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perche` la nostra e` stata definita societa` del rischio? che cosa rende i rischi di oggi diversi da quelli del passato? tutti concordano sul fatto che la questione dei rischi naturali e tecnologici e` essenzialmente sociopolitica. non esiste un modo `innocente`, completamente obiettivo, di guardare alla natura e alla tecnologia. le `soglie di tolleranza` di cui e` popolata la nostra vita quotidiana sono l`esito di un compromesso tra esigenze diverse. in un momento storico dominato dalla globalizzazione e dai dilemmi dello sviluppo sostenibile, questo volume affronta un interrogativo sempre piu` pressante: come garantire la compatibilita` sociale delle crescenti capacita` di manipolazione della natura?

dopo aver esaminato i contributi dei classici della sociologia sul tema della religione e il passaggio da una sociologia religiosa confessionalmente orientata a una sociologia delle religioni deconfessionalizzata, l`autore si concentra sull`analisi dei fenomeni religiosi recenti da parte della sociologia contemporanea. cio` consente anche di tornare su due questioni di fondo: il dibattito sulla secolarizzazione e il problema della definizione sociologica della religione.

e` lontano il ricordo di uno stato marginale ai confini dell`europa, stanco e un po` depresso dai rivolgimenti della storia. il portogallo ha tanto investito nella promozione turistica e si vede. oggi e` un paese in gran spolvero come raccontano gli autori di questa guida verde, senza nascondere che soprattutto a lisbona e porto l`iperturismo unito a una veloce metamorfosi urbanistica e sociale rischia pero` di snaturare quell`atmosfera piacevole, un poco decadente, dove movida notturna e tessuto popolare convivono armonicamente. ma spingendosi fuori dalle citta` e oltre le spiagge bianche popolate di surfisti - dalla costa vicentina a ericeira, da peniche fino all`algarve - il consiglio e` di penetrare negli spazi immensi dell`interior del portogallo e perdersi nelle campagne assolate dell`alentejo o tra i geometrici vigneti del douro, nelle brulle montagne del tras-os-montes, tra gli studenti di coimbra o nei campi verdi del minho popolati di mucche bianche. li` resiste l`incantesimo di un paese ancora a margine delle mappe, a profonda vocazione letteraria e musicale come testimonia l`immortale richiamo del fado, quel mix di nostalgia e speranza che e` la quintessenza della saudade. in questa guida: lisbona; la costa do estoril e l`estremadura; il ribatejo e l`alto alentejo; algarve e alentejo costiero; le beiras; porto, la costa verde e l`alto minho; il tras-os-montes; azzorre; madeira. tra le pagine: i ritmi dell`alentejo, le visioni da cabo de sao vicente e altri racconti dalla penna di tino mantarro, giornalista ammaliato dalla luce di lisbona; sintra e il suo fiabesco pajsaje cultural: palazzi, castelli, giardini, e tutti i modi per visitarli; l`algarve e le sue spiagge: una rassegna completa, da quelle per famiglie ai lidi amati dai surfisti; bacalhau ma non solo: cibi di mare e di terra nelle ricette di un paese che custodisce gelosamente, anche in cucina, la propria radice contadina; escursioni nel parco nazionale di peneda-geres fra antichissimi dolmen, p

quasi un preludio "musicale" all`intera recherche, dalla parte di swann (1913) introduce i temi cruciali dell`intera opera: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l`abitudine, il desiderio. e poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realta`, l`interagire di rituali ed emozioni. il lettore fa conoscenza in queste pagine con i personaggi destinati ad accompagnarlo lungo i sette libri, a partire dal narratore, figura dai fortissimi tratti autobiografici, fino a odette e swann, bloch, francoise, il barone di charlus. la storia d`amore di swann diventa quasi "figura" del contrastato rapporto che leghera` poi il narratore a gilberte e albertine, "novella esemplare" e punto fermo imprescindibile dal quale partire per poter abbracciare la grandiosa complessita` del testo della recherche.

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