
l`esercizio della poesia ha accompagnato tartaglia lungo tutto l`arco della sua esistenza. questa antologia e` una prima selezione di un`opera immensa, composta da piu` di settemila testi, quasi del tutto ignoti. un`opera che custodisce il volto nascosto dell`"uomo della novita`", che annunciava la "novita` pura e totale oltre questa realta`, irrealta`, soprarealta`", "oltre la cupola troppo facile del divino", un "puro irriferito" che non puo` essere definito, ma solo trovato per via negativa. la tensione religiosa che domina anche questi "esercizi" non lascia spazio a una scrittura di fantasia ma esige un lavoro di scavo per il quale il linguaggio si modifica acrobaticamente e attinge alle piu` remote radici della nostra tradizione poetica.

in questa testimonianza, come gia` il titolo lascia intravedere, il biografato vi campeggia nei panni del piu` complesso tra tutti i personaggi nello stesso joseph roth. non di rado e` un roth insolente e ingrato, geniale e un po` impostore, ora aggressivo ora vulnerabile, infantile e lucidissimo nei suoi giudizi sull`epoca, i contemporanei e la letteratura. vediamo evocate l`infanzia e l`adolescenza di roth, i suoi amori e le frequentazioni femminili, le discussioni al caffe` con stefan zweig, kesten, musil, l`apprendistato da alcolista, l`idiosincrasia per psichiatri e psicologi, gli anni parigini dissoluti e distruttivi, l`irrompere del delirio e delle sconnessioni mentali.

robin greaves voleva fare il pianista, e invece e` diventato un rapinatore a mano armata. un giorno, davanti a una foto che puo` solo dire la verita`, robin scopre che sua moglie e` andata a letto con un compare della banda di cui fa parte. e il momento della vendetta, ma le cose possono ancora peggiorare: un assalto a un ufficio postale si lascia alle spalle una carneficina, la polizia lo insegue, assieme a investigatori privati senza scrupoli. e poi c`e` un killer a sangue freddo, che probabilmente e` l`unico a non andare in cerca di una fetta del bottino...

"disastri" e` un piccolo, allegro, paradossale libro che il lettore oggi leggera` con il sorriso sulle labbra ma che, nel 1941, e` costato all`autore l`arresto, l`internamento e la morte in una clinica psichiatrica. secondo stalin, infatti, lo scrittore nato a san pietroburgo nel 1905 era una voce contraria alla dittatura del proletariato. il volume e` un`antologia degli scritti di un autore considerato oggi uno dei maggiori interpreti della letteratura dell`assurdo, maestro di beckett e ionesco.









Raccolta di successi con l'inedita versione di Si è spento il sole di Adriano Celentano.


bonavicini tratta la storia dei reparti di terra, di quella fanteria di marina sulla quale tanti, storici e non storici, hanno scritto in questi cinquant`anni che ci separano dai fatti.

alcuni lo chiamano odisseo, per linguistica precisione: noi preferiamo chiamarlo ulisse, non solo per abitudine, ma perche` ulisse e` un nome piu` confidenziale, colloquiale e complice. con ulisse, nome d`uomo piu` che d`eroe, siamo partiti per troia, abbiamo inventato il gran cavallo, abbiamo fritto l`occhio di chi ha divorato i compagni, abbiamo dormito abbracciati all`otre, mentre gli avidi sciocchi ci sbirciavano, ci siamo fatti legare al palo per ascoltare quello stupendo canto assassino, abbiamo accumulato baci e dolcezze sulle isole del mediterraneo. ed e` con lui che ci siamo travestiti e nascosti a itaca, pregustando la giusta vendetta e gli abbracci della sposa migliore. eta` di lettura: da 12 anni.

l`iliade racconta un episodio dell`ultimo anno dell`assedio a troia, il 1184 a.c. secondo la tradizione, prendendo avvio dalla funesta ira di achille, le cui azioni personali, tuttavia, sono quasi tutte comprese nel primo e nell`ultimo libro. cinquantuno giorni, per risolvere la guerra tra achei e troiani, in corso da dieci anni, a causa della bellissima elena, moglie di menelao, re di sparta, che, presa da passione irresistibile e ricambiata per il troiano paride, e` fuggita con lui. la guerra ha sorti alterne: troiani ricacciati, troiani di nuovo vincitori, attacchi, ritirate, sortite. alle vicende sovrintendono gli dei - a tratti pieni di grave potere, a tratti permalosi buffoni - in quella che sembra una partita a scacchi giocata con pedine umane. gli immortali appaiono anche frequentemente sul campo, con una naturalezza che ci appare ingenua. cio` che li distingue dagli uomini e` proprio solo l`immortalita`: le loro azioni, d`amore, odio, gelosia, astuzia, prepotenza, generosita`, sono fin troppo simili a quelle degli uomini che, schiacciati laggiu` sul campo di battaglia, agiscono, provano sentimenti, uccidono, muoiono secondo il volere degli dei. eta` di lettura: da 12 anni.
