
Due lp in un cd


all`origine dell`"arte magica" vi e` un progetto che aveva appassionato breton fin dagli anni trenta, e quindi dall`epoca di "miniature": scrivere una storia dell`arte "rivisitata da cima a fondo dal pensiero e dallo sguardo surrealista". il fondo magico dell`arte, le sue implicazioni religiose, la visione romantica, il fantastico: tutti gli elementi essenziali della teoria e della pratica surrealista vengono cosi` rivendicati e riconosciuti nelle loro metamorfosi attraverso la storia dell`arte, a partire dalle pitture paleolitiche. breton e` provocatorio e idiosincratico: come sempre le sue indicazioni corrispondono a importanti sviluppi nella storia del gusto.


nella collana "invito alla lettura", una monografia critica dedicata a queneau. si analizzano (secondo la scansione tipica di questi volumetti) vita, singole opere, temi e motivi, repertorio della critica. con il corredo di aggiornate bibliografie e indici (dei nomi e delle opere).





"toscanini non amava il divismo, ma suo malgrado fini` per diventare un divo lui stesso. perfino le sue stranezze e il terribile carattere contribuirono a suscitare nel pubblico eccezionali attese. tutta la vita di toscanini puo` essere riassunta come un continuo, insaziabile e frenetico movimento. da un teatro a un altro, da un`orchestra a un`altra, da una donna a un`altra. e, ovviamente, da un continente a un altro." cosi` piero melograni, autorevole storico e appassionato di musica, descrive la figura di arturo toscanini, da molti considerato il piu` grande ed eccentrico direttore d`orchestra del novecento. nato a parma nel 1867 da una modesta famiglia di artigiani, arturo comincio` a frequentare il conservatorio all`eta` di nove anni, grazie alle insistenze della sua maestra elementare, che per prima ne intui` le eccezionali doti musicali e convinse i genitori ad assecondarne le inclinazioni. dotato di una memoria prodigiosa, toscanini mise presto in luce la sua indiscussa bravura e il suo esasperato senso critico, caratteristiche che lo accompagnarono per tutta la vita e contribuirono a crearne la leggenda in italia e all`estero. in queste pagine dense e coinvolgenti, melograni racconta le tappe cruciali della lunga carriera artistica e dell`intensa vita privata del grande maestro.

sono i tempi dell`offensiva anticattolica quando graham greene si reca in messico. non per cercarvi tesori archeologici, un folclore pittoresco, ne` una natura magnifica, ma per vedere, e raccontare la realta` dei fatti. ne nasce quest`inchiesta esemplare: da cattolico leale, ma alieno da ogni faziosita`, greene snida la verita` e scrive una denuncia contro la violenza e l`intolleranza che va ben oltre l`episodio in causa.










il 15 gennaio del 1952, quando si siede alla scrivania di goldeneye, la sua villa in giamaica, ian fleming non ha idea di cosa scrivera`. parte dal nome del suo personaggio, rubato a un allora celebre ornitologo, e dal ricordo di una partita a carte al casino di lisbona, nel 1941. il primo james bond nasce cosi`, ed e` un romanzo molto diverso da come forse lo stesso fleming amava raccontarlo. le scene sono poche, non piu` di quattro, i veri personaggi anche meno. james bond impareremo a conoscerlo meglio, perche` qui e` ancora nei panni - eleganti, spiritosi, crudeli - di ian fleming. ma l`abominevole le chiffre, e il suo occhio quasi bianco, non li dimenticheremo, come difficile sara` scordare la bond girl forse piu` letale, la sublime vesper lynd. tutto dunque comincia da qui, dall`odore nauseante di un casino` alle tre del mattino. e la speranza e` che duri il piu` a lungo possibile.

"con il porta comincia, nella poesia italiana, quella linea lombarda, potentemente realistico-narrativa e, per cosi` dire, antipetrarchesca, che si ritrova anche all`interno della poesia del novecento e che e` l`unica della quale io aspiri a far parte, nonostante i molti debiti che so di avere nei confronti di altri poeti, da baudelaire (che considero il piu` grande poeta moderno) a pound (che considero il piu` grande inventore di possibilita` poetiche del nostro secolo), - e poi, per venire a nomi piu` vicini o addirittura vicinissimi, quasi fraterni, a rebora, a montale, a saba, a sereni. (...) parlando dei temi portanti del mio lavoro di poeta, ho finora ricordato l`importanza e il fascino per me del racconto evangelico, ho ricordato le storie familiari, ho ricordato il rapporto con gli scomparsi persone care, amici -, ho ricordato l`irruzione a un certo punto del tema amoroso. non ho parlato di quello che molti ritengono abbastanza importante nella mia esperienza poetica, cioe` il cosiddetto tema civile. alcuni critici l`hanno messo addirittura al primo posto fra i temi della mia poesia. di solito, quando mi chiedono cosa penso di questo aspetto del mio lavoro, dico che, si`, le poesie civili sono forse le piu` private che io abbia mai scritto, nel senso che non ho mai voluto essere un poeta civile. non lo dico per polemica, ma insomma c`e` stato piu` d`un poeta, per esempio pasolini, che ha voluto essere poeta civile..." (da giovanni raboni, `autoritratto` 1977, 2003)




pubblicato nel 1887, "uno studio in rosso" e` il primo romanzo (di quattro) in cui compare a tutto tondo il personaggio di sherlock holmes. affiancato dal medico john watson, congedato dall`esercito per una ferita, l`investigatore inglese si contraddistingue per le straordinarie competenze in chimica e anatomia e l`incredibile capacita` deduttiva, messa in atto a partire da pochi particolari fisici o da dettagli relativi all`abbigliamento. "uno studio in rosso" si incentra sul misterioso omicidio di un uomo, trovato morto in una casa con accanto un anello nuziale da donna e la scritta "rache" (vendetta, in tedesco) sul muro. in questo primo romanzo sono gia` presenti quasi tutti gli elementi che renderanno immortale la figura di sherlock holmes: la citta` di londra avvolta in una nebbia fitta e impenetrabile, il compagno di avventure watson, emblema del punto di vista dell`uomo comune, e chiaramente lui, holmes, che in breve tempo comincera` a vivere di vita propria, tanto da ispirare una sterminata produzione cinematografica e televisiva.

