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"la mia scrittura e` la chiave per comprendere il mondo e la chiave d`accesso verso il mio io. e il mio lavoro, il mio punto fermo, e` stata l`unica cosa che mi ha sempre dato forza, per mia scelta". herta muller si racconta a gabriella lepre nella prima intervista italiana concessa a roma diciannove anni fa. il ruolo sociale e politico dell`intellettuale, il rapporto con la scrittura e la sua vicinanza a levi, pavese e calvino, i nodi dei suoi romanzi: la dittatura, l`esilio, la guerra, la liberta`. una conversazione letteraria e politica con la scrittrice-simbolo della nuova europa unita.

"se ho imparato qualcosa dopo tanti anni dedicati a questi temi e` che qualsiasi tentativo di costruzione teorica nel nostro ambito deve, fin dall`inizio, assumere un ruolo ausiliario, una condizione secondaria, subordinata alle opere, che sono le autentiche depositarie della conoscenza tanto in architettura quanto in qualsiasi altra attivita` artistica. questo carattere ausiliario che attribuisco alla teoria nel campo dell`arte non diminuisce per niente la sua importanza, ne` nega il suo valore decisivo. e come la ce`ntina che rende possibile la costruzione dell`arco: una volta compiuta la sua missione, scompare e non rientra nella percezione che abbiamo dell`opera finita, ma sappiamo che e` stato un passaggio obbligato e imprescindibile, un elemento necessario a erigere quello che ora vediamo e ammiriamo." (carlos marti aris)

nella firenze del primo dopoguerra apparve come una meteora la figura di un giovane sacerdote che parlava di religione come nessuno prima: con un rigore, un`esigenza di assoluto, una insofferenza per ogni pensiero tiepido che lasciavano sconcertati e affascinati. era "l`uomo della novita`", come lo chiamo` in un memorabile libro di ricordi giulio cattaneo. ma la novita` del tartaglia significava l`abolizione di tutte le posizioni spirituali presenti, incluse quelle religiose. non meraviglia che la chiesa reagisse a tanta audacia, arrivando sino alla scomunica piu` grave. quanto a tartaglia, dopo alcuni scritti, si chiuse in un silenzio che non ruppe sino alla morte, avvenuta nel 1988.

questo volume racconta l`esperienza professionale di un indiscusso protagonista della scena architettonica britannica, contemporaneo di maestri del primo novecento, come charles rennie mackintosh e frank lloyd wright, e tuttavia oggetto di una fortuna abbastanza recente. accompagnata da un originale apparato iconografico, la lezione tenuta da gavin stamp al castello del valentino il 6 ottobre 2005 offre il ritratto di una carriera straordinariamente prolifica che nell`arco di cinquant`anni vede lutyens impegnato su piu` fronti, dal disegno di case di campagna ai prestigiosi incarichi pubblici in india e in sudafrica, dal progetto di grandi edifici commerciali nella capitale fino alla concezione di oltre novanta monumenti commemorativi.

dal neolitico all`arrivo dei greci, dalla nascita allo sviluppo e al tramonto delle polis: in queste pagine l`organizzazione spaziale, le parti costitutive e l`immagine complessiva dei centri urbani fondati dalle genti pre-greche e dai popoli greci nelle terre e nelle isole dell`egeo, del mediterraneo e del mar nero.

Blake, 1999, UK. In una sensazionale biografia a base di amore, sesso e rock'n'roll, l'autrice prende in esame le tante relazioni vissute da Mick Jagger soffermandosi su dettagli piccanti e provando a svelare la verità riguardo la fissazione di Mick Jagger per le donne e i motivi per cui viene considerato un sex symbol.

il falso risponde anche ad un bisogno intellettuale e pratico: mira a colmare un vuoto, a completare quanto la tradizione avara o l`ingiuria del tempo ci hanno sottratto. il falso e` percio` anche il sogno, e talvolta l`obiettivo, di piu` di un filologo di genio. il falso lo si crea per innumerevoli ragioni: il guadagno e` solo una di esse, e forse la meno importante. in realta`, il falso e` innanzi tutto opera d`arte: jakob burckhardt lo spiego` in una memorabile lezione, or sono moltissimi anni. e addito` in costantino simonidis (1820-1890) un esempio memorabile di falsario grande e non necessariamente venale. simonidis, l`autore ormai acclarato del cosiddetto `papiro di artemidoro`, fu, per i suoi contemporanei, un "enigma", un pericolo, un mito. "enigma" lo defini` alexander von humboldt, il maestro della geografia ottocentesca. ma un pericolo egli fu per tutti: dall`accademia delle scienze di berlino, da lui beffata, alla british library, cui vendette pezzi buoni e pezzi falsi che ancora oggi ci inquietano. questo libro, che tra l`altro svela l`incompleta analisi degli inchiostri, mostra, conclusivamente, perche` il cosiddetto artemidoro, inverosimile papiro geografico misteriosamente affiorato in europa trent`anni or sono e pregevole prodotto di una mente moderna, non puo` che essere opera sua.

