puo` essere spiacevole per chi la vive, ma assolve una funzione fondamentale nell`evoluzione della specie. i timidi sono attenti e sensibili, a volte possono esagerare con la cautela, ma raramente si sbagliano a percepire il pericolo. per questo non si sono mai "estinti". la loro prudente ritrosia compensa la sventata audacia dei coraggiosi e l`arroganza dei sicuri di se`. del resto non tutte le culture penalizzano la timidezza, e in alcuni periodi storici essa e` stata considerata una virtu`. su questo tema, cui di recente la psicologia ha dedicato molti studi, fa il punto questo libro.
quale fu l`atteggiamento dei greci nei confronti delle civilta` dei celti, degli ebrei, dei romani e degli iranici con le quali essi entrarono in contatto, soprattutto nella fase declinante della loro storia politica? e quali le acquisizioni culturali che quei tre secoli (dal quarto al primo avanti cristo), sotto la spinta della dinamica potenza romana, vennero definitivamente consegnate in eredita` alla successiva civilta` europea? a distanza di circa quarant`anni dalla prima edizione, il saggio dedicato da arnaldo momigliano alla formazione della civilta` occidentale non ha perso nulla della sua esemplare originalita` e forza di penetrazione, individuando, da un`angolazione storica e antropologica insieme, nodi e nessi cruciali per la comprensione globale del mondo antico.
un brivido di fascinazione e di aspettativa, e insieme di enigma e di mistero, colpisce chiunque in occidente abbia qualche dimestichezza col pensiero e con la grecia arcaica appena sente nominare i presocratici. i fondatori della filosofia! gli iniziatori della scienza! i primi che hanno dato voce a quella meraviglia che, secondo platone e aristotele, determina l`! chi ancora la pensasse cosi`, rimarra` perplesso davanti a questo volume, il primo di tre, che la fondazione valla dedica ai nella ionia, nella magna grecia e nell`atene antiche. in compenso, provera` sorprese formidabili nel veder rivoluzionati paradigmi storico-interpretativi resistenti da secoli, se non da millenni, e nel sentir parlare di `polymatheis`, di `philosophoi`, di `rhapsodoi`, di influenze orientali e dell`avesta - insomma nell`assistere a una nuova sistemazione dei tanti che siamo abituati a considerare . con una attenzione straordinaria ai contesti nei quali tale sapienza ha preso forma, laura gemelli si pone domande fondamentali: ad esempio se esista . oppure contesta la distinzione consacrata da tempi remoti tra `mythos` e `logos`, colloca i protagonisti all`interno delle vicende politiche dell`asia minore, ne rivisita i rapporti con omero ed esiodo. e allo stesso tempo, con puntualita` filologico-critica, ci presenta i personaggi e le opere che ci aspettiamo quando prendiamo in mano un volume intitolato presocratici. eccoli qua, i magnifici campioni di questo primo tomo: talete, anassimandro, anassimene, pitagora (e i pitagorici antichi), senofane, eraclito: ciascuno preceduto da un`introduzione essenziale e profonda, ciascuno tradotto con freschezza, ciascuno commentato con cura. i milesii e la loro particolare ottica di esplorazione della natura e del cosmo; pitagora e il suo carisma in cui si inquadra
il volume vuole fornire una cornice di riferimento per la psicologia dell`invecchiamento che non approfondisca tanto le questioni teoriche sul "cosa accade al corpo e alla mente quando si invecchia", ma fornisca strumenti operativi per superare lo stigma dell`invecchiare. un testo pensato per psicologi, medici, infermieri, assistenti sociali e altri operatori socio-sanitari che esercitano la professione con persone anziane.
uno spaccato del disagio giovanile visto attraverso gli occhi di chi gli adolescenti li conosce e li assiste da molti anni. una bussola per orientarsi nel complesso "mare dell?adolescenza", favorendo la comprensione degli aspetti fisiologici della crisi e il riconoscimento delle manifestazioni che potrebbero rappresentare un campanello d?allarme rispetto all?esordio di una possibile psicopatologia.
