha tanto commosso i lettori piu` fraterni: rebora possiede infatti "quella particolare rozzezza e timidita` che e` propria degli spirituali; uomini dall`inconfondibile accento, dal passo impreciso che non si dimentica" (betocchi).





daniele e` un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto. non ha piu` nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. e` per i suoi genitori che daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo fara` attraverso il lavoro. il 3 marzo del 1999 firma un contratto con una cooperativa legata all`ospedale pediatrico bambino gesu` di roma. in questa "casa" speciale, abitata dai bambini segnati dalla malattia, sono molti gli sguardi che incontra e che via via lo spingeranno a porsi una domanda scomoda: perche`, se la sofferenza pare essere l`unica legge che governa il mondo, vale comunque la pena di vivere e provare a costruire qualcosa? le risposte arriveranno, al di la` di qualsiasi retorica e con deflagrante potenza. con la lingua precisa e affilata del poeta, daniele mencarelli ci offre con grazia cruda il racconto coraggioso di anni bui, e della progressiva liberazione dalla sofferenza fino alla straordinaria rinascita.