l`insegnamento dell`informatica, anche a livello introduttivo, non puo` prescindere dalla comprensione dei concetti alla base dei sistemi di elaborazione, della loro struttura e dei principi di funzionamento, della teoria sulla quale il calcolo automatico e` fondato. un sufficiente livello di approfondimento e di rigore tecnico sono quindi indispensabili. scopo del volume e` di fornire i fondamenti della cultura informatica a chi si accosti in modo sistematico alla scienza dei calcolatori. il testo presenta un repertorio selezionato di argomenti, abbastanza ampio tuttavia da riflettere l`articolazione e la complessita` della disciplina.
l`immobilismo culturale e sociale del primo franchismo, la crescita economica degli anni sessanta, le speranze e il desencanto della transizione democratica, il nuovo millennio. fasi della recente storia spagnola che un romanzo dalla robusta vocazione civile e testimoniale ha puntigliosamente rappresentato e restituito. rinverdendo, nell`insieme, una nobilissima tradizione. il volume passera` in minuta rassegna le voci - critiche e integrate - degli esordi del franchismo (con il vertice riconosciuto del nobel camilo jose` cela); le avvisaglie dello sperimentalismo (con tiempo de silencio di luis martin-santo, soprattutto); la matura stagione dei "cronisti" che scandiscono il viaggio della penisola verso l`europa e gli approdi democratici (da miguel delibes a juan marse`, da eduardo mendoza a manuel vazquez montalban, tra gli altri) e le ultime generazioni (arturo pe`rez reverte, javier marias, lucia etxebarria, almudena grandes e i piu` recenti carlos ruiz zafon e ildefonso falcones) che, nell`estrema varieta` di temi e motivi, hanno lasciato un`impronta inconfondibile sulla scena letteraria contemporanea. l`autore intende gettare uno sguardo d`insieme sull`evoluzione del romanzo spagnolo degli ultimi settant`anni allo scopo di ordinarne il cammino e di gettare un fascio di luce sulle numerose zone d`ombra che ancora oggi, in un momento di varie e assortite "prosperita`", lo accompagnano.
se la passione pedagogica e l`ansia sperimentale alimentano da sempre l`opera di pasolini, e` su questi due assi fondamentali che si sono interrogati a palermo, dal 20 al 22 ottobre 2022, diciannove studiosi da tutto il mondo, con l`intento di sondare il contributo dello scrittore ? a cent`anni dalla nascita ? nell`universo delle scienze della formazione, cosi` come nel campo dei linguaggi audiovisivi. i saggi qui raccolti ci restituiscono la complessita` del pensiero pasoliniano, e insieme la tensione civile che ne innerva gli scritti.
il volume raccoglie nuovi studi su ernesto nathan rogers, proponendo una revisione critica della sua eredita` culturale, quanto mai attuale nel difficile panorama contemporaneo. due generazioni di architetti e di storici si confrontano con la figura, il pensiero e l`opera di rogers, gia` al centro del convegno internazionale organizzato dalla facolta` di architettura civile del politecnico di milano nel dicembre del 2009, in occasione del centenario della nascita. i ricordi e le riflessioni degli allievi di rogers si intrecciano, cosi`, con le ricerche inedite di giovani studiosi che guardano con rinnovato interesse alla sua esperienza e alla sua lezione. i saggi sono organizzati secondo capitoli tematici che rispecchiano i vari ambiti in cui si e` dispiegata la complessa e multiforme attivita` di rogers - progettista, docente di architettura, intellettuale, direttore delle riviste "domus" e "casabella" - senza, per questo, voler creare un`artificiosa separazione tra campi di azione che egli ha sempre considerato strettamente collegati, come dimostrano, peraltro, i molti rimandi e le connessioni che si possono cogliere nei contenuti dei saggi.
questo libro, frutto di un lungo itinerario di riflessioni, di studio e di ricerca, parla della valenza di dispositivo etnografico attribuita alla fotografia, in quanto strumento di indagine e di analisi, da alcune importanti figure della storia dell`antropologia nazionale e internazionale della prima meta` del novecento: franz boas, bronislaw malinowski, marcel griaule, renato boccassino, lamberto loria e raffaele corso, gregory bateson e margaret mead. nel loro lavoro sul campo e nella restituzione pubblica messa in atto in forme diversificate, libri, articoli accademici e divulgativi, allestimenti museali, cinema, e` possibile comporre un multiforme paesaggio di esperienze scientifiche fondative, ineludibili per delineare un itinerario di pionieristici studi di antropologia visiva. uno dei piu` significativi punti di convergenza tra questi studiosi e` la disseminazione divulgativa dei risultati delle ricerche antropologiche. in tal senso le fotografie etnografiche hanno avuto una decisiva funzione transculturale nella restituzione pubblica ante litteram del sapere antropologico attraverso gli strumenti della comunicazione di massa dell`epoca.
