attraverso tre personaggi, questo romanzo racconta la storia e soprattutto l`anima di un popolo che ha vissuto il nazismo. helmut e lore sono i testimoni innocenti di quegli anni bui, e il loro sguardo, a volte filtrato da un obiettivo fotografico, registra la vita e i drammatici cambiamenti, la comparsa delle svastiche nelle vetrine, le strade sempre piu` deserte, l`uccisione degli ebrei, i primi bombardamenti. micha, invece, e` uno dei tanti giovani tedeschi di oggi, e quando scopre che il nonno si e` macchiato in prima persona dello sterminio degli ebrei, inizia un viaggio doloroso, attraversando una zona di buio psicologico che fa paura a molti. e a differenza di molti, micha vuole andare fino in fondo.
j.r.r. tolkien e` il creatore dell`universo fantastico della terra di mezzo ma prima ancora e` stato grande conoscitore delle mitologie classiche, medioevali e moderne. dopo il racconto delle gesta di beowulf e la caduta di artu`, lo ritroviamo in questo libro alle prese con tre storie accomunate dal tema della perdita, tre gemme struggenti e meravigliose. nella prima sir gawain e il cavaliere verde tolkien ci guida alla corte di re artu` a camelot il giorno di natale: il re non dara` inizio al banchetto finche` non avra` assistito a prodezze come e` usanza. un cavaliere imponente, con un`armatura verde della testa ai piedi, armato di un`ascia gigantesca lancia la sfida a tutti i cavalieri della tavola rotonda. sir gawain sa che la disfida significa morte certa ma e` l`unico a farsi avanti. scoprira` che in gioco non e` solo la vita ma la purezza e la dignita` del cavaliere. in sir orfeo tolkien ci narra in chiave medievale un mito della classicita`, la storia di orfeo e euridice, del loro amore piu` forte della morte, mentre in perla racconta di un padre disperato che piange la perdita dell`amata figlia, scivolata via come una perla tra le dita. tre drammi in versi, cesellati da tolkien con maestria e pathos, restituiti splendidamente nella nuova traduzione di luca manini.