Un ultra cassico, rimasterizzato
i temi, i metodi di ricerca, i principali campi di applicazione in un percorso ricco di esempi: questa la lezione di uno dei maggiori studiosi europei per conoscere la disciplina che studia le relazioni fra lingua e societa`. gaetano berruto insegna linguistica generale e sociolinguistica all`universita` di torino. si e` occupato, oltre che di sociolinguistica, di dialettologia, di semantica, di linguistica applicata, dell`italiano parlato e di linguistica del contatto.
la storia della "donna dal collier di velluto", scrive dumas, gli fu narrata dallo scrittore fantastico nodier, in punto di morte. ne e` protagonista un altro grande della letteratura fantastica europea: ernst theodor hoffmann. il pastiche intertestuale che dumas compone con grande abilita`, provoca un potente corto circuito tra elementi e piani di realta`, tra la memoria di nodier, il protagonismo di hoffmann e la grande storia (la vicenda e` ambientata nella parigi del terrore). nel romanzo, personalissima rivisitazione d`un genere letterario che aveva appassionato un grande pubblico, il fantastico non irrompe nella vita quotidiana, e` naturalmente parte di una realta` complessa nella quale coesistono dimensioni diverse.
una madre, una figlia, un uomo: i tre vertici di un triangolo del desiderio. ma l`uomo, patrigno e amante, e` solo il catalizzatore delle passioni, tanto violente quanto soffocate, tra le due donne. dopo molti anni la figlia, ormai scultrice affermata, crea una splendida statua di marmo, conturbante per la carica erotica che esprime, opprimente nella sua fredda perfezione, e la intitola "corpo di mia madre". la madre ne rimane tanto sconvolta da tentare il suicidio; la figlia l`assiste per tutta una notte e, accanto a lei, si lascia sommergere dal flusso dei ricordi.
"il marchese di roccaverdina" e` l`opera piu` riuscita di capuana. in essa confluiscono con maggiore equilibrio la sua inclinazione a una ricerca psicologica sottile e un po` morbosa e l`interesse per una realta` schiettamente legata alla terra - la sicilia di fine ottocento - insieme alla curiosita` per il soprannaturale, il favoloso, l`esperienza spiritica. antefatto della narrazione, vivo e presente in tutta la vicenda, e` il delitto passionale compiuto dal marchese, un aristocratico proprietario terriero che vive solitario nel suo palazzotto. il romanzo e` la storia della sua lotta segreta e feroce contro il rimorso e la paura che lo tormentano, gli crescono dentro e lo divorano; una lotta senza tregua, che attraversa la follia e si chiude nel silenzio.
dove vorresti essere con un milione di euro in piu` e parecchi anni in meno? un figlio, il ritorno a casa, la partita finale con la sua famiglia. e quell`ossessione che lo muove da sempre: la vita non e` avere di piu`, e` rischiare per avere tutto. un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all`anima. sui padri e le loro eredita` nascoste. i gabbiani a rimini non urlano mai. in nessuna stagione dell`anno, neanche quando sandro torna a casa dopo aver vissuto a milano, e trova suo padre con la testa sempre piu` dura. neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto li` con lui per affrontare la loro partita piu` grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in piu` e parecchi anni in meno? da giovane nando pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar america, ma l`unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d`identita` e`: ballerino. perche` lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. ballavano per vincere. anche a sandro piace vincere, e` una malattia di famiglia. ma la sua danza e` pericolosa. le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi e` diventato lo sbarbato da tenere d`occhio. quel che e` certo e` che prima aveva un lavoro stabile e programmava con giulia un futuro. e adesso? cos`e` rimasto a sandro, che voleva avere tutto? cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? marco missiroli firma il suo romanzo piu` potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una citta` di provincia che vive alla grande solo una stagione all`anno, di una famiglia arsa dall`amore e dalla smania.
davanti alla fine, siamo tutti principianti: e siccome l`arte del distacco non la possiamo imparare, tanto vale affezionarsi a questa signora acquattata nell`armadio, cercando le parole per farcela un po` amica. ognuno procede a modo suo, ci mancherebbe, ma qui c`e` un piccolo prontuario portatile: una cassetta degli attrezzi fatta di poesia, paura, favole, silenzio, coraggio, lacrime, sorrisi: . paolo milone accende il buio con le sue folgorazioni, e ha l`avventatezza di farlo persino con leggerezza. perche` non possiamo sapere quale, ma di queste strade, una sara` la nostra. . la morte e` l`unica certezza che abbiamo nella vita, ma noi allontaniamo il pensiero ogni giorno, con pervicace distrazione. eppure basterebbe fermarsi un istante... ecco perche` e` fatto di istanti, questo libro inaspettato. di quegli attimi preziosi in cui esitiamo in cerca di una strada, e all`improvviso ci accorgiamo che la vita e la morte fanno gli stessi scherzi, perche` semplicemente sono un`unica cosa. in fondo cosa c`e`, dopo la morte? c`e` un paese dove non siamo mai andati: . di cio` di cui non si puo` parlare, non bisogna tacere. e stato paolo milone a dimostrarcelo, conquistando il cuore di tanti lettori con "l`arte di legare le persone". e ora, con la stessa sensibilita` e col medesimo ardire, affronta un`arte persino piu` difficile. incredibilmente finisce per confortarci anche questa volta, rendendo vivo e vicino cio` che tanto ci affanniamo a tenere lontano. il distacco in fondo e` una mano tesa, un gioco che non conosciamo ancora, uno spasimante per cui ci facciamo belli tutta la vita.
