



White Light è il disco più bello dell'ex Byrd Gene Clark. Siamo nel 1971, Dillard & Clark hanno finito di esistere e Gene va in studio a registrare il suo capolavoro, White Light, edito poi A&M. Questo album, inciso benissimo, non è un bootleg bensì l'attesa pubblicazione di quei demos, delle registrazioni di base che poi hanno prodotto quel disco. Ci sono sei canzoni in versione diversa, di quelle che già appaiono sul disco, quindi brani che Gene ha sparso su altri dischi e tre inediti assoluti. Imperdibile. CD non sigillato.

Esce un pò a sorpresa, quasi in sordina, il nuovo lavoro di Graham Parker, dopo i dischi che avevano segnato il suo ritorno, assieme ai Rumour, cioè Three Chords Good e Mystery Glue. Cloud Symbols presenta una nuova band dietro a Parker: The Goldtops (Martin Belmont, Geraint Watkins, Simon Edwards e Roy Dodds). Belmont è un fedele compagno (era nei Rumour), ma anche gli altri sono vecchie conoscenze, a cominciare da Geraint Watkins. Parker invece è quello di sempre. Canzoni solide, secche, taglienti, ballate pulite e dirette: insomma una manciata di canzoni che non fanno che confermare il suo valore. Cominciando da Girl in Need, Ancient Past, Every Saturday Nite, Love Comes, Is The Sun Out Anywhere. Edizione limitata in vinile, stampa Eu, 180 grammi.

L'album While You Were Out, l'ultimo pubblicato dai Soul Asylum, prima di firmare per una major. Rimasterizzato e con sette tracce aggiunte. Inoltre il CD presenta anche il mini album Clam Dip & Other Delights. 24 canzoni in totale.

Welcome 2 Club XIII è un omaggio alla storia della band sudista. Infatti il disco è stato inciso nello studio in cui i ragazzi sudisti hanno cominciato a farsi le ossa. Il disco ha un suono Muscle Shoals, specie nella title track e ricorda i giorni in cui la band era agli inIzi della carriera. Patterson Hood e Mike Cooley sono asssieme da molto tempo, più o meno 37 anni, ed il disco, prodotto da David Barbe, vene coinvolte anche le voci di Margo Price e Liana Schaefer, oltre al mitico Mike Mills, ex REM.

C' è voluto ben poco, solo un giorno e mezzo, ad Amy Speace per registrare le sette canzoni che compongono Tucson, il suo nuovo album ma anche la sua opera più intima e personale. Aiutata da Neilson Hubbard, Joshua Britt e Ben Glover ( gli Orphan Brigade), la cantautrice si mette in prima persona, rievocando già nel primo brano Cottonwood, la recente esperienza nel centro di cura di Tucson. Il disco mantiene una forma intensa e molto personale, anche attraverso le seguenti canzoni, che rispondono a titoli come My Father's House, The Offering, Why I Wake Early e Little Red.
Decca 2011. Herbert von Karajan dirige la Wiener Philarmoniker. Antologia da Lo schiaccianoci, La bella addormentata, Il lago dei cigni.
Decca 1986. NON SIGILLATO.

If you want to get out there you've got to take a walk!
Made in Germany

Released in gatefold card cover