un padre, jachin-boaz, che disegna mappe preziose per tutte le esigenze. un figlio, boaz-jachin, che vuole una mappa con almeno una zona vuota, ed e` proprio la mappa che il padre non puo` dargli. un leone, in un mondo dove tutti i leoni sono ormai scomparsi. con questi tre elementi russell hoban ha costruito un romanzo - una favola? una parabola? un`allegoria? - che ha ricordato ai critici le grandi opere di tolkien e di c.s. lewis.
. (italo calvino)
elinor e marianne dashwood sono due sorelle legate da un fortissimo affetto, ma dalle personalita` profondamente diverse: la diciannovenne elinor, riflessiva e razionale, osserva con preoccupazione l`indole romantica, impulsiva e sognatrice della sorella minore. quando il padre muore, lasciandole in una condizione di estrema precarieta` economica, la madre teme per il futuro delle proprie figlie. finche` un giorno nella loro vita irrompe l`affascinante willoughby: colto, galante, impetuoso, non puo` che rubare il cuore della giovane marianne. ma anche la passione piu` ardente e` destinata a scontrarsi con la spietata realta`. un classico immortale qui presentato in una nuova traduzione, a cura di beatrice masini, che rinnova la forza del racconto e la freschezza dei dialoghi del capolavoro di jane austen.
kindaichi kosuke, detective di fama tutto logica e conoscenza della natura, viene avvisato per lettera che una tragedia sta per travolgere l`illustre famiglia degli inugami. kosuke si precipita a nasu, paesino tra le montagne giapponesi in riva a un idillico lago. e` il 1949 e li`, nel suo palazzo, e` appena spirato il magnate d`industria inugami sahee, il re del tessile. attorno al letto di morte sta raccolta la folla degli eredi, divisi da odi reciproci: le tre figlie, avute da donne diverse, e i loro tre figli, nipoti del vecchio. e la bella tamayo, che pero` non ha legami di sangue con gli inugami, e` la nipote del prete shintoista che accolse sahee quando era un giovanissimo vagabondo, misero e senza futuro. per questo e per le sue virtu`, tamayo e` stata amatissima, al contrario dei parenti. il testamento del patriarca non puo` pero` essere aperto finche` manca all`appello il quarto nipote, sukekiyo, ancora prigioniero di guerra. e quando finalmente sukekiyo si presenta, coperto da una maschera che nasconde il suo viso deturpato da una bomba, il contenuto del testamento sgomenta tutti: la guida dell`impero industriale andra` a tamayo a condizione che sposi uno dei tre nipoti; in caso di morte della giovane, invece, gran parte del patrimonio spettera` a un figlio segreto, e solo la parte restante ai nipoti. e` come una sentenza, una maledizione: omicidi rituali, segnati dai tre simboli del casato - l`ascia, il koto e il crisantemo -, eliminano i pretendenti, personaggi oscuri si muovono per il paese, le identita` di ciascuno si celano e si confondono. in questo ginepraio, kindaichi - che e` basso, trasandato e un po` buffo, ma che brilla per doti deduttive - esplora piste sempre diverse, abbraccia e abbandona ipotesi di colpevolezza che improvvisi cambi di scena smentiscono. mentre odio, invidia, onore ferito si mescolano sotto i suoi occhi in un amalgama melmoso. la maledizione degli inugami contiene la chiave del grande giallo, ovvero l`avvicendarsi senza res