14 agosto 1941: a meno di due mesi dall`aggressione tedesca dell`unione sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto molotov-ribbentrop - che in un aveva stabilito la spartizione della polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l`accordo militare fra stalin e sikorski per la costituzione, sul territorio dell`urss, di un`armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. all`inizio di settembre jozef czapski, che ha servito come ufficiale nell`esercito polacco ed e` stato internato dapprima a starobel`sk e poi a grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo . e l`inizio di un`odissea che portera` czapski ad attraversare l`intera unione sovietica - e gli eventi piu` estremi del secolo scorso - con l`incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di katyn`). un`odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall`esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall`incontro con il capo della direzione centrale dei lager () ai contatti con le popolazioni. esperienze che, per czapski, diventano anche .

"era quello il problema, quando le donne si disamoravano; il velo di romanticismo che avevano davanti agli occhi cadeva, e quando guardavano oltre erano in grado di leggerti dentro". dall`autrice di "piccole cose da nulla" e "un`estate", una fotografia inquieta e perturbante delle relazioni tra uomini e donne. un giorno, tornando dal lavoro, cathal trova la casa vuota. eppure era tutto pronto per il matrimonio, che cosa e` andato storto? soprattutto, di chi e` la colpa? una scrittrice prende possesso della residenza dove trascorrera` un breve ritiro, la stessa in cui heinrich boll ha lavorato ai suoi diari. sembra lo scenario perfetto, almeno fino a quando la presunzione di un uomo non gettera` un`ombra su quei giorni. una "donna felicemente sposata" cerca un`avventura, vuole provare il sesso con un altro. ritrovera` il brivido dell`eccitazione, ma a quale prezzo? con una maestria che ricorda i grandi della forma breve - da anton cechov a alice munro - claire keegan intesse tre storie nelle quali la violenza e` sempre appena fuori dall`inquadratura, eppure finisce per soffocare ogni cosa, tranne la purezza della scrittura.

"donna sul filo del tempo" e la storia di connie ramos, una donna chicana ingiustamente rinchiusa in un ospedale psichiatrico, e del suo incontro con luciente, una strana figura androgina apparentemente venuta dall?anno 2137. attraverso il contatto con luciente, connie si ritrova proiettata dalla new york degli anni settanta - lacerata da violenza, poverta e disuguaglianze - in una comunita che sembra esserne l?antitesi: mattapoisett, un piccolo villaggio alla foce di un fiume, dove gli abitanti portano curiosi nomi da nativi americani e gestiscono le risorse in un rapporto quasi sacrale con la natura; dove i ruoli di genere sono stati superati e la maternita e un compito condiviso tra donne e uomini; dove il denaro non esiste e la tecnologia e al servizio dei bisogni di tutti. ma il futuro di luciente, che tanto contrasta con le privazioni cui e sottoposta connie nella sua reclusione, non e l?unico possibile, perche altri piu minacciosi ne incombono. un romanzo immaginifico in cui la denuncia sociale si mescola con la favola utopica, e che quasi cinquant?anni fa anticipava temi oggi piu urgenti che mai, dai rapporti di potere tra i sessi alla liberta dei corpi, dall?emergenza ambientale alla distribuzione delle ricchezze.
"come fare per non diventare fascista anche quando (soprattutto quando) si crede di essere un militante rivoluzionario? come sbarazzare del fascismo il nostro discorso e i nostri atti, i nostri cuori e i nostri piaceri? come rimuovere il fascismo che si e incrostato nel nostro comportamento?". in poche epoche come nella nostra si e fatto un cosi gran parlare di fascismo. ovunque, nuovi movimenti dichiarano con fierezza la loro identita neofascista, mentre le sinistre usano quella stessa etichetta per accusare le destre. ma nel mulinare di parole, si corre il rischio di perdere la percezione della vera natura di questa presenza ingombrante del nostro passato. perche il fascismo e un?ideologia sorprendentemente tenace, e le sue modalita di pensiero le abbiamo attaccate sotto le suole delle scarpe, anche quando ci proclamiamo antifascisti. ma allora come si fa a vivere una vita davvero non fascista? in queste brevi lezioni, michel foucault prova a dare una risposta con riflessioni che aprono squarci sul nostro modo di intendere la politica e la societa. esaminando i meccanismi che ci fanno cadere nelle trappole fasciste, foucault ci offre alcune linee guida per evitarle - prima regola: mai innamorarsi del potere.