docente di teoria e tecnica dei nuovi media presso l`univerista` cattolica di brescia e coordinatore scientifico del master in comunicazione musicale per la discografia e i media dell`universita` cattolica di milano, gianni sibilla concentra la sua attenzione sui linguaggi della musica pop. il volume tenta di spiegare come comunica la musica pop, in che modo i mass media contribuiscono a narrare racconti fatti di canzoni e musicisti-star; l`autore parte da una ricostruzione del contesto socioculturale della musica pop per arrivare, attraverso un`analisi delle questioni, dei metodi e dei termini in gioco, a offrire uno sguardo inedito su questo oggetto ubiquo, uno dei maggiori racconti sociali del nostro tempo.
dall`antica tradizione napoletana alla cultura popolare dei nostri giorni: i sogni e gli eventi quotidiani si possono trasformare in numeri, per tentare la fortuna e provare a cambiare vita.
"bisogna sventrare napoli!" cosi agostino depretis, presidente del consiglio, reagi alla vista dei quartieri fatiscenti della citta, malsani, sovraffollati e decimati dal colera quando nel settembre 1884 vi si reco insieme al re umberto. l?espressione, con la sua immagine di cruda macelleria, suggeri alla ventottenne matilde serao una serie di articoli usciti sul giornale romano "capitan fracassa" e immediatamente raccolti in volume col titolo il ventre di napoli. un libro che giuseppe montesano ha definito ""politico" fino all?osso, come una sommossa o un proclama". in queste pagine infatti la celebre giornalista esce dagli stereotipi del pittoresco e da modi linguistici abusati per trattare - con un vigore e una prospettiva di impegno civile che va ben oltre l?orizzonte locale - l?orrore che era sotto gli occhi di tutti ma che nessuno affrontava davvero: la miseria del popolo dei quartieri bassi, i bambini soli o abbandonati, la lotta delle donne per l?esistenza, la serpeggiante deprivazione morale, le angustie della piccola borghesia, l?arrivismo dell?elite cittadina, l?ambiguo mito della modernita che spiana la strada a un affarismo feroce e alla speculazione piu avida. "il ventre di napoli", qui proposto secondo l?edizione del 1906, e affiancato da una scelta di prose che offrono una visione ampia e variegata della peculiare scrittura di matilde serao: che narri la disastrosa eruzione del vesuvio del 1906 o il risanamento urbanistico, o ancora rievochi i suoi anni di scuola o si interroghi su quello che le fanciulle non dicono, la scrittrice unisce una non comune capacita di osservazione alla disposizione empatica verso il mondo, con una personale e nitida cifra realista che anticipa il moderno reportage.