Esce un pò a sorpresa questo nuovo album del cantautore americano. Elettrico, piuttosto rock, My Trampoline segna il ritorno a quei suoni ed a quelle canzoni che avevano tracciato la carriera di Himmelman già negli anni novanta.
Musica di Alban Berg, Franz Liszt ed Anton Webern
la politica estera degli stati uniti vive un tragico paradosso. gli usa sono i leader del mondo libero, l`unica nazione in grado di intervenire con autorevolezza ed efficacia in tutto il pianeta per prevenire e sedare controversie tra nazioni e per limitare violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale. tuttavia le azioni delle forze armate e l`impatto dell`impegno finanziario statunitense nel mondo possono avere conseguenze impreviste, che spesso si ritorcono contro gli americani stessi. la cia definisce questo fenomeno con un termine preciso: "blowback", ovvero contraccolpo. un esempio sono le imprese attribuite dai media ai terroristi, ultima conseguenza di precedenti interventi americani.
sergio staino ha dipinto 25 tavole che illustrano e attualizzano "le avventure di pinocchio" di collodi per la mostra itinerante "pinocchio novecento". michele serra le ha commentate. geppetto ha i tratti di albert einstein, la fatina quelli di hillary clinton e, nella folla dei personaggi che popolano la storia illustrata del piu` celebre burattino del mondo compaiono anche lenin, gramsci, berlusconi, freud, fidel castro, andreotti.
il sabato sera per molti ragazzi e` un momento di aggregazioni difficili, di solitudini individuali e collettive, ma soprattutto e` un rito da dover vivere a tutti i costi, un appuntamento cui non si puo` mancare. questo libro raccoglie i cento finalisti del concorso "scrivi il tuo sabato sera" cui hanno partecipato 5000 ragazzi tra i sedici e i vent`anni. tante storie di disagio, di fuga o addirittura di irrisione ai piu` vieti cliche` attraverso l`immaginazione e la fantasia. una finestra aperta su un mondo finora relegato soltanto alle pagine di cronaca dei giornali.
valle dello swat, pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. la scuola e` finita, e malala insieme alle sue compagne e` sul vecchio bus che la riporta a casa. all`improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. malala ha appena quindici anni, ma per i talebani e` colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. per questo deve morire. ma malala non muore: la sua guarigione miracolosa sara` l`inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui e` nata fino all`assemblea generale delle nazioni unite. oggi malala e` il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed e` stata la piu` giovane candidata di sempre al premio nobel per la pace. questo libro e` la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all`educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.
le storie piu` amate e famose del "libro dei libri" tratte dall`antico e dal nuovo testamento: la creazione dell`uomo e la sua cacciata dall`eden, il diluvio universale e l`arca di noe`, la torre di babele e le piaghe d`egitto. e poi la rivelazione finale di dio con la nascita di gesu`, il racconto dei suoi miracoli straordinari, il suo insegnamento attraverso le parabole e l`amicizia con gli apostoli. nella riscrittura di rosa navarro dura`n, semplice ma profondamente rispettosa del testo originale, la bibbia si svela ai piu` piccoli come un tesoro di storie senza tempo. eta` di lettura. da 6 anni.
inventore del dramma romantico, hugo fa del teatro l`arena in cui ingaggiare la sua battaglia ideologica e artistica contro le ormai logore convenzioni del classicismo. a partire da ernani (1830), tragica storia d`amore ambientata nel `500 che intreccia i destini di un bandito e dell`aristocratica donna sol, il cui cuore e` conteso anche da don carlos di spagna e dal tutore di lei, il vecchio ruy gomez: l`abolizione delle unita` di tempo e di luogo, l`unione di sublime e grottesco, il vigore dello stile, l`audacia delle situazioni entusiasmarono ma al tempo stesso scandalizzarono il pubblico. subirono critiche e censure anche il re si diverte (1832), storia del buffone triboulet e della sua infelice figlia bianca, da cui verdi trasse rigoletto, e ruy blas (1838), dramma eroico ambientato nella spagna del `600, il cui protagonista, un popolano intelligente e sognatore che ama in segreto la regina, e` vittima di una crudele macchinazione. nel loro insieme i testi qui raccolti documentano con efficacia le caratteristiche del teatro di hugo: spiccato gusto della declamazione, psicologia sommaria dei personaggi, artificiosita` delle soluzioni sceniche, tendenza a sconfinare nel melodramma.
