
"migrazioni", epos possente dove si mescolano i destini di alcuni singoli e quelli di un intero popolo - i serbi che nel settecento abitano la terra della vojvodina, al confine tra l`impero austroungarico e quello ottomano -, e` dominato da un senso di smarrimento e di sradicamento, dalla nostalgia di ogni patria perduta e dal sogno di ogni terra promessa, nonche` dalla percezione di un fluire perenne, cieco e rabbioso, di correnti sotterranee che bagnano le radici della storia.

Per tre soli mesi, nel 1967, prima di fondare i Fleetwood Mac, Peter Green, John McVie e Mick Fleetwood hanno fatto parte dei Bluesbreakers, con John Mayall. Questo concerto, tratto da una serie di serate londinesi, è uno straordinario documento di quella formazione. 13 canzoni, con classici come Your Funeral and My Trial, So Many Roads, Talk To Your Daughter, Stormy Monday, Chicago Line, Double Trouble, Greeny. Come il primo volume, anche questo contiene materiale inedito che arriva dagli archivi dello stesso John Mayall.



Uno dei classici del pianista jazz, edito su Blue Note nel 1955. Il disco, in cui suonano Max Roach, Fats Navarro, Roy Haynes, Sonny Rollins ed altri, è considerato un classico. Edizione rimasterizzata usando i nastri analogici, Vinile 180 grammi.

LP. RCA Records, 1977, USA. Disco anni settanta del cantante soul/ gospel che sostituì Sam Cooke nei Soul Stirrers alla fine degli anni '50.
"confessioni di un borghese" e ben piu di un libro di memorie sul cuore e dal cuore della mitteleuropa, e la sua originalita consiste nell?essere un magnifico romanzo di formazione che nasconde tra le righe, e a tratti rivela, un trattatello esoterico sull?arte di diventare scrittori... capace di evocare ambienti e personaggi memorabili e di imprimere a ogni dettaglio il ritmo avventuroso dell?immaginazione. e cosi che sotto gli occhi ipnotizzati del lettore, marai riesce a trasformare se stesso nel personaggio fondamentale di "confessioni di un borghese" senza lasciar prevalere nel suo autoritratto ne una timida indulgenza ne l?esibizionismo narcisistico di chi si confessa in pubblico: come se questa autobiografia di un uomo poco piu che trentenne fosse stata scritta per tagliarsi via dal tumulto banale della vita cosiddetta normale, e entrare definitivamente in quella eccitata ed eccitante esistenza postuma che l?arte di scrivere pretende da chi la pratica fino alle estreme conseguenze.