
chi e` carl schmitt? il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? il pensatore geniale che ha incrociato le personalita` piu` significative del suo tempo, da benjamin a heidegger, da taubes a ernst junger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimita` giuridica al nazismo? il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo defini` karl lowith, un occasionalista incerto e privo tanto di convinzioni che di scrupoli? i testi e le interviste qui raccolti cercano di dare una risposta a queste domande, proponendo una nuova immagine di una delle personalita` piu` discusse e attuali del pensiero politico-giuridico del xx secolo.

tre teorie della societa` e della politica, cruciali nella cultura del novecento, analizzate da un maestro della storiografia filosofica tedesca. la prefazione e` di ernst nolte.


non e` dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l`amore sia ormai impossibile o almeno condannato". cosi` scriveva ele`mire zolla un quarto di secolo prima che la sua teoria della mania amorosa imperniata sulla figura della sposa celeste prendesse forma ne "l`amante invisibile". "chi - domanda zolla - fa zampillare gli alberi della vita? irraggiungibile ma onnipresente, lei, natura sempre mutevole, intelligente in modi a noi preclusi, rigorosa e dissipatrice, che ci impone di fremere di desiderio, di illuderci, e che, se proviamo a disingannarci, ci punisce, in noi non tollera la tiepidezza. in una donna mortale si puo` incarnare, offrendoci la sua pace, che include la trepidazione e il dolore".

il precario e l`irripetibile sono le certezze assiali, le leggi maggiori del nostro vivere. l`implacabile determinismo che ci governa fa dell`esistenza una ka`torga, un castigo inflitto gia` prima della colpa, una condanna senza riscatto. ma v`e` qualche barlume consolatorio nelle pieghe d`un tale universo illusionslos? solo l`affetto materno e il candore dell`irrevocabile infanzia. l`effigie della madre ritorna in parecchie pagine di holan, come simbolo di salvazione. la plumbea tetraggine dell`universo d`altronde non toglie che holan si lasci stupire dal miracolo per lui si identifica con la poesia, perche` solo la poesia ha virtu` carismatiche.







1 edizione 1952

Editrice il Mandarino, 1988, IT. Politica, interessi e pubblicità nei film della seconda guerra mondiale.

vogliamo avere il `controllo della situazione` senza esserne ossessionati; vogliamo sfuggire alla morsa del controllo senza finire `fuori controllo`. cosa cerchiamo nel controllo di noi stessi, degli altri e del mondo e cosa ci lascia insoddisfatti se lo otteniamo? in che consiste, dunque, il controllo? il libro intende rispondere a questa domanda e lo fa interrogando la storia e i contorni di questo concetto, attraverso la filosofia, il diritto, la sociologia. ma, soprattutto, attraverso l`arte contemporanea, in particolare attraverso le opere di due grandi artisti. tehching hsieh - `il maestro` secondo marina abramovic - con le sue incredibili performance, tutte della durata di un anno, che rivelano i risvolti piu` intimi del nostro rapporto con il controllo e l`incontrollabilita` e chiamano in causa la relazione tra l`arte e il grande libro confuciano `dei mutamenti`, i ching. thomas hirschhorn, uno dei protagonisti della scena artistica contemporanea, che lavora alle sue opere `sotto la soglia del controllo`, facendo emergere i rapporti incommensurabili tra l`ipersensibilita` dell`occidente e il suo risvolto oscuro, quello che affiora dal dark web e dalle violenze planetarie.

Nel 1976 pubblica la raccolta viaggi (tristram da cunha, Amsterdam), un diario dove descrive, in poesia, i suoi pellegrinaggi in autostop, redatto tra Roma ed Amsterdam nel 1967, con una breve introduzione di Bruno Cora.