un giovane si guadagna da vivere con lavori saltuari, un collega chiede di aiutarlo a realizzare un progetto. esperto in speculazioni borsistiche e ricercato dalla polizia il ragazzo riesce a realizzare forti guadagni in borsa in modo da restituire la somma trafugata anni prima al datore di lavoro. una ragazza alleva un dinosauro quasi fosse un cane. il padre incontra un russo che gli racconta come da bambino, quando stava per perdersi nella nebbia, sia stato salvato da un cane comparso all`improvviso. due uomini, unici sopravvissuti di una spedizione archeologica, scoprono i resti di quella che sembra un`antica cittadella. il volume raccoglie quattro racconti dalla scrittura precisa come un bisturi.
via del corno e` troppe cose per essere solo una strada: in quei cinquanta metri privi di marciapiedi e di interesse, esclusi dal traffico e dalla curiosita`, ci si puo` imbattere nel meglio e nel peggio del mondo, in cuori e cervelli malati di ossessioni e desideri, ma soprattutto nell`autenticita` di un gruppo di persone che usa dire "noi". via del corno "e` tutta udito", e anche quando le finestre sono chiuse, le vicende, le rivalita`, gli amori di uomini e donne si intersecano, si mischiano, trapassano da muro a muro. finche`, inevitabilmente, si confondono con il secolo e i suoi eventi: il duce, il regime, la violenza politica, la repressione. pratolini diceva che via del corno - e lui la conosceva bene, per averci abitato da ragazzo - era la sua aci trezza, la sua epica popolare. il romanzo che le dedico` nacque mentre l`autore lavorava con rossellini alla sceneggiatura di paisa`: aveva il cinema neorealista "addosso" e lo trasferi` su pagina, facendo della firenze degli anni venti l`icona indimenticabile di un mondo dolente ma vivo, dove la speranza era ancora accesa. prefazione di walter siti.
45giri. Record Store Day 2018.
Edizione Limitata 3700 copie.
"la montagna incantata e un fedele, complesso, esauriente ritratto della civilta occidentale dei primi decenni del novecento, e il libro, forse, piu grandioso che sia stato scritto nella prima meta del secolo." con queste parole ervino pocar concludeva, nel 1965, la sua introduzione alla montagna incantata, straordinario romanzo di formazione ambientato in un sanatorio svizzero, il berghof di davos. quando il giovane hans castorp vi arriva, e un borghese solido e rispettabile, ma curioso e aperto all?avventura. a contatto con il microcosmo del sanatorio, abitato da tutte le principali correnti di pensiero dell?epoca, il suo carattere subisce un?evoluzione: qui castorp conosce la malattia, l?amore, il razionalismo e la gioia di vivere, il pessimismo irrazionale e, in mezzo a forze tanto contrastanti, riesce a trovare il proprio equilibrio. paradossalmente, dopo aver abbracciato la vita in questo mondo rarefatto dove il tempo si dissolve, castorp fara ritorno alla pianura per perdersi nell?inutile strage della "grande" guerra. "il graal che egli, anche se non lo trova, intuisce", disse mann parlando agli studenti di princeton nel 1939, alla vigilia di un?altra strage, "e l?idea dell?uomo, la concezione di un?umanita futura, passata attraverso la piu profonda conoscenza della malattia e della morte. fate il favore di leggere il libro sotto questo angolo visuale: troverete allora che cosa sia il graal, il sapere, l?iniziazione, quel "supremo" che non solo l?ingenuo protagonista, ma anche il libro stesso va cercando." in questa nuova edizione, "la montagna incantata" e accompagnata per la prima volta da una prefazione di claudio magris.