"pubblicato nel 1928, in un`epoca di fervida elaborazione e definizione del movimento surrealista, `le surre`alisme et la peinture` costituisce la prima summa del pensiero di andre` breton sulla pittura. tra pagine liriche e passi polemici lo scrittore e poeta, capofila del movimento, delinea qui la complessa ed eterogenea ricerca che anima la fucina artistica surrealista in questa sua fase incipiente. picasso, max ernst, man ray, yves tanguy, andre` masson, joan miro`, giorgio de chirico, hans arp sono i principali protagonisti di questo saggio colto e pregnante, nella cui trama si intrecciano brani teorici, citazioni poetiche, re`veries imperscrutabili, libere associazioni. in questo ricco florilegio breton esprime le proprie impressioni e idee sottolineando non soltanto alcuni temi cruciali del surrealismo ma anche e soprattutto una concezione dell`arte anticonformista e fedele al modello interiore, all`esplorazione dell`inconscio e del sogno, all`obiettivo rivoluzionario. le `surre`alisme et la peinture` rivela altresi` le doti poetiche e letterarie di breton e la sua particolare declinazione dell`ut pictura poe`sis che attraverso preziosi espedienti linguistici e frequenti rimandi alla poesia rende cosi` inconfondibili le sue pagine sulla pittura." (dallo scritto di angela sanna)







stefano mancuso, botanico, tra le massime autorita` mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci accompagna in un viaggio tra i segreti della natura. le piante sono un mondo pieno di storie interessanti, ma soprattutto importanti per la nostra stessa sopravvivenza. quello che sappiamo o che crediamo di sapere su di loro e` molto poco e quel poco e` di solito sbagliato. riteniamo che le piante siano esseri passivi, inerti, piu` prossimi all`inorganico che alla vita attiva degli animali. e vero il contrario. le piante, infatti, non solo si nutrono e crescono, ma respirano, comunicano tra loro, reagiscono ai mutamenti dell`ambiente circostante, si muovono, imparano e memorizzano. soprattutto, con la loro peculiare complessita`, ci propongono modelli innovativi per le nostre relazioni sociali e per i nostri modelli organizzativi. il libro botanica e` legato a uno spettacolo multimediale di grande originalita`, nato dalla collaborazione tra il professor mancuso e il collettivo musicale deproducers, e reso possibile grazie alla sensibilita` e all`impegno di aboca. nel libro, come nello spettacolo, il racconto del mondo vegetale si svolge tra il passato e il futuro, tra la storia e l`ecologia, e fluisce con la forza di una grande narrazione e con la sorpresa che sempre suscita una scoperta scientifica.

Il nuovo album, 2023. Contiene i i successi: All You Need is Greed e It All Comes Round and Re- Set. Libretto di 16 pagine.

Edito nel 1993, il disco è un tributo a Fred Astaire.

nel volgere di pochi decenni, l`umanita` e` andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. cosa e` accaduto? da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la citta`. una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. e certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione e` vantaggiosa. ma e` altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie e` efficace soltanto in un ambiente stabile. in condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa. il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che pero` non sono illimitate. inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale puo` cambiare in maniera definitiva l`ambiente delle nostre citta` e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. ecco perche` e` diventato vitale riportare la natura all`interno del nostro habitat. le citta` del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. non c`e` nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell`umanita`.

"ho una laurea in ingegneria presa piu` di sessant`anni fa, ma da allora ho tenuto gli occhi aperti e ho appreso diverse cose. e piu` di un hobby. se impari a costruire oggetti oppure a fare lavori elettrici o meccanici, dopo un po` ti annoi. invece, prova a ragionare sull`economia, l`industria, l`agricoltura, la letteratura, la ricerca, la scienza. sono argomenti di cui radio, tv e giornali parlano poco e male. studia qualche testo elementare e poi guarda i numeri. ragionaci sopra. vedrai che i discorsi astratti che non riesci a capire sui giornali o alla radio diventeranno chiari, oppure ti accorgerai che molti di essi sono inutili. il mondo ti comincia ad apparire diverso: non dico scontato e prevedibile, ma piu` trasparente, quasi comprensibile. gli hobby fatti di attivita` semplici sono cose da ragazzi. il super-hobby da adulti (e anche da anziani) che illustro in questo libro non ti potra` mai annoiare. infatti l`universo delle cose da scoprire, da capire, da seguire man mano che se ne trovano e se ne inventano di nuove, e` senza fine. se riesci a cascarci dentro, non hai piu` problemi su come riempire i tuoi giorni e le tue ore. non e` necessario occuparsi di scienza, socioeconomia o tecnologia. puoi anche dedicarti alle letterature di varie epoche e nazioni, alle storie politiche e civili, o a quelle che raccontano le follie che gli uomini hanno inventato, disseminato o imposto. il tempo non ti vola piu` via fra le mani; anzi, non ti basta mai se ti dedichi a guardare bene dentro...