

mario brelich e` stato uno scrittore del tutto anomalo nel paesaggio letterario italiano: e non solo perche` l`intera sua opera narrativa e` dedicata a figure ed episodi delle sacre scritture, ma anche (o forse soprattutto) perche` ognuno dei "capitoli" di quest`opera ci appare come un oggetto tanto piu` malioso quanto piu` difficile da etichettare. questa volta brelich si misura con giuditta -l`unica fra tutte le eroine dell`antichita` ad "affidare la salvezza della sua citta`, del suo popolo e dell`avvenire del suo dio esclusivamente alla propria bellezza" - e mentre ne ripercorre la vicenda con la consueta, affabile scioltezza, la indaga con gli strumenti piu` vari (non ultimo la psicoanalisi); e poiche` ha la scienza del teologo e la grazia del narratore, riesce a farci penetrare nel mistero di questa seducente eroina-avventuriera, in quel miscuglio di castita` austera e irresistibile sex-appeal che non a caso ha ispirato alcuni fra i piu` grandi dei "maestri antichi".



il razzismo e` allo stesso tempo un fenomeno ben riconoscibile nelle sue forme concrete, eppure incredibilmente sfuggente sul piano teorico poiche` porta con se` un paradosso: e` un fenomeno sociale a cui manca un qualsiasi referente reale. razzismo dovrebbe indicare qualche cosa che ha a che fare con le "razze", ma il fatto stesso di utilizzare questa parola per definire un gruppo umano ci pone all`interno dell`orizzonte del discorso razzista.


la globalizzazione non e` un male e va abbracciata. a sostenere questa tesi e` stiglitz, autorevole sostenitore della critica alla globalizzazione liberista. si tratta forse di una ritrattazione del premio nobel? in realta`, e` il frutto di una constatazione: se la globalizzazione e` un processo inevitabile, e` possibile farla funzionare in direzione del benessere dei paesi piu` arretrati e dei cittadini dei paesi avanzati attraverso un mix di politiche di solidarieta` e di intervento delle istituzioni internazionali.















le "georgiche" nascono nel solco del poema didascalico ellenistico e hanno alle spalle il "de rerum natura" lucreziano. virgilio non rifiuta il fascino di una raffinata elaborazione stilistica, accoglie l`esistenza di un disegno organico della materia ma piega gli strumenti comunicativi alla concretezza dei contenuti.






cos`e` la guarigione? cosa la determina veramente? come far si` che accada? e ormai sempre piu` chiaro che non esiste una sola e unica medicina e che le strade della guarigione scorrono necessariamente attraverso l`integrazione di piu` saperi e di piu` prospettive. alla luce delle piu` recenti ricerche di neurofisiologia, scienze della psiche e fisica quantistica, questo libro esplica i sette principi della potente interazione tra psiche e corpo nei processi di guarigione, fornendo risposte scientifiche agli interrogativi sui meccanismi che li attivano e individuando terapie che consentono di accendere questi interruttori profondi. e lo fa attraverso riflessioni, esempi e casi reali raccontati da una psichiatra, un medico eclettico, dalla formazione rigorosa ma dalla mente aperta, impegnata nel cercare la strada verso la guarigione di patologie anche gravi dell`"unita` psichesoma", utilizzando sinergie terapeutiche che rafforzano le cure ufficiali con trattamenti innovativi, in un`appassionata attivita` di instancabile riparazione della sofferenza, con il paziente, o meglio la persona, sempre, costantemente al centro.

capace di grandi gioie e di dolori profondi, emotiva eppure forte, antonia pozzi infonde nei propri versi una sensibilita` che respinge gli orpelli, alla ricerca di un`assoluta essenzialita`. il tentativo di dare autenticita` e concretezza alla propria voce si realizza - scrive antonella anedda - attraverso un evidente