a partire dalla disgregazione dell`unione sovietica, nella repubblica di sacha (jacuzia, siberia orientale), si e` assistito a una vera e propria rinascita sia di pratiche legate allo sciamanesimo sia dell`attivita` sciamanica. i nove saggi che compongono il volume vogliono offrire uno sguardo sull`evoluzione della pratica sciamanica, attraverso le fonti etnografiche e le ricerche empiriche condotte dal 2005 al 2011 dall`autrice nella repubblica di sacha, e proporre alcuni spunti di riflessione su tre tematiche legate inevitabilmente allo sciamanesimo: il revival, l`autenticita` culturale e la reinvenzione. le pratiche di revival dello sciamanesimo e degli sciamani sembrano veicolare un piu` ampio messaggio di risveglio culturale e politico che ha avuto come obiettivo la ricerca di memorie, di un determinato passato storico, di antenati, di una lingua comune al popolo jacuto che fossero "autentiche", "tipiche" e uniche: si tratta di dinamiche di invenzione della tradizione ben documentate dalla letteratura antropologica. se l`antropologia ha attribuito a concetti come etnicita`, autenticita`, tradizione, l`essenza di costrutti culturali e prodotti storici che variano a seconda del contesto di riferimento, sono proprio gli usi che gli attori sociali fanno di questi concetti che costituiscono l`aspetto piu` rilevante di quanto sta accadendo oggi allo sciamanesimo e agli sciamani.
il panorama cerimoniale del nostro paese sembra caratterizzato da profondi processi di reinvenzione, rifunzionalizzazione e risemantizzazione, dopo aver vissuto un periodo di dimenticanza e abbandono. ma la ripresa della festa, che appare oramai un dato scontato, presenta in realta` una fenomenologia complessa. si sa che la festa possiede una forza conservativa e rigenerativa, che i suoi simboli fondanti si aggiornano costantemente, in linea con le trasformazioni economiche, sociali e culturali del contesto cui si adegua. coniuga tradizione e innovazione, mescolando in maniera creativa passato e presente, innestando nuove valenze su vecchi modelli, attribuendo nuovi significati a simboli del passato. accanto a quelle strettamente legate alla tradizione nel nostro paese compaiono e si celebrano pero` feste nuove, funzionali alle esigenze dei fruitori, che molti studiosi considerano invenzioni gratuite, legittimate solamente da ragioni di tipo commerciale e legate al business turistico: feste che sembrano non avere un passato e di cui non si trova traccia ne` nel calendario religioso ne` in quello contadino. usando in maniera convenzionale la distinzione tra feste "tradizionali" e feste "nuove", avendo consapevolezza della complessita` della problematica e facendo ricorso all`osservazione etnografica, si cerchera` di individuare il comune denominatore che spesso lega le une alle altre.
giuseppe terragni e` indubbiamente la figura piu` celebrata dell`architettura moderna italiana del periodo 1920-40, dopo che, a partire dalla morte prematura nel 1943, un ventennale riserbo critico lo aveva lasciato ai margini della storia contemporanea a causa della sua adesione al fascismo. questo libro esamina le influenze esercitate su terragni dai movimenti artistici e filosofici dell`ambiente comasco e fornisce una nuova interpretazione del progetto terragnano, la cui complessita` ha portato a sondare in soli quindici anni di attivita` professionale le possibilita` di sviluppo della tematica razionalista fino a esaurirne le potenzialita`.
le pietre si muovono, crescono, muoiono? le foreste pensano? gli animali hanno intenzionalita`? in una parola, la natura puo` essere considerata animata? e come? solo all`apparenza semplici, le questioni sollevate svelano tre decenni di dibattiti, discussioni, riflessioni sulla ricchezza di relazioni tra l`uomo e la natura, nel passato e nel presente, in differenti ambiti culturali europei ed extraeuropei. il volume e` dedicato alla memoria di enrico comba, scomparso prematuramente nel 2020. rappresenta la volonta`, da parte degli autori e dei curatori, di accogliere i contributi presentati al convegno "la natura animata: cerimonie, feste, tradizioni attraverso tempi e culture", tenutosi a fine 2019 e organizzato da enrico stesso. nel libro trovano spazio lavori che indagano contesti lontanissimi tra loro nello spazio e nel tempo, dalle alpi all`india e all`himalaya, dalla corsica alla siberia, dal giappone alle hawai`i, dal paleolitico e dagli antichi sumeri e babilonesi fino al medioevo, ma che convergono su un aspetto fondamentale: la natura (umana, non-umana) e` sempre e comunque animata.
per diventare "una di lingua", l`italia puo` e deve diventare "una di scuola". questo suggerimento affida nel 1868 la relazione di alessandro manzoni e della commissione milanese al ministro broglio, che ha chiesto indicazioni su "tutti i provvedimenti e i modi coi quali si possa aiutare e rendere piu` universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia". strumento fondamentale della trasmissione di una cultura condivisa, a partire dall`unita` la scuola si propone come istituzione cardine nel processo di educazione a una lingua nazionale, che, proprio sulla scorta delle indicazioni manzoniane, e` ritenuta fattore unificante non solo di una geografia politica frammentata, ma anche di un rinnovato tessuto sociale. sui banchi l`apprendimento dell`italiano diviene "mezzo" essenziale per garantire un avvicinamento davvero democratico al sapere e quindi la partecipazione di "tutti gli ordini del popolo" alla vita civile della nazione. il volume propone una scelta, parziale per necessita`, di documenti, decreti, relazioni, manuali, abbecedari, ma anche di passi tratti dai romanzi e di articoli giornalistici, che in progressione cronologica vogliono far luce su alcune tappe evolutive dell`educazione linguistica nella scuola del secondo ottocento.