la poesia di antonio riccardi mostra una singolare compattezza. procede per scavo e ripresa, per approfondimenti e variazioni sul tema, esplorando con appassionata insistenza alcuni territori elettivi: il podere di cattabiano nell`appennino parmense, teatro naturale e arca di memorie familiari; l`amore, che e` conforto ma anche rischio, pericolo; il lavoro come , impegno, espiazione; l`esercizio della scrittura, la possibilita` di distillare la vita in parole di verita`. questa raccolta completa dell`opera in versi, che comprende oltre ai libri pubblicati (il profitto domestico, gli impianti del dovere e della guerra, aquarama e altre poesie d`amore, tormenti della cattivita` ) anche testi inediti, efficace compendio di un percorso iniziato nel 1987, restituisce il profilo di un autore sobrio ed essenziale e testimonia di una lingua poetica in cui l`incisivita` e l`assertivita` del dettato non sono che il rovescio di un`inquietudine profonda di fronte all`imperscrutabile ferocia della realta`. perche` la parola non e` di per se` stessa il fine di questa poesia attraversata da una forte tensione concettuale e conoscitiva, ma una chiave per decifrare le leggi della natura e degli uomini, una via per trovare ancoraggi e riferimenti stabili.
alla fine di tutto, per tutti, l`inverno diventa primavera. quando ha ascoltato per la prima volta i versi di "in memoriam" di tennyson, gaunt era all`ultimo anno di scuola. ricorda perfettamente la voce baritonale del suo migliore amico sidney mentre li recitava nel cortile del collegio, in un pomeriggio plumbeo. e stata una bella giornata, quella, pensa, sdraiato su una brandina cigolante, con la testa bendata e la mascella rigida. rigida come la bocca spalancata del soldato che ha calpestato fuggendo per trovare riparo in trincea. non riesce a toglierselo dalla testa e le uniche cose che lo tengono ancorato alla realta` sono tennyson e le lettere che sidney gli ha inviato dall`inghilterra, dandogli notizie sui compagni, sulle lezioni, sugli studi. gaunt darebbe l`anima per tornare a quei giorni, a discutere di metrica e poesia greca, invece di indossare la divisa. in collegio l`eco delle bombe e dei proiettili era pioggia, qui e` tuono insondabile. eppure ci sono quei versi. eppure ci sono due braccia che lo stringono forte e un corpo caldo con cui condividere il misero spazio della brandina. il respiro di sidney, accanto a gaunt, lo rassicura e, lentamente, lo rende consapevole del cuore che batte. d`altronde, la letteratura lo insegna: la tragedia della guerra non puo` annientare l`amore. una storia che racconta ombre e luci dell`inizio del novecento, attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l`uno nell`altro la forza di superare l`insensatezza del conflitto e consolazione nell`immortale lezione dei classici, appresa tra i banchi di scuola.
non e piu il tempo della favola di borges in cui i cartografi dell?impero disegnano una carta cosi dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio... e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull?estensione della carta. qui e la sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono piu quelli dell?impero, ma il nostro. ii deserto del reale stesso. il grande evento di questo periodo, il grande trauma, e questa agonia dei referenti forti, l?agonia del reale e del razionale, che introduce a un?era della simulazione. oggi si ha invece l?impressione che la storia si sia ritirata, lasciando dietro di se una nebulosa indifferente. in questo vuoto, rifluiscono i fantasmi di una storia passata, la panoplia degli eventi, delle ideologie... leucemia della storia e della simulazione. da oggi, la sola vera pratica culturale, quella delle masse, la nostra (piu differenza) e una pratica manipolatoria, aleatoria: labirinto di segni, che non ha piu senso... il simulacro puro e semplice della seduzione circola dovunque e, invece di essere l?incubo del discorso e portargli via la sua verita, serve semplicemente a lubrificarne i contorni.
la mia casa, ex chimico, contro il dolore, il salto della pulce, notizie dal cielo, il mondo invisibile, il linguaggio degli odori, sono alcuni titoli degli scritti che primo levi ha pubblicato tra il 1964 e il 1984. le scienze naturali, la zoologia, l`astronomia, la letteratura diventano punti di partenza per una serie di riuscite divagazioni, di "invasioni di campo, incursioni nei mestieri altrui, bracconaggi in distretti di caccia riservata", che arricchiscono in maniera sorprendente la fisionomia dello scrittore. levi conosce a fondo le cose di cui parla, rivelandosi il piu` estroso dei botanici, degli zoologi e dei linguisti. inoltre racconta gli autori che gli sono cari, ci spiega perche` scrive, evoca ricordi di giovinezza nostalgici e ironici, riflette sui legami tra il mondo della natura e quello della cultura. e finisce per offrirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile inconfondibile: nitido, scarno, preciso.