
l`agricoltura sinergica e` una forma di coltivazione naturale che mira a ristabilire, anche nel campo coltivato, l`equilibrio e la i sinergia tra il suolo, le piante, la fauna, la microfauna, e perfino gli individui che vi intervengono. in questo libro marina ferrara ci introduce alla realizzazione e cura di un orto secondo questa metodologia. i lettori (coltivatori urbani impegnati in pratiche di orti familiari, collettivi, sociali, ortoterapia e agricoltura didattica) vengono condotti in un percorso di ritorno alla terra su piu` livelli: nella prima parte del libro la buona pratica dell`orto viene inserita in una proposta piu` ampia di riscoperta del valore della biodiversita`, della decrescita, dell`esercizio collettivo e del consumo critico. nella seconda parte, invece, troviamo tutte le indicazioni utili per l`allestimento e la cura di un orto sinergico: dalla costruzione dei bancali rialzati alla realizzazione dell`impianto di irrigazione a goccia, dalla pacciamatura alle consociazioni.



torna il maresciallo dario flaviani. questa e la terza inchiesta che lo vede in prima linea per risolvere un caso che, ancora una volta, vede coinvolte persone della sua cerchia affettiva. ricompaiono alcuni tra i suoi famigliari. la moglie matilde, la suocera brenda, due sue cognate, quelle che sono state piu sfortunate negli anni precedenti: serafina dalle mani d`oro, orietta con i suoi ricordi di amicizie finite bruscamente. tutto gira intorno a una clinica di prestigio, una vecchia villa trasformata in casa di cura e di riposo per anziani soli. un atrio centrale, ampie scalinate che portano ai piani superiori, stanze con mobili in stile, una equipe di medici specializzati. e, al pianterreno, si affacciano sul prato e su un cortile, piccoli appartamenti, monolocali luminosi dove gli ospiti possono portare i loro ricordi privati, qualche mobile, la loro poltrona preferita e dove possono intrecciare amicizie nuove e scambiarsi confidenze. un luogo idilliaco scosso da una sequenza di morti che possono sembrare naturali.

fu definito `la mente migliore del fascismo`, ma a lui si rivolgevano anche gli antifascisti. era il leader della fronda che si proponeva di cambiare il regime dall`interno, segui` mussolini prima con entusiasmo, poi con molti dubbi fino al 25 luglio 1943, quando firmo` l`ordine del giorno grandi, ma non cerco` mai di salire sul carro dei presunti vincitori. questo volume raccoglie i diari di bottai dagli `anni del consenso` fino al 1944, quando l`italia era divisa in due.