"sono esistiti nella storia del bar alcuni cani veramente leggendari. grandi segugi, cercatori di tartufi, cani da guardia, cani da cieco, cani da salvataggio. ma nessuno fu mai come fen il fenomeno. giunse a montelfo una notte, profugo da un paese lontano. nessuno seppe mai come. era stato abbandonato in mezzo alla piazza del mercato e si mise a ululare. ma ululare e` un termine riduttivo: lui cantava, anzi ulocantava. ululava con melodiosa tristezza". da una storia compresa fra le memorabili storie di "pane e tempesta", luca ralli trae una buffa, tenera, immaginifica graphic novel.

una vita breve quella di fryderyk chopin, nato nel 1810 e deceduto a parigi nel 1849. educato a varsavia, considerato ben presto una gloria nazionale, chopin si sposta prima a vienna dove tenta inutilmente di farsi largo nella vita musicale internazionale, poi a parigi. saranno la borghesia e l`aristocrazia parigina a decretargli un clamoroso successo come compositore e insegnante privato. mentre le sue musiche sono pubblicate in francia, germania, inghilterra, tiene pochissimi concerti e solo un anno prima della morte, nel 1848, va in inghilterra per esibirsi in pubblico. tutta la sua vita amorosa si svolge tra un fidanzamento con una ragazza polacca e la convivenza `scandalosa`, finita in modo drammatico, con george sand. un`esistenza priva di grandi eventi quindi, ma segnata da un`evoluzione psicologica e artistica profonda e dalla creazione di musiche la cui portata storica verra` riconosciuta solo molti anni dopo la morte: chopin, considerato dai contemporanei come un esponente eccellente di un settore minore della musica, quello del pianoforte, diventera` per i posteri uno tra i maggiori creatori in assoluto. a raccontarne la storia, nella forma della finzione letteraria, sono chopin stesso e coloro che lo incontrarono.

ai limiti del deserto, immersa in una sorta di stregata immobilita`, sorge la fortezza bastiani, ultimo avamposto dell`impero affacciato sulla frontiera con il grande nord. e li` che il tenente drogo consuma la propria esistenza nella vana attesa del nemico invasore. che arrivera`, ma troppo tardi per lui. pubblicato nel 1940, "il deserto dei tartari" e` "il libro della vita" di dino buzzati: nell`esistenza sospesa di giovanni drogo, infatti, i riti di un`aristocrazia militare decadente si mischiano a gerarchia, obbedienza e alla cieca osservanza di regolamenti superati e anacronistici. la sua storia e` una , il racconto in attesa di , finche`, ormai vecchio, si accorgera` . ha rivelato l`autore . in questa edizione il testo e` accompagnato dalla riproduzione di materiali inediti che permettono di ricostruire la genesi del romanzo e il suo percorso dalla pagina al grande schermo tra cambiamenti e finali diversi.

il volume contiene, senza voler per questo indicare un canone, una serie di analisi o letture di testi poetici esemplari, in lingua e in dialetto, dalle origini al secolo passato: per lo piu` testi lirici, ma anche narrativi e drammatici, dalle cantiche della commedia all`adelchi manzoniano. fondamento delle analisi e` la critica stilistica, con le relative discipline che le afferiscono (metrica, retorica, grammatica testuale ecc.), non solo perche` e` questo il metodo che meno allontana dalla concretezza del testo, ma anche perche` e` quello che fornisce agli utenti, e in particolare agli studenti, le necessarie conoscenze di base per una lettura consapevole della poesia. ma se la stilistica e` il punto di partenza e il metodo dominante, il fine e` sempre l`interpretazione del significato e del valore dell`opera, in se` stessa e nei suoi rapporti con la storia letteraria e culturale.

milano (associazione italiana maglierie e calzetterie) 1986

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