
allan bay ci guida in un viaggio tra i piatti che ama di piu`, un percorso nella memoria per raccontare storie, sapori, curiosita`. dalle ricette tradizionali, come lo stoccafisso alla napoletana e la bagna ca`oda, ad altre piu` curiose, come l`anatra alla pechinese e la feijoada, passando per le cucine degli chef che meglio sanno realizzare i suoi piatti preferiti, come le tagliatelle con rigaglie di igles corelli, la lepre alla royale di mauro uliassi, il pollo modernista di daniel facen, il fritto misto di mariuccia roggero e la cotoletta alla milanese fatta da lui. ogni piatto e` accompagnato da tante fotografie di manuela vanni, un reportage che evoca gesti, esperienze, professionalita`, rendendo omaggio alla passione di una vita: la grande cucina.

chi abbia letto anche solo una pagina, o una poesia, di ingeborg bachmann non puo che essere rimasto colpito dalla sua audacia nell?affrontare la violenza e il dolore - giacche a farci aprire gli occhi e proprio "quello stato lucido e straziante in cui il dolore diventa fecondo" - e nell?assecondare con tenacia la tensione che ci spinge "verso l?assoluto, l?impossibile, l?irraggiungibile". ne avra ora conferma negli scritti qui radunati: che ci parli degli autori che venerava (musil, kafka, plath, bernhard), di roma che le ha insegnato "ad andare d?accordo con gli altri", di maria callas, del tractatus di wittgenstein o del destino della poesia, bachmann non viene mai meno al compito che si e assegnata: fare della letteratura uno strumento di conoscenza - al punto da incarnarla dolorosamente: "io esisto soltanto quando scrivo, quando non scrivo non sono niente" -, incoraggiare alla verita e pretenderla da se. solo cosi sara possibile annientare le frasi fatte e conquistare "l?unico, l?irripetibile": quelle parole cristalline che affiorano di quando in quando in una pagina di prosa o di poesia. una postura ardita, inflessibile, di cui troviamo la piu precisa definizione nel ritratto di gombrowicz che e anche un ritratto di se stessa: "se devo pensare a qualcuno che abbia un cuore, mi verra sempre in mente g. ... era una persona che apertamente incuteva timore; non lo e mai stato per me, perche io non voglio che l?orgoglio e un certo modo di atteggiarsi scompaiano dal mondo".